Donne e bellezza: come accettare il proprio corpo

Il rapporto con il proprio corpo è qualcosa con cui ogni donna fa i conti in tutto l’arco della vita.

Sono poche, infatti, le donne che vivono serenamente la propria corporeità anche nelle fasi di cambiamento.

Il più delle volte, dunque, il corpo viene visto come un estraneo, come un ospite scomodo e indesiderato se non addirittura come un nemico da tenere a distanza.

Nell’adolescenza, gli stravolgimenti lasciano le ragazzine molto disorientate in quanto si ritrovano ancora bambine in un corpo da donna. Sentire di non riuscire a tenere internamente il passo che esternamente la nostra fisicità contribuisce a farci sentire a disagio con noi stessi e con gli altri.
Ma non solo.

La gravidanza e, poi, la menopausa ci impongono di fare i conti – nostro malgrado – con delle trasformazioni, alle volte molto dolorose.

Il corpo, quindi, diventa bersaglio di una serie di frustrazioni ed esprime una conflittualità di cui non sempre si è consapevoli. Il modo in cui ci vestiamo, il modo in cui ci prendiamo cura di noi (o non ci prendiamo cura di noi) dice di noi stesse e del nostro disagio.

C’è chi reagisce rassegnandosi passivamente e iniziando a vedere più difetti di quelli che realmente ha.

Altre donne, invece, si gettano in diete impossibili e in allenamenti estenuanti in palestra solo per non arrendersi al passare inevitabile del tempo.

Siamo ammaliate dalle super-donne patinate che capeggiano sui rotocalchi e che sfoggiano i loro corpi scultorie mostrando e di vivere serenamente (guarda un po’!) i cambiamenti del tempo.

Ma la vita non è solo questa.

La vita è anche la corsa per arrivare in ufficio o per prendere i figli a scuola.

La vita non è solo la cena dietetica, ma è anche riuscire a preparare frettolosamente una cena per tutta la famiglia e che metta tutti d’accordo.
La vita è anche non riuscire ad avere un momento per sé e, quindi, figuriamoci ore intere da spendere in palestra.
E allora, magari, ogni donna potrebbe iniziare a sfidarsi nel sentirsi soddisfatta di sé. Visti i ritmi infernali a cui dobbiamo necessariamente abituarci, credo che ognuna faccia solo una cosa: il meglio che può!

Probabilmente il non sentirsi a proprio agio nel proprio corpo è legato ad un vissuto molto antico che non si è riusciti ad elaborare prima. Questo senso di frustrazione dice molto dell’incapacità umana di fare i conti con l’imperfezione.

Riuscire a “sentirsi bene con se stessi nonostante…” .

Ecco. Questa potrebbe essere una nuova direzione da seguire. Riuscire a sentirsi belle nonostante la cellulite, il naso curvo, i glutei grossi e il seno non più sodo.

Non possiamo fermare il tempo, ma quello che possiamo fare è utilizzare al meglio il nostro tempo per fare pace con noi stesse, con i nostri complessi e con i nostri corpi ideali che, ormai, da adulte non servono più.