Renata Bueno pronta a candidarsi alla Presidenza del Brasile

Brasile: Renata Bueno, la candidata dei due mondi

Renata Bueno pronta a candidarsi alla Presidenza del Brasile
On. RENATA BUENO

Il Brasile merita finalmente un Bueno Presidente”. Nata come battuta a Montecitorio si sta facendo invece di giorno in giorno più concreta la possibilità di una candidatura alla prossime presidenziali brasiliane della parlamentare italo brasiliana Renata Bueno, eletta alla Camera nella circoscrizione estera.

Definita la politica dei due mondi l’on. Renata Bueno ha entrambe le cittadinanze, italiana e brasiliana. Nata nel 1979 a Brasilia da genitori di ascendenze venete e toscane  (il nonno Alberto era di Nervesa della Battaglia, il bisnonno Andrea Baisi era di Lucca) è figlia di Rubens Bueno, leader alla Camera dei deputati del Brasile del Partito Popolare Socialista.

Rispetto al variegato e soprattutto datato panorama politico brasiliano la candidatura alla Presidenza del Brasile di Renata Bueno rappresenterebbe una svolta di rottura col passato e un notevole balzo in avanti.

Lei non commenta e non lascia trasparire la minima reazione. “Soprattutto, la cosa a cui tengo molto è che non passi l’immagine del Brasile come di un paese corrotto e alla deriva” tiene a sottolineare.

Renata Bueno pronta a candidarsi alla Presidenza del Brasile

“Ciò che mi fa soffrire – dice l’on. Bueno – è lo stato in cui è ridotto il Paese, sotto i colpi di una crisi economica drammatica, acuita da anni di corruzione, di stretto connubio tra interessi pubblici e privati, di malaffare, di mancanza di  democrazia compita”.  “Il Brasile – aggiunge Renata Bueno – ha bisogno di ritrovare stabilità politica e fiducia sia per il suo popolo che per i tanti stranieri, di cui moltissimi italiani, che hanno investito e continueranno ad investire tante risorse nel paese verde-oro”.

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  • Attualmente qual è la sua collocazione nel Parlamento italiano?

Fin dal primo momento ho aderito al Gruppo Misto. Dapprima ho partecipato alla componente del MAIE, il Movimento Autonomo degli Italiani all’Estero, per una naturale condivisione dell’argomento politico di maggiore attenzione, ossia rappresentare in Parlamento le istanze degli emigrati italiani. Da qualche mese, grazie alla collaborazione di alcuni colleghi, ho dato vita ad una nuova componente, sempre all’interno del Gruppo Misto, l’USEI, il movimento politico con cui sono stata eletta, componente di cui ho assunto la presidenza e che mi consente di dare maggiore visibilità ed incisività all’azione politica che svolgo a favore degli italiani in Sud America e appoggiando il governo Renzi con lealtà ma con spirito libero.

  • Cosa le piace e cosa non le piace dell’Italia? Quali sono le sue passioni, i suoi interessi, la sua vita quando è in Italia?

Oltre che di origini italiane, io mi sento veramente italiana, oltre che brasiliana ovviamente. Ho studiato in Italia e qui ho vissuto tanti anni della mia giovinezza. In Brasile ho sempre vissuto con l’Italia nel cuore, dando vita a tante iniziative legate alla cultura italiana nella città in cui ho mosso i miei primi passi politici. Ho partecipato alla costituzione del PD in Brasile e contribuito all’affermazione di Renzi alle ultime primarie. Quando l’USEI mi ha proposto di candidarmi, ho accettato con entusiasmo, nella convinzione di dare un’opportunità in più agli italiani in Sud America per una voce forte e chiara alla Camera italiana. Da quando sono tornata a vivere stabilmente in Italia, mi divido tra Roma e la Puglia, dove ho vissuto già anni fa da giovane studentessa in legge, oltre che in Veneto, la regione d’origine della mia famiglia. E i miei studi in legge condizionano anche il mio tempo libero, libero per modo di dire, visto che mi tuffo nell’organizzazione di incontri ed eventi legati allo scambio di rapporti legislativi Italia e Brasile.Renata Bueno pronta a candidarsi alla Presidenza del Brasile

  •  Quali sono le iniziative parlamentari che ha avviato?

In questa legislatura ho presentato una Proposta di Legge in materia di cittadinanza, tema molto sentito dagli italiani che vivono all’estero, i quali sono vessati da una burocrazia farraginosa e da tempi molto lunghi prima di ottenere la cittadinanza; a volte fino a 10 anni di attesa. Questa situazione si viene a creare perché non è stato ancora applicato un sistema elettronico online che sia sicuro e che possa smaltire le pratiche di richiesta di cittadinanza in tempi più rapidi e con meno costi per il cittadino.

Un atto parlamentare al Governo è stato quello di sollecitare la ratifica del trattato firmato nel 2008 tra Italia e Brasile sul trasferimento delle persone condannate affinché queste possano scontare la pena nel loro paese d’origine.

La mia battaglia politica è anche contro il femminicidio e, proprio a difesa delle donne, ho presentato una proposta di legge per l’introduzione del “Bottone del Panico”, un GPS salvavita che già viene applicato in alcuni stati del Brasile. Una volta che la donna spinge il bottone, una squadra speciale della polizia che si chiama Maria da Penha, dal nome della legge brasiliana contro la violenza domestica, grazie al GPS localizza l’esatta posizione della vittima.

Quest’anno, nella legge di stabilità, è stato anche approvato un mio emendamento per l’autorizzazione al credito destinata ai consolati italiani. La proposta, infatti, prevede lo stanziamento di circa 2 milioni di euro ai consolati italiani nel 2016, per il miglioramento dei loro servizi.Renata Bueno pronta a candidarsi alla Presidenza del Brasile

  • Ad agosto Rio de Janeiro ospiterà le Olimpiadi. Questa sarà l’occasione per rilanciare l’immagine del Brasile anche come potenza economica del Sud America?

Certamente, anche se l’evento coincide con un momento difficile dell’economia brasiliana, e dove forte è il rischio che i fedelissimi di Lula e Dilma approfittino della kermesse mondiale per azioni dimostrative a favore dei leader giustamente allontanati dal governo del paese.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia