Calcio femminile: sempre più popolare!

Il calcio femminile si sta facendo strada. Se prima era un affare per pochi e veniva visto come una pratica di nicchia, riservata a ragazze che avevano voglia di fare i “maschiacci”, adesso per fortuna la disciplina inizia ad essere considerata nella giusta prospettiva. Un segnale, del resto, era già arrivato dal Mondiale di due estati fa, quando secondo il quotidiano Repubblica un italiano su tre aveva seguito la Nazionale di calcio femminile nel torneo tenutosi in Francia. La rilevazione Sponsor Value di StageUp e Ipsos aveva segnalato infatti come le azzurre allenate da Milena Bertolini avessero attratto l’attenzione di 21 milioni di spettatori nella loro corsa, fermatasi ai quarti di finale. Un numero significativo, specie se si considera che l’Under 21 maschile che nello stesso momento giocava negli Europei ne aveva “catturati” 20,6 milioni. Ad attestare questo successo sarebbe potuto anche bastare un qualsiasi sito per scommesse, che ha ospitato le puntate degli appassionati del pallone.

Triplicato il numero delle giocatrici

Che la crescita del calcio sia significativa viene segnalato anche da una ricerca recente del New York Times, secondo il quale a livello mondiale c’è stato un aumento di donne che indossano le scarpe con i tacchetti pari al 350 per cento. Anche in Italia la tendenza è confermata, con un 40 per cento di iscritte in più alla Federcalcio. A dimostrare il consenso per questo sport, comunque, non sono solo spettatori e scommesse in aumento, ma anche l’interesse di grandi marchi che hanno iniziato ad offrire loro sponsorizzazioni. Nel Regno Unito si parla di 13 milioni di euro di investimenti in quattro anni per la Women’s Soccer League, da Nike ad Adidas, da Visa a Coca Cola, passando per Boots, Orange e Barclays. A favorire questa crescita, forse, hanno contribuito anche i social media, che sono molto cari alle donne e che secondo uno studio di Nielsen Sport sono anche il luogo dove le signore parlano di calcio. In America il 58 per cento delle persone che parlano della nazionale femminile di calcio su Facebook sono donne, in Germania ammontano al 54, nel Regno Unito al 44, in Francia al 38. E i post con le maglie sponsorizzate ben in vista sono di certo d’interesse per i grandi marchi, che puntano ad espandere il loro mercato.

La situazione in Europa

Al di là dell’aspetto economico, i dati confermano che le donne che dedicano tempo al calcio sono aumentate. Ma c’è una curiosità: le nazionali femminili più forti sono quelle dei paesi dove le donne lavorano di più, quasi che anche indossare scarpini e parastinchi sia un segno di emancipazione. Nel Nord Europa il calcio femminile finisce anche spesso in prima pagina, con i media che coprono ogni evento e gli stadi che si riempiono. Quanto alle praticanti, in Germania le donne tesserate sono oltre un milione, in Canada sono 350mila, in Francia 90mila, in Inghilterra 80mila. Gli Stati Uniti si confermano il regno del calcio femminile, perché le ragazze giocano a calcio anche a scuola e poi proseguono nel tempo libero, come dimostra la cifra record di oltre 15 milioni di tesserate. In Svizzera, poi, l’’interesse per il calcio femminile è aumentato da quando l’Associazione svizzera di calcio ha riconosciuto il movimento femminile come parte integrante dell’organizzazione, parificandolo a quello maschile. A spiegarlo è stata Marianne Meier, che ha scritto un libro sul calcio femminile e partecipa attivamente alla diffusione di questo sport nei paesi in via di sviluppo.

I limiti della “scena” italiana

Statistiche e diffusione si contraggono purtroppo quando si va a guardare al panorama italiano. Le atlete tesserate con la FIGC sono appena 11 mila e il numero sale a 23mila se si aggiungono i settori giovanile e scolastico e gli enti di promozione sportiva. Certo un miglioramento c’è stato, come dimostra il fatto che sulla copertina dell’Almanacco Panini 2020 c’era la capitana della Nazionale (e della Juve) Sara Gama, fotografata insieme a Federico Chiesa. Un altro segnale positivo potrebbe essere il fatto che certe squadre, come la Juventus Women o la Fiorentina, cominciano a riempire gli stadi. Purtroppo, però, la televisione e i giornali prestano ancora poca attenzione alla disciplina e anche molti sponsor non si dimostrano interessati. Peccato, perché certe calciatrici farebbero fare al marchio una figura simile a quella di molte fotomodelle, con la differenza che indosserebbero la loro divisa! A favorire la popolarità del calcio (magari non a livello agonistico), infine, potrebbe contribuire anche un altro aspetto: si tratta di un’ottima disciplina sportiva per coloro che hanno intenzione di rimanere in forma. Per correre dietro al pallone, saltare per un colpo di testa e dribblare l’avversario occorre essere allenate e toniche. Una via per divertirsi in gruppo e per mantenere il fisico statuario: due obiettivi ricorrenti nell’universo femminile che coincidono in una sola attività!

Articolo scritto da Redazione PinkItalia