Nomadi digitali: un nuovo modo di lavorare

Il fenomeno del nomadismo digitale si sta estendendo sempre di più coinvolgendo diverse figure professionali che scelgono di abbandonare la sicurezza del loro ufficio e vivere la loro esperienza di lavoro in giro per il mondo.

I nomadi digitali anche se spesso vengono configurati con giovani che fanno lavori saltuari online e girano per il mondo, in realtà non è così. Oggi sono sempre di più gli imprenditori e i liberi professionisti di qualunque età giovani o adulti che scelgono di investire in un’attività online che gli permetta di vivere una vita libera da uffici, città piene di traffico e una routine sempre più ristretta.

E che preferiscono sfruttare le loro capacità, non solo per lavorare online ma anche nel frattempo andare alla scoperta del mondo.

Ma vediamo più da vicino come si diventa nomadi digitali e quali sono le professioni migliori per intraprendere questa avventura.

Come diventare nomadi digitali?

Il mondo del lavoro sta subendo un cambiamento sempre più profondo. Parte di questo cambiamento è dovuto anche ad una digitalizzazione sempre più profonda di ogni settore che ha offerto così maggiori possibilità di lavoro sia come liberi professionisti, dipendenti in smart working e imprenditori.

Vida Antonio, imprenditore digitale di successo, ci spiega come è possibile diventare nomadi digitali al giorno d’oggi. Ci racconta come dopo aver visto le dinamiche che offrivano la possibilità di sviluppare un business online, ha deciso di intraprendere un percorso che l’ha portato ad essere un imprenditore digitale occupandosi della vendita di prodotti su Amazon FBA, e con altri strumenti per generare una rendita e dei guadagni totalmente gestibili da PC.

Diventare nomadi digitali non è semplice come può sembrare, non basta partire e portare con sé un computer. Il primo passo per intraprendere questa carriera è informarsi e formarsi sulle principali tecniche e business che si possono seguire online. Dopo di ciò è possibile scegliere la strada da seguire per ottenere dei guadagni online, che possono essere generati non solo come imprenditori o liberi professionisti.

Un’altra soluzione può essere quella di trovare un lavoro come dipendente e operare in smart working. Anche questa forma di nomadismo digitale permette di viaggiare e ottenere uno stipendio che permetta di sostentarsi e finanziare i propri spostamenti.

Come affrontare la vita da nomadi digitali

Molti nomadi digitali che hanno deciso d’intraprendere questa strada professionale identificano molti vantaggi in questo stile di vita, ma avvisano spesso che non è un percorso adatto a tutti.

La vita da nomade digitale richiede un grande spirito d’avventura, capacità di gestire gli orari, capacità di crearsi un sistema di contatti sia in loco sia in rete, saper gestire collaborazioni anche con persone che vivono da altre parti del mondo.

Un nomade digitale quindi non ha una vita fatta solo di viaggi e di spostamenti dedicati a scoprire nuove parti del mondo, ma è uno stato mentale continuo tra vacanza e viaggio di lavoro. Chi opta per questa professione ha bisogno di uno spazio dove operare, che si a volte può essere una biblioteca o un bar, ma che spesso dev’essere anche un day office con rete Wi-Fi, un business center, un coworking per riuscire a lavorare con maggior attenzione e produttività.

Inoltre, bisogna scegliere sempre posti dove prende il Wi-Fi o comunque la rete internet, bisogna sapere dove prendere in affitto la casa, e scegliere luoghi compatibili con i propri guadagni verificando il costo della vita di ogni posto in cui si lavora.

Come abbiamo visto la vita da nomade digitale può essere una soluzione frizzante, avventurosa e divertente, ma che richiede anche capacità d’adattamento, conoscenza di una seconda lingua (preferibilmente l’inglese), capacità di avviare o gestire un’attività professionale o imprenditoriale online, o di trovare lavoro in smart working.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia