Ecobonus: a cosa serve, come ottenerlo. Scopri di più

Ecobonus e riscaldamento: facciamo il punto sulle nuove disposizioni per gli impianti e gli ecobonus

Quello del costo del riscaldamento domestico è una voce di spesa molto importante e onerosa per tutti i cittadini italiani. Se riscaldarsi d’inverno è una necessità, purtroppo il costo del gas è destinato ad aumentare e ad incidere fortemente sul prezzo della bolletta.

Questo è uno dei motivi che hanno spinto il Governo a varare un sistema di aiuti economici, ecobonus, volti a favorire la sostituzione di impianti vecchi e obsoleti con caldaie di ultima generazione in grado di consumare molto meno combustibile.

Non è, tuttavia, solo l’aspetto economico a preoccupare l’Esecutivo. La transizione verso un sistema di consumi più green è da tempo una priorità. L’Unione Europea, nella sua roadmap verso la riduzione delle emissioni di Co2, ha indicato la sovrabbondanza di scarichi inquinanti come una delle cause più importanti del cambiamento climatico.

Sostituire la vecchia caldaia con un modello più recente permette di consumare meno. Il risultato è un cospicuo taglio della spesa in fattura e un miglioramento immediato della qualità dell’aria. Ecco che il pacchetto di detrazioni fiscali per agevolare l’installazione di apparecchi più moderni e performanti rientra in un disegno più ampio. Che mira a una significativa riduzione degli agenti inquinanti.

Almeno fino al 31 dicembre 2021, ma probabilmente anche oltre questa data, è possibile approfittare dell’interessante bonus caldaie. Riservato a chi decide di cambiare il vecchio impianto di riscaldamento in favore dei nuovi modelli a consumo ridotto.

Per sostituire la caldaia usufruendo dello sconto in fattura è possibile affidarsi al sito di ingrado, che permette di beneficiare di un servizio a 360°. Con il quale trovare la soluzione più adatta alle proprie necessità e a cui affidare la gestione di ogni pratica fiscale, comprese appunto quelle legate agli incentivi.

Cos’è il bonus caldaie e a chi spetta

Il cosiddetto Bonus caldaie è un pacchetto di incentivi fiscali messo in campo dal Governo per agevolare la sostituzione di impianti di riscaldamento vecchi e obsoleti con modelli a consumi ridotti. Esso prevede una detrazione fiscale fino al 65% sulla spesa (dichiarata nella dichiarazione del 2022) sostenuta per cambiare modello di caldaia.

Ne possono usufruire sia i proprietari di un’abitazione che anche i loro usufruttuari, affittuari o comodatari. Non vi è, inoltre, limite di reddito Isee. Tuttavia è necessario che a compilare la certificazione di avvenuto passaggio sia un operatore tecnico specializzato. Il quale sarà tenuto a compilare una serie di documenti ufficiali che verranno poi trasmessi all’Enea in modo da accertare senza dubbi l’entità dei lavori svolti. In caso di un controllo fiscale sarà questa documentazione a fare fede in sede di accertamento.

Le aliquote di rimborso

Il Bonus caldaie prevede due aliquote di detrazione fiscale, una al 65% e una al 50%. Lo sconto del 65% è legato alla sostituzione di una caldaia già esistente con una di nuova concezione. Ovvero un modello a condensazione di classe equivalente alla A (o superiore); alla caldaia vanno aggiunte, inoltre, delle valvole di termoregolazione evolute, ovvero appartenenti alla classe 5, 6 oppure 8, o, in alternativa, pompe di calore. Lo sgravio, poi, viene applicato anche in caso si volesse installare un sistema ibrido tra la caldaia e la pompa di calore.

Si va ad percepire uno sconto pari al 50%, invece, quando si procede all’installazione di una nuova caldaia di classe A senza valvola, in sostituzione di quella vecchia; bisogna ricordare che comunque non sono previste detrazioni se si installano modelli inferiori alla A. Per usufruire del bonus occorre che il pagamento sia tracciabile: ciò significa che non possono essere usati i contanti ma solo mezzi di pagamento elettronici come il bancomat o la carta di credito.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia