Amori regalati: il nuovo romanzo di Olimpio Talarico fatto di amori e destino, passioni e amicizie complesse

Amori regalati è il quarto romanzo di Olimpio Talarico, scrittore calabrese trapiantato a Bergamo. L’autore, anche questa volta, ci racconta una vicenda legata alla terra, ai sapori, agli odori che si intrecciano con una storia forte, fatta di passioni, amicizie complesse e durature, in cui la trama sentimentale si tinge anche di elementi gialli.

Una telefonata da oltreoceano induce l’ormai anziano Martino a partire per Buenos Aires: Tomaso, l’amico di un tempo, non c’è più, e il suo esecutore testamentario convoca il protagonista con la promessa di sciogliere finalmente i nodi che hanno portato alla fine di un rapporto intenso ed importante.

Tomaso, Martino, Marta. Un girotondo di affetti e un caleidoscopio di passioni percorrono le pagine di questo singolare romanzo fatto di amori e destino, tra un flashback e l’altro, dalla Berlino del 1945 alla Calabria fascista all’Argentina di oggi. Pennellate di ricordi e guizzi di passato si intrecciano con una punta di giallo e una sottile ansia per il futuro che promette – o minaccia? – rivelazioni dolorose.

  • Caccuri è il paese calabrese in cui è cresciuto, anche se da più di vent’anni vive a Bergamo: che rapporto ha con la sua terra, e come preferisce raccontarla ai suoi lettori?

Caccuri è la terra che mi ha fatto nascere, il mio terzo genitore. È il luogo che ha plasmato la mia esistenza e io oggi sono un suo figlio devoto. Per anni mi sono sentito come uno dei tanti calabresi che aveva tradito le proprie origini e ho fatto fatica a intrecciare un rapporto privo di rimorsi con le mie radici. La scrittura mi ha aiutato a vivere meglio Caccuri, a vederla in tutte le sue sfaccettature. E dopo quattro libri non riesco a non raccontarla, a farla vivere fra le righe dei romanzi. Il mio paese è l’unico elemento trasversale presente nei miei scritti, e i personaggi e le storie sono gli strumenti che mi consentono di percorrerlo in lungo e in largo e scoprirne la sua essenza, una conoscenza completa che per tanti anni mi era sfuggita. La Caccuri dei miei romanzi è un manto che avvolge non solo me con tutto il suo calore.

  • Cosa ci può dire, invece, di questi amici che si muovono all’unisono anche quando sono fisicamente distanti? È stato difficile da raccontare questo rapporto ai lettori?

Creare questi personaggi è stata la cosa meno complessa, perché in loro ho fatto rivivere parte della mia vita e soprattutto dei miei amici ai quali ancora oggi sono visceralmente legato. Sin dagli anni settanta ho pensato che quelle storie e quei luoghi meritassero un racconto, ho da sempre sognato di intrecciare i miei sentimenti alla grande tradizione della letteratura calabrese dei decenni precedenti. Certo poi ci sono stati dei capitoli difficili da scrivere, e non era mai un caso che queste parti coincidessero con le loro vite lontane da Caccuri e dalla Calabria.

  • I suoi libri sono ricchi di storie, quanti aneddoti sono legati alla sua fantasia e quanti alle vicende che ha vissuto o sentito raccontare?

Alcuni passaggi del libro presentano ricordi e aneddoti legati alla mia vita reale ed emotiva, al mio rapporto con Caccuri e con la sua gente. Ogni volta che pubblico un romanzo vivo delle emozioni intense, ma la cosa che amo di più è il riconoscersi dei miei paesani nelle storie narrate. Molti mi chiedono, mi scrivono, si ritrovano e soprattutto intravedono sfumature che magari io non avevo neanche immaginato. Mi capita spesso di inserire nelle vicende personaggi secondari, però realmente esistiti e che ho conosciuto direttamente: è un espediente emotivo che mi lega ancora di più alla realtà narrata, come se loro fossero la calamita capace di attirare tutto quello che c’è intorno.amori-regalati-il-nuovo-romanzo-di-olimpio-talarico-fatto-di-amori-e-destino-passioni-e-amicizie-complesse

  • Qual è il personaggio a cui si sente più legato?

Ho amato tutti i miei personaggi e tutti hanno qualcosa che mi affascina. Marietta, però, pur essendo un personaggio secondario, in alcuni passaggi cruciali del libro diventa la voce della coscienza, colei che vede al di là delle apparenze. Così brutta da sembrare essere stata fatta con la gaccia, la scure, è l’elemento fondamentale che lega i protagonisti in questo percorso che da Caccuri arriva in Argentina.

  • In Amori regalati molti sono gli eventi e personaggi storici presenti: la visita di Hitler a Napoli, la Germania nazista e la figura di Goebbels, la vicenda del Mig libico caduto sui monti della Sila. Qual è il loro ruolo all’interno del romanzo? Vuole aggiungere informazioni storiche su eventi importanti degli anni in cui il libro è ambientato? O rappresentano invece altro.

Non ho mai pensato di fare informazione nei miei libri, dove invece sono i rapporti umani a dominare la scena. Sicuramente gli eventi storici, pur se romanzati, sono costruiti nel rispetto della delle fonti e della veridicità. Ma la grande storia si ferma qui. Ha soltanto la funzione di legare le vicende a un contesto e di condizionare, però, non i destini dei popoli, ma i destini dei personaggi nelle loro scelte piccole, private. La visita di Hitler a Napoli, la caduta del Mig libico non fanno altro che indirizzare e incanalare la vita di Martino, Tomaso, ‘Ntriella, Pignanelli verso altri luoghi.

  • Come concilia il suo lavoro di insegnante, i suoi impegni all’interno del Premio Caccuri con la scrittura? Quando scrive lo fa in maniera metodica o no?

Questo forse è il mio limite, o almeno così dicono alcuni miei colleghi. Non sono un metodico e non scrivo tutti i giorni. Ho bisogno della mia ispirazione che a volte mi passa accanto e mi chiede con forza di essere afferrata e trasferita sul foglio. Altre volte, invece, questa ispirazione latita e allora ho imparato a mie spese che è inutile che io mi metta dinanzi al computer cercando di scrivere. Invece devo dire che il mio lavoro di insegnante e soprattutto il mio compito di selezione dei testi finalisti del Premio Caccuri mi aiutano molto perché mi tengono sempre incollato al mondo della letteratura e del libro.

  • Quali sono i libri che sta leggendo in questo momento?

Spero di non essere tacciato di campanilismo, ma in questo momento sul mio comodino ci sono testi di autori calabresi contemporanei da Carmine Abate a Mimmo Gangemi, da Gioacchino Criaco e Giuseppe Aloe. In questi giorni mi sto scialando (ndr divertendo) con i romanzi di Domenico Dara. Sono sincero quando dico che in Calabria sta nascendo una sana, profonda e valida letteratura.

SCHEDA

Amori regalati

di Olimpio Talarico

  • Editore: Compagnia Editoriale Aliberti
  • Collana: e-stories
  • Data di Pubblicazione: marzo 2017
  • EAN: 9788893231466
  • ISBN: 8893231468
  • Pagine: 280

Una telefonata da oltreoceano induce l’ormai anziano Martino a partire per Buenos Aires: Tomaso, l’amico di un tempo, non c’è più, e il suo esecutore testamentario convoca il protagonista con la promessa di sciogliere finalmente i nodi che hanno portato alla fine di un rapporto intenso ed importante. Tomaso, Martino, Marta. Un girotondo di affetti e un caleidoscopio di passioni percorrono le pagine di questo singolare romanzo fatto di amori e destino, tra un flashback e l’altro, dalla Berlino del 1945 alla Calabria fascista all’Argentina di oggi. Pennellate di ricordi e guizzi di passato si intrecciano con una punta di giallo e una sottile ansia per il futuro che promette o minaccia rivelazioni dolorose.

 

 

Articolo scritto da Redazione PinkItalia