Leggere le emozioni: i segreti della mimica facciale

Leggere le emozioni: i segreti della mimica facciale

Leggere le emozioni: i segreti della mimica facciale
Source Pixabay

La cinesica è la scienza che studia le espressioni facciali e il linguaggio non verbale per capire le emozioni che si celano dietro la maschera. A tutti è capitato, almeno una volta, durante una conversazione, di avere l’impressione che la persona che ci stava davanti non stesse dicendo proprio tutta la verità. Come quando entriamo in una stanza e abbiamo la sensazione di un dettaglio che non quadra, di qualcosa fuori posto, senza per questo riuscire a cogliere il particolare.

La chiamiamo intuizione, sesto senso per i più romantici, ma la scienza dà un nome a questa capacità di cogliere i micro dettagli, le rapide espressioni facciali, il linguaggio del corpo che più di quello verbale comunica messaggi: cinesica.

Un Tim Roth in grande forma interpreta il dottor Cal Lightman nella serie tv Lie to me. Cinico, geniale, folle e sicuramente la persona meno adatta con cui andare a cena se avete qualcosa da nascondere. È lui il consulente incaricato dall’FBI di risolvere casi studiando le microespressioni facciali. Dietro il personaggio ci sono gli studi veri dello psicologo statunitense Paul Ekman che negli anni settanta si recò in Papua Nuova Guinea per studiare le espressioni facciali connesse alle emozioni presso una tribù mai entrata in contatto con l’uomo moderno.

Cosa scoprì? Che paura, rabbia, dolore, amore, sorpresa, gioia non sono determinate dalla cultura di origine, ma sono universali e strettamente collegate al linguaggio non verbale.

In certe situazioni saper interpretare la mimica facciale e il linguaggio del corpo può fare la differenza e portare a successi inaspettati come quanto accaduto alla giornalista britannica Victoria Coren. Penna impegnata presso alcune tra le più importanti testate giornalistiche inglesi, si è cimentata fin da giovane in un’arte difficile come il poker che l’ha portata a vincere nel 2005 e nel 2006 due tra più rinomati tornei al mondo. Il suo segreto? Si nasconde dietro un sorriso, qualche chiacchiera con gli avversari e un’attenta analisi dei tic degli altri giocatori. Perché come sempre è nei dettagli che si nasconde la verità.

Questi dettagli sono difficili da individuare, a meno che non vi troviate di fronte a persone capaci di contraddirsi senza rispetto per l’intelligenza di chi sta loro di fronte. Ma anche davanti al professionista della menzogna, ricordatevi che il suo corpo non mente, perché ogni emozione vi si riflette, magari rapida come un battito di ciglia, ma lì presente per chi è in grado di coglierla.

Così chi mente dovrà stare attento a non toccarsi il naso o grattarsi il collo ed evitare di sbattere troppo spesso le palpebre. Ma siccome stiamo parlando di mentitori, guardatevi anche da chi gli occhi li tiene troppo fissi, mantenendo un contatto eccessivo con lo sguardo dell’interlocutore per evitare, appunto, di essere smascherato.

Chi parla coprendosi troppo spesso la bocca potrebbe voler nascondere ciò che sta dicendo, mentre i sorrisi, quelli sinceri, saranno più lenti a manifestarsi e a scomparire, coinvolgendo tutto il volto in un’espressione di gioia. Quindi non fidatevi di un sorriso rapido, fatto solo con la bocca.

E comunque come ci ricorda Paul Ekman ne I volti della menzogna: “Non siamo né trasparenti come il lattante né perfettamente camuffati. Possiamo mentire o essere sinceri, riconoscere le bugie o non vederle, essere ingannati o riuscire a difenderci. Abbiamo possibilità di scelta, è questa la nostra natura.

 

Articolo scritto da Redazione PinkItalia