Avvelenamento da botulino, cos’è e cosa fare

Avvelenamento da botulino, cos’è e cosa fare

Avvelenamento da botulino, cos'è e cosa fare

Quante volte sentiamo parlare di persone avvelenate dal botulino? Ma esattamente cos’è il botulino o botulismo e cosa bisogna fare nei casi di intossicazione?

Partiamo dall’inizio. Il botulismo è provocato dall’ingestione di alimenti in cui è presente la tossina bolulinica. Il nome viene da ‘botulus’, in latino salsiccia. La tossina infatti si può trovare negli insaccati, come le salsicce, ma anche in carni affumicate. E ancora: nelle verdure sott’olio, nelle conserve di pomodoro, negli inscatolati magari fatti in casa e prodotti senza il rispetto delle corrette norme igieniche e di conservazione.

“Un bacillo che vive anche senza aria, sporigeno, pericoloso soprattutto perché produce una tossina neurotossica, dall’azione paralizzante sulla muscolatura periferica”. Spiega Giuseppe Rando, responsabile dell’Unità operativa di Scienza dell’alimentazione dell’ospedale San Giovanni-Addolorata di Roma.

Avvelenamento da botulino, cos'è e cosa fare

Come si manifesta l’intossicazione da botulino?

La pericolosità è in relazione alla dose assunta. I primi sintomi dell’intossicazione possono arrivare dopo poche ore dal consumo dell’alimento contaminato, ma anche a distanza di qualche giorno. Vertigini, nausea, vomito e astenia, annebbiamento e sdoppiamento della vista, rallentamento e difficoltà di espressione, fatica nell’ingerire, secchezza della bocca, debolezza muscolare sono fra i primi sintomi, ai quali segue la paralisi dei muscoli del volto e della gola. L’effetto si estende poi al tronco, per arrivare a coinvolgere polmoni e cuore.

Come difendersi dall’avvelenamento da botulino?

La tossina fa gonfiare il tappo e i contenitori, che in questi casi vanno eliminati. Occhio anche se le scatole dei pelati all’apertura fanno ‘puff’ ed emettono sostanze, a ‘bollicine’ insolite presenti nelle conserve, e a prodotti che all’apertura siano maleodoranti. Nel caso degli insaccati, evitare quelli con muffe, cattivo odore, segni di putrefazione e consistenza insolita, tutti indizi sospetti.Avvelenamento da botulino, cos'è e cosa fare

Nei casi più gravi, la paralisi dei muscoli coinvolti nella respirazione porta a ricorrere all’ausilio di una respirazione assistita. I rischi sono mortali, ecco perché è fondamentale intervenire rapidamente. Il trattamento è possibile con la somministrazione di un’antitossina nelle prime ore dalla comparsa dei sintomi, il recupero è molto lento.

La maggior parte dei pazienti, ricorda l’Istituto superiore di sanità, va incontro a guarigione dopo settimane o mesi di terapia di supporto. A seconda della dose di tossina ingerita, le manifestazioni cliniche variano da una sintomatologia sfumata a casi molto severi, che possono concludersi anche con un esito fatale (circa il 5% secondo l’Iss).

Per fortuna gli episodi di botulismo sono abbastanza rari, e occhio alle preparazioni ‘casalinghe’: Un tempo venivano eseguite con attenzione, oggi si è persa quella conoscenza che vuol dire sicurezza.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia