L’AGOPUNTURA NELLA CURA DEI DISTURBI DELLA DONNA

L’AGOPUNTURA: UNA TERAPIA AL FEMMINILEL’AGOPUNTURA: UNA TERAPIA AL FEMMINILE

In un periodo storico in cui tanto si parla di “medicina di genere” la Medicina Tradizionale Cinese riveste un ruolo di primo piano, ed in particolare una delle sue applicazioni terapeutiche più conosciute, l’agopuntura. Ben poche tra le discipline mediche possono vantare il merito di essersi occupate, fin dai loro primi esordi – almeno 2400 anni fa nel caso dell’agopuntura- dei problemi della donna, in modo così approfondito, rispettoso e per molti versi moderno. Già, l’uso dell’agopuntura basato su un sapere millenario ben si coniuga con le moderne conoscenze scientifiche.

AGOPUNTURA E CICLO VITALE DELLA DONNA

La medicina cinese non conosceva gli ormoni, non sapeva che l’intera sfera sessuale e riproduttiva della donna dipende dal corretto funzionamento del sistema endocrino, e da una “cascata” di segnali che partono dalla base del cervello e raggiungono, attraverso la circolazione sanguigna, le ovaie. Eppure aveva intuito l’esistenza degli ormoni, e gli effetti che questi svolgono sul funzionamento della donna: parlava di cicli di 7 anni, ognuno dei quali caratterizzato da specifici cambiamenti: ad esempio a 14 anni (7 x 2) compaiono le mestruazioni, a 21 anni (7 x 3) la donna è pronta per la riproduzione, a 28 anni (7 x 4) la fertilità è ai livelli massimi e così via…fino ad arrivare a 49 anni (7 x 7) quando il ciclo riproduttivo della donna termina e compare la menopausa. Per ogni ciclo la medicina cinese contemplava cure specifiche, soprattutto quando le cose non sembravano andare per il verso giusto, quando l’energia del Rene – da cui dipendono i cicli della donna – mostrava segni di indebolimento.

UNA TERAPIA SPECIFICA PER OGNI DISTURBO DELLA DONNA

In virtù dei concetti sovraesposti, ogni problematica femminile può essere trattata con uno specifico protocollo di agopuntura, anche se poi, dal punto di vista moderno, il bersaglio è sempre lo stesso: il sistema ipotalamo-ipofisi-ovaie e la produzione degli ormoni femminili, che deve essere riportato ad uno stato di equilibrio. Sono infatti molte le condizioni in cui questo sistema mostra segni di squilibrio: se ne parla con dovizia di particolari in un sito di agopuntura dove si trovano intere pagine di approfondimento su questi temi. Si va dalla dismenorrea (mestruazioni dolorose), alle irregolarità del ciclo mestruale con cicli eccessivamente ravvicinati (polimenorrea) o lunghi (oligomenorrea) o ancora con mestruazioni abbondanti (ipermenorrea), fino ad arrivare all’assenza completa delle mestruazioni (amenorrea). Sono relativamente pochi i casi in cui queste disfunzioni riconoscono una matrice organica (alterazioni dell’ipofisi, malattie della tiroide, endometriosi, malattie autoimmunitarie etc..) e che necessitano di cure mediche farmacologiche o chirurgiche, mentre nella maggioranza dei casi il quadro è di tipo disfunzionale, spesso legato a fattori di stress o comunque di ordine psicoemotivo. Soprattutto in queste situazioni l’agopuntura si dimostra estremamente efficace, correggendo in modo rapido e duraturo gli squilibri esistenti, ristabilendo quindi un funzionamento ormonale ottimale.

AGOPUNTURA E INFERTILITA’

L’agopuntura è poi utile nel caso in cui una coppia non riesca a conseguire una gravidanza in modo naturale, cioè nei casi di sub-fertilità o infertilità. Dopo questa cura, in molti casi la coppia riesce ad avere una gravidanza, grazie ai benefici effetti dell’agopuntura tanto sulla donna quanto sull’uomo: infatti l’agopuntura contribuisce a migliorare i parametri del liquido seminale, e comunque l’indice di fertilità maschile. Non è solo attraverso il riequilibrio ormonale che si realizza l’aumento della fertilità: l’agopuntura migliora infatti anche il terreno in cui la cellula uovo fecondata si impianterà, incrementando la vascolarizzazione della mucosa dell’utero, il suo nutrimento, e regolando la produzione di muco. Negli ultimi anni, molto interesse ha poi destato la possibilità di incrementare – con l’agopuntura – la percentuale di successo della procreazione medicalmente assistita (PMA).

AGOPUNTURA NEI PROBLEMI DELLA GRAVIDANZA

L’agopuntura in gravidanza è una tecnica sicura e che non nuoce al feto, per cui viene spesso utilizzata per trattare molti problemi della donna gravida, prima tra tutte la nausea (iperemesi): l’efficacia in questa condizione è davvero significativa, tanto che i principali enti di ricerca come l’OMS e l’NIH ne hanno validato efficacia e sicurezza. Anche altri problemi fisici, come la lombalgia e la sciatica, molto comuni in gravidanza, oppure psicoemotivi come l’ansia e l’insonnia, si giovano dell’agopuntura. Un uso dell’agopuntura molto poco conosciuto è poi quello relativo al rivolgimento fetale nella presentazione podalica: ebbene, con l’agopuntura si può correggere la posizione del feto, facendolo ruotare all’interno del sacco amniotico.

AGOPUNTURA DOPO LA GRAVIDANZA

Uno dei problemi più frequenti del periodo post-partum è il ritardo della lattazione: l’agopuntura può favorire in tempi rapidi la comparsa della montata lattea, anche in questo caso agendo probabilmente sul funzionamento ormonale. Ma anche l’insonnia e la depressione lieve che spesso si presenta dopo il parto possono essere approcciate in modo vantaggioso con l’agopuntura.

AGOPUNTURA E SINDROME CLIMATERICA

Arriviamo così alla menopausa, che spesso si rivela problematica per la donna. Le vampate di calore (sindrome climaterica), caratterizzate dall’irruzione notturna di calore, sudorazione e ansia, risponde davvero bene alla terapia con agopuntura. E così anche gli sbalzi d’umore, l’irascibilità e l’insonnia che spesso affliggono le donne in menopausa.

In conclusione, l’agopuntura viene in soccorso della donna in ogni delicata fase della sua vita, con innegabili vantaggi a fronte di effetti collaterali inesistenti.

 

Articolo scritto da Redazione PinkItalia