Cosa significa SEO: le cose che devi sapere per ottimizzare il tuo sito

Cosa significa SEO: le cose che devi sapere per ottimizzare il tuo sito

Se sei un utilizzatore frequente del web, ti sarai certamente imbattuto nell’espressione SEO.

La SEO è uno degli “argomenti caldi” di questi ultimi anni, ma anche uno dei temi su cui, ancora oggi, vige maggiore confusione. Tra sedicenti “esperti” e agenzie SEO improvvisate, non è poi così semplice orientarsi nel settore e scegliere la soluzione giusta per ottenere visibilità online.

Per facilitare la scelta di una web agency che sappia “fare il suo mestiere”, dunque, è essenziale possedere almeno una “infarinatura di base” sulla SEO e sulle principali regole di questo settore. Per questo abbiamo contattato la web agency Genesi.it di Pescara che lavora nel digital marketing dal 1996 e gli abbiamo chiesto di aiutarci a capire esattamente che cos’è la SEO.

  1. Cosa si intende con l’espressione SEO?

Tanta gente, spesso, utilizza l’espressione SEO, senza neppure sapere di cosa sta parlando.

SEO è un acronimo che sta per Search Engine Optimization, una disciplina o, meglio, un insieme di pratiche, messe in atto con l’obiettivo di migliorare il posizionamento di un sito sui motori di ricerca. Con questa espressione, dunque, ci si riferisce ad una serie di tecniche e strategie in costante aggiornamento, che mirano a conferire una maggiore visibilità a siti o singole pagine.

  1. Perché la SEO è così importante?

A questo punto, qualcuno potrebbe pensare: “Non occorre che il sito si visibile in prima pagina su Google per accrescere il mio business!”. O, in alternativa: “Posso ottenere lo stesso risultato con i miei canali social, con gli annunci promo o con una campagna pubblicitaria tradizionale”.

Nonostante queste opinioni siano condivise – ancora, ma non per molto – da una significativa quantità di persone, le cose stanno per cambiare. E opporsi al cambiamento non serve a nulla.

Al contrario, anticipare i tempi e farsi trovare preparati da una nuova fetta di clienti provenienti dal web, con un sito ben organizzato ed indicizzato su Google, è una mossa molto saggia!

  1. Perché investire nella SEO?

Riprendendo il punto precedente, perché un imprenditore, un professionista o un personaggio pubblico dovrebbe investire sulla SEO e non, ad esempio, su una buona campagna social?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo fare un’importante premessa. Se il tuo obiettivo è ottenere una grande visibilità in tempi rapidi, ad esempio per il lancio di un nuovo prodotto, la SEO potrebbe non essere lo strumento più adatto per raggiungere il risultato desiderato

Le tecniche SEO, infatti, non sempre assicurano un boom immediato di visite: al contrario, avrai bisogno di tempo, pazienza e impegno costante per incrementare gradualmente il tuo pubblico.

Tuttavia, mentre una campagna pubblicitaria, sia online (es. annunci mirati con Google AdWords) che offline (es. la classica cartellonistica), una volta terminata, cessa rapidamente di produrre risultati (es. incremento di traffico), gli interventi SEO non hanno alcuna “data di scadenza”.

  1. Quali sono le principali strategie SEO?

Come anticipato, la SEO – o Search Engine Optimization – racchiude diverse tecniche finalizzate a “far salire” un sito web o una singola pagina sui motori di ricerca, affinché siano visualizzati tra i primi risultati per alcune keywords d’interesse, attinenti a settore aziendale ed area geografica.

Per meglio chiarire questo aspetto, ecco un semplice esempio. Se hai aperto un sito per la tua pasticceria, che si trova ubicata nel centro storico di Palermo, le tue keywords di interesse saranno “pasticceria Palermo” e “pasticceria Palermo Centro”.

Semplificando, ciò significa che dovrai inserire contenuti (testi, immagini, video, ecc.) incentrati su tali keywords e, con un buon lavoro di ottimizzazione, utilizzare tutti gli strumenti disponibili (come tag, titoli, descrizioni, ecc.) per “aiutare” Google a riconoscere e premiare il tuo sito.

  1. SEO e dispositivi mobili: cosa devo sapere

Nel novembre 2016, Google ha annunciato di inserire la compatibilità di un sito con i dispositivi mobili (smartphone e tablet) tra i criteri di valutazione per l’indicizzazione ed il ranking.

Cosa significa? Che il colosso digitale statunitense prediligerà i siti e le pagine con un design pensato anche per i nuovi device e li classificherà tra i migliori risultati per una io più keywords.

Pertanto, oggigiorno, la SEO non può assolutamente prescindere dal mercato mobile: del resto, basti pensare che, nel 2018, oltre la metà del traffico online proveniva da smartphone e tablet.

  1. Quando serve l’aiuto di un consulente SEO

Alcuni utenti sono convinti che basti “leggere qualcosina online” o “fare degli studi” per arrivare a padroneggiare tecniche, strategie e strumenti della SEO. Ma sfortunatamente non è così!

Certo, esistono piattaforme – come WordPress – e tool gratuiti che possono dare un grande aiuto anche a chi ha poca familiarità con questo campo. Tuttavia, è innegabile che i veri risultati, in termini di traffico e conversioni (e cioè: vendite e contatti diretti da parte di potenziali clienti), si ottengono con le giuste competenze e, quindi, con un adeguato investimento economico.

Pertanto, se si vuole scommettere sulla SEO per raggiungere una fetta più ampia di utenti e, allo stesso tempo, migliorare l’immagine digitale del brand con una comunicazione “in target”, l’aiuto  di un bravo consulente SEO o, ancora meglio, di una SEO web agency può fare la differenza.

 

 

Articolo scritto da Redazione PinkItalia