Sesso per diventare più intelligenti: la scienza avanza nuove ipotesi

Recenti ricerche scientifiche stanno indagando un binomio molto interessante: quello tra il sesso e l’intelligenza.

In particolare, i ricercatori americani dell’Università del Maryland e quelli coreani della Konkuk University di Seoul in due distinti studi pubblicati rispettivamente ad aprile e novembre 2013, hanno analizzato il rapporto tra l’attività sessuale e le capacità intellettive.

Le loro indagini sono state applicate ai roditori a cui è stata data ampia possibilità di avere rapporti sessuali.

I topi che copulavano di più erano gli stessi che, poi, riuscivano a dare migliori prestazioni mentali.

L’attività sessuale, se praticata con regolarità, sembra riuscire a stimolare le capacità di neurogenesi dell’ippocampo. Ciò si traduce non solo in un numero maggiore di neuroni, ma anche in un aumento di sinapsi tra i neuroni stessi. Moltiplicare i neuroni e le loro connessioni si traduce nell’aumento della capacità della memoria a lungo termine. Le persone, cioè, diverrebbero più abili a fissare i loro ricordi e a richiamarli alla memoria con più facilità anche a distanza di molti anni.

Non solo, gli stessi esperimenti hanno accertato che l’attività sessuale contrasta le azioni repressive di stress cronico creando effetti positivi notevoli sull’organismo.
Sono scoperte queste che, se venissero confermate anche sugli esseri umani, avrebbero un forte impatto sulle credenze comuni. Non di rado, infatti, ci siamo confrontati negli anni con convinzioni secondo cui era meglio tenerci alla larga da attività sessuali frequenti per non abbassare la qualità delle nostre prestazioni in campo lavorativo. Senza parlare, poi, delle credenze popolari che chiedevano ai più giovani di scongiurare nella maniera più assoluta una sessualità intensa al fine di evitare rischi come, ad esempio, la cecità…
Le conclusioni di queste recenti ricerche, dunque, sono davvero rivoluzionarie.

Grazie a queste, infatti, possiamo darci la possibilità di rivedere quelle convinzioni che appartengono alla nostra cultura e che ci hanno trasmesso la pericolosità della sfera della sessualità. Essa,invece, è una dimensione che- in quanto umana- non può che essere positiva. Possiamo, quindi, domandarci se possiamo rendere più flessibili alcune convinzioni che la nostra stessa cultura ci ha trasmesso in maniera alle volte un po’ rigida.

Il sesso non è qualcosa che dobbiamo tenere a distanza per paura, bensì un aspetto della nostra vita con cui possiamo confrontarci con apertura e serenità.
Inoltre, possiamo tener conto di quanto sia importante, oltre all’aspetto quantitativo, anche quello qualitativo della sessualità. Creare una relazione- per quanto breve possa essere- basata sul rispetto reciproco è altrettanto fondamentale. E’ un altro aspetto che ci restituisce- al pari della sessualità- la nostra dignità di essere umani.

Dott.ssa Antonella D’Oriano
Psicologa, psicoterapeuta

Articolo scritto da Antonella Doriano