Decluttering: nuovo spazio in casa e libertà da cose inutili

Decluttering: nuovo spazio in casa e libertà da cose inutiliSono le ultime tendenze in arrivo dal mondo anglosassone a parlarci del decluttering, ma cosa si intende di preciso con quest’espressione e che cosa prevede?

Il decluttering, letteralmente «eliminare ciò che è d’ingombro», è considerato una delle ultime novità in materia di felicità fai da te. E in effetti il concetto e la filosofia che ne sono alla base sembrano orientarsi proprio in questo senso, muovendo dal principio più antico e elementare di sempre: la libertà ci apre al futuro e a nuove possibilità.

Cos’è infatti la libertà spirituale se non il riflesso e la conferma di una libertà che cerchiamo e sfioriamo in ogni dimensione della nostra vita, a partire dalla nostra casa?

Ecco, è precisamente sulla traiettoria che dal chiuso conduce all’aperto, che dall’oscurità guida alla luce, che dal caos riporta all’ordine, che si inscrive l’attitudine del decluttering. E la sua ricetta è breve e alla portata di tutti: liberarsi dal superfluo per contemplare l’essenziale. Detto altrimenti, possedere meno per vivere meglio. Ma entrando più nello specifico, quando e da dove si comincia?

Non c’è un tempo specifico per il decluterring, il momento giusto si avverte solitamente quando la nostra casa assume il profilo di un magazzino la cui vista ci indispone emotivamente. Ed è in quel preciso istante che occorre armarsi di penna e foglietto e progettare una lista di ciò che vogliamo fuori dalla nostra casa, e più in generale, dalla nostra vita.

Ma se il piccolo esercizio della lista dovesse assumere per voi proporzioni colossali, niente paura, ecco una breve guida accelerata su ciò di cui dovreste anzitutto sbarazzarvi.

Cominciamo dai regali non apprezzati. Quanti ne avete collezionati negli ultimi dieci anni? Di certo non pochi, e per quanto non sia formalmente corretto, non c’è cosa peggiore per l’umore che imbattersi, tra le stanze di casa vostra, in quegli oggetti che non vi hanno mai convinto e che con ogni probabilità non comincerete mai a gradire. Dunque, rompete gli indugi e fate più spazio.

In secondo luogo, come non pensare ai capi d’abbigliamento? Sono i vostri armadi a pregarvi, lasciate che respirino. E dopotutto i vestiti che non vi vanno più potrebbero crearvi un certo disordine aspirazionale. Non vi stiamo propriamente suggerendo di eliminarli del tutto. Potreste ad esempio rivenderli online tramite Facebook, eBay, o altre piattaforme in cui si vendono capi usati. La consegna degli articoli venduti al giorno d’oggi non è più un problema, potrete tranquillamente effettuare la spedizione dei pacchi con Packlink, piattaforma web specializzata nella comparazione di tariffe per l’invio di pacchi con i principali corrieri espressi.

Ma tornando alla nostra guida, non tralasciamo la tappezzeria. Dite basta a tende e tappeti pesanti che richiamano polvere e buio, sì agli spazi aperti e al calore della luce. È quanto afferma anche l’autrice di The Holistic Home: Feng Shui for Mind Body Spirit Space, Laura Benko. Anziché trasformare il vostro ambiente in una vera e propria grotta, prediligete tappeti chiari e lineari e cercate che le vostre finestre siano il più disadorne possibile per accogliere l’ospite più importante, la luce.

 

Al quarto posto troviamo i dischi e i libri che non leggeremo mai. Fa sempre molta scena esibire pile di libri diffusi in ogni stanza e colonne di dischi sparsi su ogni mensola. Ma vi siete mai fermati a riflettere sul gioco di aspettative che creano e su quanta polvere raccolgono?

L’immagine che rimandiamo di noi deve essere semplice e soprattutto onesta. Liberiamoci da ciò che non avremo mai il tempo e la volontà di leggere e ascoltare e teniamo quello che ci rappresenta davvero.

 

Ultimo suggerimento per tutti i genitori e coloro che aspirano ad esserlo. Attenzione ai giocattoli. Per quanto creativi e divertenti, spesso il disordine creato da questi ultimi, come più psicologi affermano, può divenire motivo d’ansia e soprattutto instillare nel genitore la percezione che tutto sia fuori controllo.

Sì ai giocattoli, ma con moderazione.

Sempre meglio pochi ma buoni.

 

Articolo scritto da Redazione PinkItalia