Donne e lavoro: L’Italia Non È Rosa

Donne e lavoro: L’Italia Non È Rosa

Donne e lavoro: L’Italia Non È Rosa

Secondo una ricerca condotta di recente, l’italia è uno dei fanalini di coda a livello internazionale per il rapporto tra imprenditori uomini e donna: solo il 22% delle imprese italiane sono condotte da donne!

Questo significa che mediamente su 5 imprenditori solo 1 è donna.

Il cosiddetto “Gender Gap” è un problema non solo italiano, ma è diffuso in tutta Europa.

Se in Paesi come Canada e America Latina la partecipazione della donna nel mondo lavorativo sta assumendo sempre più importanza, lo stesso non si può dire in Europa.

Anche in Paesi che consideriamo più avanzati come Germania e Svizzera, la presenza di donne nel mondo imprenditoriale è su livelli poco distanti dai dati registrati in Italia.

Il dato che più preoccupa è anche un altro: nel 2019 le donne guadagnano ancora meno degli uomini.

Questo è uno dei tanti problemi economici in Italia, uno studio della Banca Mondiale afferma, infatti, che in un contesto di parità dei sessi sul lavoro la produttività aumenterebbe del 20%.

In un Paese come l’Italia, dove la produttività è una delle più basse in Europa, l’eliminazione del gap tra uomo e donna sarebbe una manna dal cielo perché porterebbe ad un aumento della produttività.

Purtroppo i Dati Eurostat del 2018 dicono che il rapporto tra donne e lavoro è ancora un problema del nostro Paese.

Secondo l’Eurostat, infatti, una donna su tre è a casa.

Nonostante questo dato sia in aumento rispetto agli anni precedenti, il binomio donna e lavoro non sembra riuscire a prendere il decollo.

L’Italia rimane il fanalino di coda europeo per quanto riguarda l’impiego delle figure femminili nel mondo del lavoro.

Una donna su tre in Italia è fuori dal mondo del lavoro e, dato ancora più preoccupante, non è interessata a cercarlo, scoraggiata dal gap di retribuzione con gli uomini e dalle minori possibilità di fare carriera a parità di capacità con il genere opposto.

Questi dati vanno a sommarsi alla scarsa possibilità delle donne di spaziare tra vari settori, essendo impiegate per la maggiore nel settore scolastico e sanitario.

Ci siamo interrogati sul perchè dell’esistenza della problematica tra donne e lavoro: le cause sono molte.

Nonostante in Italia il tasso di istruzione delle donne sia più alto rispetto a quello maschile, esistono dei fattori culturali radicati nella società che favoriscono la creazione di un contesto che non aiuta le donne nel loro percorso imprenditoriale.

Solo il 24% delle donne è convinto delle proprie capacità imprenditoriali e più del 55% ha paura di fallire in un percorso imprenditoriale.

Questi dati vanno ad aggiungersi in un contesto dove donne e lavoro sembrano non andare d’accordo a causa del binomio lavoro/famiglia e delle poca disponibilità di servizi per l’infanzia nei luoghi di lavoro.

Sempre più l’essere “mamma” è una difficoltà per le donne in carriera perchè non hanno agevolazioni nel loro eventuale percorso di imprenditrici madri.

Esiste una soluzione diversa dallo sperare che il trend cambi da solo?

La buona notizia è che la consapevolezza sul problema sta aumentando in Italia e nascono sempre di più risorse studiate apposta per le imprenditrici come interviste e biografie a donne che “ce l’hanno fatta” che trattano anche temi delicati come il rapporto tra gravidanza e lavoro.

Anche sul web questa tendenza è marcata: sono sempre di più i siti come Intraprendere che scelgono di creare sezioni apposta per Donne dove trattare temi ad hoc per l’universo femminile come idee di business personalizzate e agevolazioni fiscali.

Su internet il primo passo è stato fatto, sta a noi ora tracciare il percorso.

 

Articolo scritto da Redazione PinkItalia