Elia Diaco, angiologo: “L’importanza della prevenzione dell’ictus a partire da uno stile di vita sano”
Elia Diaco, angiologo: “L’importanza della prevenzione dell’ictus a partire da uno stile di vita sano”
L’ictus è la terza causa di morte nei Paesi occidentali, dopo le malattie cardiovascolari e i tumori. Colpisce soprattutto, ma non solo, le persone di mezza età e gli anziani. Elia Diaco, medico angiologo molto apprezzato, spiega che l’ictus è la rottura o l’ostruzione di un’arteria del cervello. Nel primo caso è ictus emorragico nel secondo, invece, è ischemico.
“In base alla zona cerebrale interessata, i sintomi riguardano differenti funzioni neurologiche quali per esempio: stato confusionale, caduta a terra improvvisa, paralisi (blocco dei movimenti delle braccia o delle gambe), perdita della parola, della vista, della memoria”, spiega il dottor Elia Diaco, angiologo del Sant’ Anna Hospital di Catanzaro.
I fattori di rischio dell’ictus finora individuati sono: aterosclerosi, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, alterazioni gravi e persistenti del ritmo cardiaco (fibrillazione atriale) e malattie delle valvole cardiache, diabete mellito, obesità, fumo di sigaretta, eccessivo consumo di alcol, vita sedentaria.
“Il benessere – dice il medico – è quasi superfluo ricordarlo, si ottiene anche a tavola grazie a un menu mirato a contrastare gonfiore, pesantezza”.
Piedi e caviglie sempre gonfie, gambe stanche e pesanti soprattutto la sera, capillari che si rompono facilmente, pelle a buccia d’arancia e quegli strani formicolii che danno la sensazione di non avere il pieno controllo dei propri arti inferiori.
“L’insufficienza venosa è un disturbo che si ripercuote sulla vita di tutti i giorni contribuendo a renderla un po’ più faticosa”, riferisce Diaco che sostiene che un’equilibrata attività fisica e le buone abitudini alimentari, l’assunzione di sostanze flebotoniche anche attraverso la dieta con verdure, agrumi e mirtilli sono fattori indispensabili per prevenire l’insorgenza di malattie venose croniche.
Chi soffre di questa disfunzione circolatoria deve combattere quotidianamente con tutti i suoi sintomi senza sapere bene come risolverli. E questo può accadere in inverno ma soprattutto in estate quando fa più caldo.
“La ritenzione idrica – commenta il Dottor Elia Diaco – è un disturbo piuttosto diffuso, che colpisce con diversa intensità milioni di persone, soprattutto donne (30% della popolazione italiana femminile). All’origine del problema possono esistere gravi patologie come disfunzioni cardiache o renali, infiammazioni severe e reazioni allergiche.
“È fondamentale vincere la battaglia contro l’ipertensione e la pressione alta e ci sono degli alimenti, tipo il cavolo, che grazie alla presenza dell’acido glutammico può rappresentare un valido alleato. Il cavolo contiene una particolare proteina che aiuta a mantenere i vasi sanguigni liberi dagli accumuli di grasso, maggiore causa delle malattie cardiocircolatorie come angina, infarto e soprattutto ictus”.
Uno studio condotto su oltre ventimila persone ha dimostrato che chi ha elevati livelli plasmatici di vitamina C presenta una riduzione pari al 42 per cento del rischio d’insorgenza di ictus. La ricerca si è svolta in America ed è durata 10 anni. E’ stato scoperto che questa vitamina svolge un ruolo protettivo e di tutela in virtù delle sue eccezionali proprietà antiossidanti, sui vasi sanguigni, abbassando notevolmente il rischio di ictus. Quando si evidenziano alti livelli di vitamina C nel sangue significa che lo stile di vita è sano poiché l’indice elevato è una sorta di marcatore che rivela quanto la persona sia attenta a ciò che mangia, visto che la vitamina C è presente soprattutto in frutta e verdura. Secondo le tabelle dei nutrizionisti, il fabbisogno quotidiano di vitamina C per gli adulti (uomini e donne) è pari a 60 – 80 mg. Chi ha la dipendenza da fumo di sigaretta dovrebbe raddoppiare la dose, e le donne in gravidanza dovrebbero aumentarla di 30 mg.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia