Moda streetwear

Moda streetwear, origini e crescita dell’abbigliamento da strada

La moda streetwear racchiude al suo interno una lunga serie di correnti e consente a un ampio pubblico di esprimersi in tutto il proprio splendore. Ormai un mercato simile ha assunto numerosi enormi. Ma non molti sanno che le sue origini sono piuttosto datate e tutte da scoprire. Ecco cosa sapere su nascita e crescita dell’abbigliamento da strada in ogni sua forma.

Che cos’è lo streetwear


Chi conosce la lingua inglese associa immediatamente il termine streetwear all’abbigliamento da strada, secondo la sua traduzione letterale. A ogni modo, può essere considerato come un vero e proprio stile di vita, inizialmente associato solo a rap e break dance. Le opzioni si sono ampliate nel corso degli anni e le vie sono pressoché infinite per esprimere fino in fondo tali potenziali estetiche.

Ormai ognuno sceglie di portare avanti il proprio outfit inquadrandosi nel relativo ambiente, come succede ad esempio per gli abiti usurati del punk o per il look disincantato degli hippy. In un contesto simile, la moda streetwear trova terreno fertile e si mostra in tutte le sue opportunità da cogliere al volo.


Come è nato lo stile streetwear

Lo stile streetwear potrebbe essere nato negli anni Settanta, anche se è molto difficile definire una data ben precisa. A ogni modo, la prima diffusione cospicua si è verificata nello Stato americano della California, grazie agli appassionati di skateboard e surf. Le sneakers e gli abiti larghi vengono considerati come autentici simboli della tendenza, capaci di valorizzare un look improntato all’hip hop.

A ogni modo, sono due i fondatori della moda streetwear a livello universale. Uno dei primi marchi risale ai primi anni ’80 ed è nato grazie al lavoro di Shawn Stussy, la cui carriera è iniziata producendo t-shirt e tavole da surf con il suo cognome a bordo. Il suo logo si ispira a quello di Chanel, ma lo stile si rivela originale e personale.

Al suo fianco, viene in soccorso James Jebbia, che ha aperto il primo negozio di settore a New York insieme proprio a Stussy. Jebbia acquisisce un’importanza notevole grazie alla realizzazione del marchio Supreme. Entrambi si sono dati da fare per rendere uno stile di vita sempre più importante nell’ambito della moda, con ingenti guadagni e un notevole prestigio a livello globale.

Gli altri ambiti di diffusione della moda streetwear

Oggi la moda streetwear ha acquisito sempre più credibilità grazie all’aiuto di brand di alto livello, come ad esempio Techwear Storm. Eppure, la diffusione globale non ha avuto alcun freno, consentendo alla tendenza di raggiungere anche il lontano Giappone. Nel Sol Levante, esponenti come il dj Hiroshi Fujiwara e il suo assistente iniziale Tomoaki Nagao si sono dati da fare per realizzare lo store Nowhere, fino a collaborare anche con la faraonica Nike.

Altre figure hanno contribuito a rendere il genere ancora più radicato, come ad esempio Raf Simons con la sua linea maschile e dall’impronta sartoriale. È stato Virgil Abloh a dare il via a una vera e propria rivoluzione, nuovo direttore creativo della gamma maschile di Louis Vuitton e pronto a collaborare con Supreme. Infine, Demna Gvasalia ha fatto riemergere lo streetwear di matrice punk con una collezione sorprendente.

Una moda simile continua a fare proseliti e si basa sul concetto della diffusione di linee senza alcuna cadenza fissa. Non ci sono collezioni a carattere stagionale, ma ogni uscita viene programmata a seconda dei desideri creativi dei propri creatori, con risultati ancora oggi straordinari

Articolo scritto da Redazione PinkItalia