Violenza sulle donne, 32 femminicidi nel 2018

Violenza sulle donne, 32 femminicidi nel 2018
garantire anonimato vittime di violenza sessuale

Violenza sulle donne, 32 femminicidi nel 2018

In calo i cosiddetti reati-spia: maltrattamenti in famiglia, stalking, percosse, violenze sessuali. Crescono al contempo denunce e arresti

Oggi 25 novembre giornata mondiale contro la violenza sulle donne è triste e raccapricciante tirare le somme di un anno di violenze che conta nei primi nove mesi 32 femminicidi.

L’Associazione Di.Re (Donne in rete contro la violenza) conferma l’identikit dell’aggressore medio: il 65% è italiano. Gli ultimi dati Istat fanno inoltre sapere che le donne che si sono rivolte ai Centri antiviolenza nel 2017 sono state oltre 49mila, di queste oltre 29mila hanno cominciato un percorso di uscita dalla violenza. Chi si rivolge ai Centri? Nel 27% dei casi si tratta di straniere e il 63,7% ha figli, nella maggioranza dei casi minorenni.

Il 25 novembre si celebra la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, indetta dall’Onu per sensibilizzare su un fenomeno tutt’altro che sradicato, anche nelle società più sviluppate. Secondo la polizia, sono stati 32 i femminicidi registrati in Italia nei primi nove mesi del 2018. Sono in calo i cosiddetti reati-spia: maltrattamenti in famiglia, stalking, percosse, violenze sessuali, mentre parallelamente crescono denunce e arresti.

Sabato in migliaia hanno sfilato a Roma. Alcuni calciatori di Serie A sono scesi in campo con il volto segnato in segno di solidarietà con l’iniziativa. A Firenze si è consumato però l’ultimo delitto: una ventunenne di origini cinesi è stata strangolata in un ostello dal marito trentenne al culmine di una lite scoppiata per banali motivi. Erano in viaggio di nozze.

LA CAMPAGNA  #nonènormalechesianormale

E’ cominciata la campagna bipartisan ‘Non è normale che sia normale’ presentata dalla vicepresidente della Camera Mara Carfagna. L’ex ministro delle Pari Opportunità ha presentato un emendamento per istituire un ulteriore fondo per assistere le famiglie affidatarie di orfani di femminicidio.

Articolo scritto da vittorioventicinque