Cambio di stagione e salute: consigli per i disturbi più frequenti

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Ogni anno il cambio di stagione mette a dura prova l’equilibrio psicofisico della maggior parte della popolazione italiana.

La differenza di clima, di luce e le diverse abitudini possono comportare uno stato di malessere generalizzato, determinando una serie di disturbi noti in gergo medico con il termine di SAD  (acronimo di Disturbi Affettivi Stagionali).
Pare che i sintomi più importanti si verifichino con il passaggio dalla stagione più calda a quella più fredda.

La condizione è sostanzialmente legata a squilibri ormonali ed in particolar modo alla variazione dei livelli di serotonina ossia l’ormone della felicità nel nostro organismo che causa stanchezza, spossatezza, stati
di ansia, stress e depressione.
Il bisogno del corpo di adattarsi al nuovo clima può causare anche perdita dei capelli, variazioni del ciclo mestruale e disturbi gastrointestinali.

Per approfondire questo argomento abbiamo chiesto al team che gestisce salutemoderna.it  di darci una mano a comprendere meglio i disturbi legati ai cambi di stagione e come affrontarli.

1)Stanchezza e spossatezza nel cambio di stagione

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Non tutti sono immuni al cambio di stagione. Secondo recenti studi gran parte della popolazione italiana soffre di disturbi temporanei legati all’arrivo del primo freddo.
L’astenia autunnale, o più comunemente nota come mal d’autunno, è una condizione che colpisce oltre 80% degli abitanti del Belpaese.

Essa provoca un fastidioso senso di spossatezza, scarsa concentrazione, debolezza diffusa, stanchezza e irritabilità.
L’astenia incide anche sul lavoro. Il ritorno in ufficio e alle vecchie abitudini può peggiorare la situazione amplificando i disturbi e soprattutto comportando scarsi rendimenti ed una riduzione della produttività.
In sostanza, la mancanza di vitalità e di energie per affrontare anche le cose più semplici nel quotidiano sono causate perlopiù dal cambio di stagione.

Si può vivere meglio questa fase di passaggio prestando particolare attenzione alla dieta e fornendo al proprio corpo l’energia necessaria per affrontare l’intera giornata.
Il piano alimentare contro l’astenia autunnale prevede l’assunzione regolare di vitamine del gruppo B (che contribuiscono a migliorare il metabolismo energetico) e di vitamina C (che contribuisce a diminuire stress ed affaticamento), nonché un giusto apporto di sali minerali, liquidi, carboidrati, antiossidanti, zinco e
ferro.

Prediligere una dieta che comprenda frutta secca, semi, uova, pesce, carne e cereali integrali può essere d’aiuto. L’utilizzo di integratori, ad esempio di pappa reale, possono anch’essi contribuire ad affrontare i primi freddi.
Altro consiglio utile è quello di praticare dell’attività fisica dedicando almeno 30-45 minuti al giorno ad una camminata a passo veloce all’aria aperta.

Ci si può inoltre iscrivere in palestra o acquistare degli attrezzi per fare work-out a casa.

Perché non prenotare un massaggio rilassante in una struttura autorizzata, oppure a domicilio?

Lo sfregamento cutaneo contribuisce a eliminare le tossine, a regolare i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) e a stimolare il sistema immunitario,potrebbe essere d’aiuto!
Infine, dormire almeno 8 ore per notte, riducendo l’utilizzo di cellulare, computer, TV e altri dispositivi elettronici nemici del riposo è sicuramente ciò di cui tutti noi abbiamo bisogno per rigenerarci ogni giorno.
2) Perdita dei capelli e cambio di stagione

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Con l’arrivo dell’autunno la perdita dei capelli è un fenomeno fisiologico e non allarmante, nella maggior parte dei casi.

Le ore di luce e le variazioni di temperatura influenzano il loro ciclo vitale. Come accade alle foglie, anch’essi cadono per poi rigenerarsi e crescere più forti e sani.

In genere, questa fase ha una durata limitata(4-6 settimane circa).

Durante questo periodo, per salvaguardare il volume e la lucentezza della capigliatura, occorre fare attenzione ai trattamenti aggressivi, limitando ad esempio la colorazione a dei semplici ritocchi ed utilizzando prodotti
preferibilmente a base oleosa.
Evitare l’utilizzo smoderato di phon, piastre o arricciacapelli e ricordarsi di proteggere la chioma con delle lozioni specifiche in grado di sostenere le alte temperature.

Per fortificare la struttura del capello si possono utilizzare dei prodotti senza parabeni e preferibilmente a base di vitamine B3, B6 e B8 (Biotina).

Non dimentichiamoci poi di nutrire il cuoio capelluto e le fibre con delle maschere ai frutti, nonché con delle lozioni e fiale a base di cheratina, una proteina naturalmente presente nel capello.
Anche per la cura dei capelli l’alimentazione non passa in secondo piano.

In queste situazioni è bene prediligere cibi come pesce, cereali integrali, legumi, funghi, cacao, frutta secca e latte. In commercio si trovano anche degli integratori alimentari specifici per rinforzare la chioma.
Un buon metodo per stimolare la crescita e a riattivare la circolazione sanguigna nel cuoio capelluto è quello di sfruttare il potere delle mani per effettuare dei massaggi.

In questo caso procedere con movimenti lenti e circolari per una decina di minuti 3 o 4 volte a settimana.
3)Cambio di stagione e ciclo mestruale in ritardo o anticipo

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Non di rado, con il cambio di stagione può verificarsi un’ alterazione del ciclo mestruale.

Alcune donne registrano possibili ritardi o degli anticipi di qualche giorno.

In realtà, non esistono ad oggi degli studi che colleghino il cambio di stagione con i ritmi del ciclo mestruale, ma si può assistere all’acutizzazione dei sintomi.
L’abbassamento delle temperature esterne può causare l’amplificazione dei disturbi come astenia (spossatezza e stanchezza), stati d’ansia, dolori diffusi e flusso abbondante o scarso.
Per limitare i fastidi, bisogna prestare molta attenzione all’alimentazione assumendo ad esempio cibi ricchi di potassio (banane, funghi, spinaci, kiwi,lenticchie, ceci e altri) e magnesio che regolano l’umore e aiutano ad affrontare meglio la sindrome premestruale.

 

4)Ansia e depressione col cambio di stagione

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Durante i cambi di stagione, non di rado ci si può sentire particolarmente nervosi, ansiosi e vivere stati depressivi leggeri.

Diversi studi testimoniano come i disturbi psichiatrici si verifichino con più frequenza durante i cambi di stagione, senza distinzione di sesso o età.
La riduzione delle ore di luce stressa l’organismo che deve mantenersi attivo per un numero di ore minore rispetto alla bella stagione.

Durante questo lasso di tempo deve però spesso svolgere una mole di lavoro superiore.

Ecco il perché allora si può assistere ad una serie di disturbi concatenati tra loro come: tachicardia, ansia,
nervosismo e depressione.

Naturalmente questi sintomi sono soggettivi.
Per limitare il fenomeno, bisognerebbe cercare di migliorare la qualità del sonno, riposando per un numero sufficiente di ore, in base alla propria età.

Può aiutare anche il fatto di svegliarsi sempre alla stessa ora anche nei fine settimana per non alterare eccessivamente i ritmi sonno-veglia.
Svolgere della regolare attività fisica: uno sport, una camminata veloce, una corsa o la bicicletta possono aiutare a scaricare le tensioni fisiche e a liberare la mente da problematiche varie.

Il corpo rilascia endorfine che contribuiscono a migliorare il benessere fisico ed il buonumore.

5)Cambio di stagione e disturbi gastrointestinali

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Con il cambio di stagione, si possono accusare dei disturbi all’apparato digerente come ad esempio il reflusso gastroesofageo oppure la gastrite.

Lo stress e il tentativo dell’organismo di adeguarsi ai nuovi ritmi di luce e clima causano variazioni significative nella produzione di acidi nello stomaco.
La fame nervosa rientra tra i disturbi gastrointestinali tipici del cambio di stagione.
Per l’organismo umano, affrontare il passaggio estate-autunno (soprattutto), è una condizione estremamente stressante.

Per colmare la sensazione di vuoto non di rado si cerca il cibo, l’unico che sostanzialmente ci capisce nei momenti difficili e di tensione emotiva.
Per contenere i danni legati ai problemi gastrointestinali e alla fame nervosa valgono tutti i consigli finora forniti per vincere lo stress durante il cambio di  stagione.

Cerchiamo di tenere idratato adeguatamente l’organismo, evitando assolutamente il digiuno ed anzi, cerchiamo di intervallare i pasti principali con degli spuntini a base di frutta.

La produzione di succhi gastrici a stomaco vuoto è molto pericolosa per le pareti dell’intestino ed è spesso responsabile di irritazioni più o meno importanti.

Cerchiamo di consumare regolarmente dei gastro-protettori naturali come: mele (preferibilmente con tutta la buccia), camomilla,liquirizia, aceto di mele.
Concedersi infine del tempo per sé stessi e praticare della sana attività fisica aiuta a scaricare le tensioni; l’incontro con la natura può fornire l’energia necessaria per migliorare il benessere psicofisico.

In conclusione, i disturbi legati ai periodi che precedono l’inverno non sono assolutamente da sottovalutare.

In base alle condizioni generali dell’organismo si possono avvertire degli squilibri più o meno importanti.

I fastidi che abbiamo analizzato assieme finora sono solo i più frequenti e quelli a cui, peraltro, è possibile
dare una risposta con rimedi naturali e comportamenti adeguati, a partire da un’alimentazione sana fino alle abitudini del quotidiano.
Alcune persone possono registrare casi di insonnia assolutamente non sporadici che possono degenerare e rendere il quotidiano insopportabile.

Per affrontare adeguatamente questi passaggi obbligati, è bene cercare di vivere al meglio,
giorno per giorno e facendo ciò che più ci rende felici.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia