Blue Whale: il racconto della mamma di Sara

Blu Whale! Non chiamiamolo più gioco. Ecco i consigli della polizia

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Blu Whale! NON chiamiamolo più GIOCO. E’ una folle e assurda sfida nella cui spirale possono cadere più facilmente i più deboli . CHIAMIAMOLO BALENA BLU, conosciamolo , analizziamolo e contrastiamolo!

Il racconto della mamma di Sara

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Ecco il racconto della mamma di Sara – nome di fantasia – Il racconto di uno stillicidio quotidiano di prove a cui i protagonisti di questa sfida assurda sono indotti dal curatore che li trascina in uno stato depressivo acuto che non trova altre vie d’uscita se non la morte.

”Mentre aspettavo che la polizia arrivasse a sequestrare il telefonino e il computer di mia figlia senza essere vista ho preso il suo cellulare per accertarmi che quanto mi avevano appena raccontato fosse vero. Non sapevo neanche l’esistenza di questa Balena Blu che, invece, e’ subito apparsa sullo schermo. Insieme a lei anche quattro sue amiche facevano lo stesso gioco e avevano gia’ superato il ventesimo giorno di sfida.

Mi ha impressionato – continua la mamma di Sara – come malgrado si fossero procurate i tagli sulla pelle tutte e quattro si mostrassero sorridenti . Mi sono ripetuta piu’ volte che Sara aveva paura del dolore e che mai si sarebbe ‘autolesionata’.

E invece non era cosi’.

Ho dovuto ingoiare un altro boccone amaro perche’ quando le ho raccontato che sapevo ormai tutto e che sarebbe arrivata la polizia postale a sequestrare le chat lei e’ scoppiata a piangere e mi ha fatto vedere un taglio sull’addome.

Un taglio puntellato come se si fosse incisa con un oggetto appuntito. Era una delle tappe previste mi ha poi spiegato”.

Quando sono arrivati gli agenti e’ stata proprio Sara a raccontarsi e a consegnare le chat nelle quali insieme ad altre coetanee avanzava nelle tappe del gioco del suicidio.

Quello che e’ successo a mia figlia puo’ accadere a chiunque. Lei e’ sicuramente fragile ed e’ quindi stata adescata in maniera piu’ violenta. Non mi aveva mai detto nulla perchè nel gioco il curatore le ordinava di far finta di niente. Credo che provasse una eccitazione mista a paura e quindi viveva nel silenzio. Cosi’ ha passato tre mesi senza uscire di casa. Andava soltanto a scuola dove peraltro e’ molto brava. Io inizialmente ho pensato dipendesse dai conflitti che ci sono in famiglia e che sono rimasti inascoltati alle orecchie delle autorita’ informate dei fatti. Solo con i giorni mi sono accorta che invece Sara diventava triste e cupa .”

fonte adn kronos

 

BLUE WHALE – CONSIGLI

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Il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni sta coordinando gli interventi attivati a seguito delle numerose segnalazioni pervenute ed in trattazione degli Uffici territoriali della Polizia Postale al fine di individuare la presenza di eventuali soggetti che si dedicano ad indurre minorenni ad atti di autolesionismo ed al suicidio attraverso l’uso di canali social e app ovvero di intercettare fenomeni di emulazione nei quali pericolosamente possono incorrere i più giovani in Rete in preda alle mode del momento o guidati da un’improvvida fragilità magari condivisa con un gruppo di coetanei.

Stiamo parlando del blue whale challenge, una discussa pratica che sembrerebbe provenire dalla Russia che viene proposta come una sfida in cui un così detto “curatore” manipola la volontà e suggestiona i ragazzi sino ad indurli, attraverso una serie di 50 azioni, al suicidio.

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CONSIGLI PRATICI PER I GENITORI: Ecco i consigli della polizia

Cosa è il Blue Whale?

Il Blue Whale è una pratica che può suggestionare i ragazzi ed indurli progressivamente a compiere atti di autolesionismo, azioni pericolose (sporgersi da palazzi, cornicioni, finestre etc) sino ad arrivare al suicidio.

Questa suggestione può essere operata dalla volontà di un adulto che aggancia via web e induce la vittima alla progressione nelle 50 tappe della pratica oppure da gruppi whatsapp o sui social nei quali i ragazzi si confrontano sulle varie tappe, si fomentano reciprocamente, si incitano a progredire nelle azioni pericolose previste dalla pratica, mantenendo gli adulti significativi ostinatamente all’oscuro;

  • Aumentate il dialogo sui temi della sicurezza in rete: parlate con i ragazzi di quello che i media dicono e cercate di far esprimere loro un’opinione su questo fenomeno;
  • Prestate attenzione a cambiamenti repentini di rendimento scolastico, socializzazione, ritmo sonno veglia: alcuni passi prevedono di autoinfliggersi ferite, di svegliarsi alle 4,20 del mattino per vedere video horror, ascoltare musica triste.
  • Se avete il sospetto che vostro figlio frequenti spazi web sulla Balena Blu-Blue Whale parlatene senza esprimere giudizi, senza drammatizzare né sminuire: può capitare che quello che agli adulti sembra “roba da ragazzi” per i ragazzi sia determinante;
  • Se vostro figlio/a vi racconta che c’è un compagno/a che partecipa alla sfida Balena Blue-Blue-Whale, non esitate a comunicarlo ai genitori del ragazzo se avete un rapporto confidenziale, o alla scuola se non conoscete la famiglia; se non siete in grado di identificare con certezza il ragazzo/a in pericolo recatevi presso un ufficio di Polizia o segnalate i fatti a www.commissariatodips.it;

AI RAGAZZI:

  • Nessuna sfida con uno sconosciuto può mettere in discussione il valore della tua vita: segnala chi cerca di indurti a farti del male, a compiere autolesionismo, ad uccidere animali, a rinunciare alla vita su www.commissariatodips.it;
  • Ricorda che anche se ti sei lasciato convincere a compiere alcuni passi della pratica Blue Whale non sei obbligato a proseguire: parlane con qualcuno, chiedi aiuto, chi ti chiede ulteriori prove cerca solo di dimostrare che ha potere su di te;
  • Se conosci un coetaneo che dice di essere una balena Blu-blue whale parlane con un adulto: potrebbe essere vittima di una manipolazione psicologica e il tuo aiuto potrebbe farlo uscire dalla solitudine e dalla sofferenza;
  • Se qualcuno ti ha detto di essere un “curatore” per la sfida Blue Whales-Balena Blu sappi che potrebbe averlo proposto ad altri bambini e ragazzi: parlane con qualcuno di cui ti fidi e segnala subito chi cerca di manipolare e indurre dolore e sofferenza ai più piccoli a www.commissariatodips.it;
  • Se sei stato aggiunto a gruppi whatsapp, Facebook, Istagram, Twitter o altri social che parlano delle azioni della Balena Blu-Blue Whale parlane con i tuoi genitori o segnalalo subito su www.commissariatodips.it;

Articolo scritto da Redazione PinkItalia