Fai da te: cosa comprare

Tronchese, ecco come orientarsi in fase di scelta

Sia che si tratti della necessità di tagliare un lucchetto, piuttosto che un cavo oppure un’asta metallica, è chiaro che l’attrezzo a cui bisogna fare riferimento è rappresentato dalla tronchese. Si tratta di un oggetto che torna estremamente utile in queste situazioni.

Di cosa si tratta? La tronchese può contare sulla presenza di ganasce dotate di una notevole potenza e robustezza, caratteristiche che valgono ovviamente anche per i bracci, realizzati nella maggior parte dei casi in acciaio temperato. Questa particolare tipologia di pinze rappresenta un’ottima soluzione per il taglio anche di oggetti dallo spesso piuttosto elevato.

Lo scopo di usare una tronchese

Questo strumento non torna utile solo ed esclusivamente nel caso in cui ci sia la necessità di effettuare il taglio dei bulloni. Si tratta di una pinza di dimensioni ragguardevoli che si caratterizza per avere una serie di bracci demoltiplicati. Uno strumento da taglio che può essere sfruttato spesso e volentieri non solamente in cantieri, ma anche in ambienti domestici.

Infatti, si può tagliare manualmente anche dei pezzi metallici che arrivano fino ad uno spessore pari a 16 mm. La tronchese ha diverse destinazioni d’uso: viene impiegata nel campo edile per il taglio di reti costruite in metallo, ad esempio, mentre nel campo della lavorazione dei metalli viene sfruttata per il taglio delle barre realizzate in ferro. Discorso diverso nel settore elettrico, con una notevole diffusione della pinza tronchese per cavi elettrici che presentano un diametro particolarmente elevato.

Il calcolo della lunghezza di una tronchese

Indubbiamente la presenza della demoltiplica è favorevole grazie alla presenza dei bracci, è facile intuire come la lunghezza di questi ultimi condiziona notevolmente la sezione del pezzo che si può tagliare, ma va a influenzare pure la potenza che si può applicare.

Giusto per fare un esempio, una sezione pari a 5 mm, può essere tagliata usando una tronchese dotata di bracci lunghi quantomeno intorno ai 300 mm. Discorso diverso, invece, per una tronchese che presenta dei bracci caratterizzati da una lunghezza che va da 450 fino a 800 mm, soluzione ideale per tagliare una sezione da 10 mm.

Occhio alla qualità

Uno degli aspetti che più fanno la differenza in fase di scelta è indubbiamente rappresentata dal materiale con cui vengono costruiti i bracci. Ed è esattamente questo il fattore che poi porta i prezzi a scendere o a salire. Una tronchese a portata di budget, che costa quindi di meno, può avere delle problematiche legate alla deformazione dei bracci per colpa della pressione.

È chiaro che con dei materiali di elevata qualità il trattamento che subiscono gli stessi è molto particolare, dal momento che sono oggetto di un processo termico e temprato. In base ai modelli che si prendono in considerazione, i bracci possono essere cambiati se il passare del tempo e l’usura dovessero aver portato dei danni. I bracci forgiati, come si può facilmente intuire, subiscono una flessione senz’altro più bassa nel corso del taglio. Al tempo stesso, offrono l’opportunità di raggiungere un ottimo livello di comfort nel corso dell’esperienza d’uso, per merito soprattutto dell’inserimento di impugnature tipicamente ergonomiche.

Infine, quando i bracci sono particolarmente rigidi, vuol dire che la tronchese è senz’altro di ottima fattura, e che è in grado di resistere alla deformazione quando ci sono delle notevoli pressioni. Per i professionisti, il consiglio migliore da seguire è senz’altro quello di optare per una tronchese di un marchio piuttosto noto, in maniera tale da poter, in seguito, in caso di necessità, effettuare senza alcun tipo di problema la sostituzione dei bracci. Per chi ha intenzione di comprare una tronchese spendendo il meno possibile, la cosa migliore da fare è quella di optare invece per una smerigliatura da 115 mm, così si avrà la sicurezza di tagliare senza difficoltà barre oppure bulloni.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia