Burkini SI o NO?

Burkini si o no?

Burkini SI o NO

E’ il caso dell’estate 2016. Stiamo parlando del burkini, il costume usato dalle musulmane osservanti che copre tutto il corpo, ad eccezione dell’ovale del viso, delle mani e dei piedi, ma è sufficientemente leggero da permettere di nuotare.

E’ composto da tre pezzi: cappuccio, casacca e pantaloni. Come suggerisce lo stesso nome burkini è concettualmente la fusione del burka con il bikini, che permette alle donne musulmane osservanti di mostrarsi su una spiaggia o ai bordi di una piscina senza spogliarsi e svelare il proprio corpo.

Il burkini sta scatenando polemiche a livello mondiale coinvolgendo tutti i governi ai massimi livelli. Ma andiamo per gradi.

La polemica ha avuto il via sulla spiaggia di Cannes quando sono state avvistate donne in burkini fra lo sguardo sconvolto degli altri bagnanti. Da qui molte altre città di mare francesi hanno visto spuntare come funghi donne in burkini e alcuni sindaci di queste località balneari sono intervenuti immediatamente disponendo il divieto di indossarlo.

Burkini SI o NO
Manuel Valls

La discussione a questo punto si è fatta ancora più animata con l’intervento del premier francese Manuel Valls che ha deciso di prendere una posizione sulla spinosa vicenda del burkini, e che in un’intervista al quotidiano locale La Provence, senza usare mezzi termini ha dichiarato: “Questo tipo di abbigliamento è incompatibile con i valori della Francia e della Repubblica, perché é la traduzione di un progetto politico, di contro società, basata in particolare sull’asservimento della donna. Per questo, ha dichiarato Valls, è condivisibile la scelta di alcuni primi cittadini in questo momento di tensione di vietare il burkini, se è motivata dalla volontà di incoraggiare il vivere insieme, senza dietrologie politiche. Le spiagge, come tutti gli spazi pubblici, devono essere preservati dalle rivendicazioni religiose“.

Burkini SI o NO

Parole che hanno scatenato un tifo da stadio mondiale sui pro e i contro al burkini. Tanto che a dover intervenire è stato anche il nostro Ministro dell’Interno Angelino Alfano che, di fatto, si è espresso in favore del burkini perché il suo divieto potrebbe essere letto come una provocazione. “La nostra bussola è sempre stata il buon senso – sono state le parole del Ministro Alfano – Noi siamo severi, facendo controlli, arresti e espulsioni, ma non facciamo provocazioni su questioni che non investono l’ordine pubblico, realizzate come atto ideologico e che possono apparire come provocazioni che possono attirare reazioni violente. Si tratta anche, ha sottolineato Alfano, di un fatto pratico. Non c’è violazione di legge. Io ho grande rispetto per i francesi, ma finora l’Italia è stata un paese sicuro anche perché la comunità nazionale non ha mai avuto comportamenti che hanno fatto pensare ad una crisi di rigetto per i musulmani“.

Insomma la questione sta infiammando l’estate. Ma torniamo all’inizio: come è nato il burkini e quando?

Burkini SI o NO

Il burkini è un’invenzione recentissima. A crearlo, nel 2004, è stata una stilista australiana di origine libanese, Aheda Zanetti. L’idea, ha spiegato lei stessa a Le Monde, le venne guardando sua nipote mentre giocava a netball (un variante del basket). La ragazza si muoveva impacciata nel suo hijab. Un problema che toccava tutte le donne di origine musulmana che volevano fare sport. “Ho fatto qualche ricerca e non ho trovato abiti adatti per lo sport e le donne pudiche”. Quindi l’australiana ha dapprima immaginato un “hijood”, una fusione tra “hijab” e “hood”, (cappuccio in inglese), una tuta adatta per il “pudore” religioso, e il Burkini è arrivato sulla scia. L’idea in breve è diventata un marchio. Oggi rappresenta un business in crescita, tanto che all’inizio di quest’anno Marks & Spencer, storico marchio britannico, ha deciso di produrre una sua linea.

Il burkini entra ufficialmente nel mondo solo nel 2008 quando sfila per la prima volta poco prima delle Olimpiadi di Pechino e diventa subito un successo commerciale. Viene commercializzato dapprima in Australia, dove ottiene l’immediato gradimento tra le australiane musulmane, poi nei Paesi del Medio Oriente (negli Emirati Arabi Uniti e in Libia le donne lo usano ormai da anni), poi sbarca in America del Nord, e infine raggiunge l’Europa insieme alle polemiche e alla scia di pro e contro che si lascia dietro.

Burkini SI o NO

E tu cosa ne pensi sei favorevole o contro il burkini sulle spiagge italiane? E perché?

Articolo scritto da Redazione PinkItalia