Nuovo golpe possibile in Turchia? L’analisi di Arduino Paniccia, esperto di strategie militari
Il golpe in Turchia e l’attentato di Nizza: non c’é pace per il Mediterraneo, assediato per un verso o per l’altro dal fondamentalismo islamico? L’analisi del Professore Arduino Paniccia, dell’Università di Trieste, esperto di strategie geopolitiche e militari apparsa anche sul sito zerozeronews.it.
a cura di Gianfranco D’Anna
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- Il regime di Erdogan verso l’implosione?
“Il fallito colpo di stato, che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso,é un fortissimo campanello d‘allarme nei confronti di Erdogan e della sua politica sempre piu “dittatoriale” e integralista che sta portando la Turchia da paese stabile e in forte crescita sociale ed economica a una delle aree più destabilizzate e attaccate dal terrorismo dell’intero mediterraneo.”
- Il recente cambio di rotta del Presidente turco contro l’Isis non é quindi servito?
“No perché moltissimi in Turchia e all’estero hanno capito che si è trattato di un maquillage, ma la politica di fondo anche con il riavvicinamento ad Israele e le scuse a Putin per l’aereo abbattuto non è cambiata .La deriva filo integralista resta tutta. Ma Erdogan non può pensare di essere lo sceicco del Quatar o di Bahrein. E’ l’autoritario Presidente di un paese fondamentale per la stabilita nel Mediterraneo, membro della Nato e partner dell’Europa per il controllo del flusso dei migranti”
- Come si presenta il futuro della Turchia. Da escludere un nuovo colpo di stato?
“Nonostante l’appoggio di una parte della popolazione e la posizione ambigua delle potenze internazionali che con ritardo di ore hanno mandato messaggi a sostegno del governo “democraticamente eletto” il paese si presenta assolutamente spaccato. E non sarà certo Erdogan a riunirlo o rappacificarlo nel futuro .Non è affatto escluso che i militari non possano ripensarci, però questa volta in scala più ampia e con un colpo di stato maggiormente preparato Nei commenti internazionali di politici e analisti non ho mai notato, celata dietro le parole, una simpatia così forte per i militari. La speranza di molti era evidentemente che il golpe dell’esercito andasse a buon fine. E questo la dice lunga su cosa pensa l’opinione pubblica mondiale, soprattutto russa ed europea, sulla possibile implosione della Turchia con una conseguente destabilizzazione di tutta l’area del Mediterraneo.”
- L’analisi dell’attentato di Nizza. La guerra terroristica sta cambiando pelle territori e metodi?
“Dobbiamo capire se questo ampliamento del fronte dal Mediterraneo a Dacca è la dura ri sposta dell Isis colpito nei suoi territori, come accadde all’inizio del duemila con Al Quaeda che con le torri gemelle e gli attacchi dall’Iraq a Bali seminava il terrore globale, oppure se dopo appunto Al Quaeda e l’Isis siamo di fronte a una nuova evoluzione della idra del terrorismo. Questo non è ancora chiaro e prima lo capiamo e prima la le risposte saranno veramente efficaci”
- Nell’escalation terroristica si ritrovano format di modelli già sperimentati?
“Si soprattutto dove le misure stringenti di Israele costringevano a utilizzare q uello che risultava disponibile e non metteva in allarme i sensori della sicurezza. Anche nella stessa guerra di Algeria, dove ritrovi ,bar festeggiamenti erano l’occasione per effettuare la strage. Quindi mezzi civili (il camion)per colpire con assoluta sorpresa tra i civili, tra la popolazione inerme, tra le famiglie. Quindi trappole, avvelenamenti, blocchi nei trasporti potranno esseree una minaccia quanto le armi, le esplosioni, gli attacchi”
- Perché ancora la Francia?
“Tre i motivi principali. È il paese in Europa con il maggior numero di cittadini musulmani, relegati e spesso emarginati nelle periferie che aderiscono e supportano il terrorismo come revanche e attacco alla società che li ha emarginati e respinti. Secondo, é il paese che ha anche una sponda mediterranea, mare epicentro della nuova strategia terroristica. E infine un paese dove la lotta per evitare un rovesciamento di potere coinvolge tutte le istituzioni dello stato compresa la sicurezza e l’intelligence. La Francia sembra essere cosi diventata il ventre molle del vecchio continente.”
- E l’ Italia?
“Come ho detto piu volte, la rete importante di rapporti , anche con paesi arabi, e il forte controllo del territorio hanno consentito alla nostra sicurezza e alla nostra inteligence di superare anni difficilissimi. Va anche aggiunto che hanno contribuito a renderci piu efficaci sia la lotta contro il terrorismo interno (quello che sta accadendo in Francia è una sorta di terrorismo interno al paese) sia il decennale contrasto contro la criminalità organizzata che è sempre la grande fiancheggiatrice, soprattutto logistica, dei terroristi. Comunque dobbiamo alzare la guardia. L’operatività dei terroristi anche “fai da te” di tipo appunto più mediterraneo (Libano, Gaza) è sempre più vicina al nostro paese.”
Articolo scritto da Redazione PinkItalia