La caffeina aiuta la memoria, 3 tazzine fissano i ricordi

La caffeina non è solo una sostanza eccitante, ma potenzia anche la memoria: il quantitativo di poco meno di tre tazzine di espresso assunto poco dopo un “esercizio” mentale migliora infatti anche il giorno dopo il ricordo di quanto appreso.

A scoprire gli effetti sulla memoria a lungo termini del più diffuso degli eccitanti è stato un gruppo di ricercatori statunitense guidato dall’Università Johns Hopkins.

«Sapevamo da tempo – ha spiegato Michael Yassa, uno dei ricercatori che ha coordinato lo studio – che la caffeina porta miglioramenti cognitivi ma non erano mai stati studiati con dettaglio i suoi effetti nell’uomo sul miglioramento della memoria. Lo studio dimostra per la prima volta l’effetto della caffeina nel rendere più resistenti i ricordi per oltre 24 ore».

Il potere della caffeina sullamemoria e sul cervello
Il potere della caffeina sullamemoria e sul cervello

 

Per verificarlo, i ricercatori hanno chiesto a 100 volontari di eseguire una serie di test di apprendimento, in particolare di identificare e memorizzare una serie di immagini.

Appena conclusa la prova ogni partecipante ha ricevuto una pillola contenente 200 milligrammi di caffeina (il contenuto di circa 3 tazzine di espresso), oppure semplice placebo.

Tornando il giorno successivo ai volontari sono state nuovamente mostrate le immagini del giorno precedente a cui sono ne erano state aggiunte di nuove, sia casuali che in qualche modo simili. Il compito era quello di dividerle in tre diverse categorie: vecchie, nuove e simili alle iniziali.

I risultati hanno evidenziato che i volontari che avevano ricevuto caffeina hanno avuto una maggiore capacità di distinguere le nuove immagini “simili” da quelle iniziali. Questa migliore capacità di memorizzazione non si è osservata invece nei soggetti che avevano ricevuto dosi di caffeina molto piccole e neanche in quelli che l’avevano assunta prima di fare il test.

L’abilità di riconoscere le differenze tra le immagini simili ma non identiche riflette un più profondo livello di conservazione della memoria: «se avessimo usato un test standard – ha spiegato Yassa – senza l’uso di questo “trucco” non avremmo osservato nessun effetto della caffeina».

Una capacità, quindi, migliorata dall’assunzione di caffeina.

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Studi precedenti avevano già dimostrato come la caffeina, consumata abitualmente da circa il 90% della popolazione mondiale, avesse un gran numero di effetti sull’uomo, dalla prevenzione del rischio Parkinson fino a una funzione antidepressiva, ma nessuno finora ne aveva dimostrato una sua capacità nel migliorare la memoria.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia