Cos’è lo scompenso cardiaco?

Cos'è lo scompenso cardiaco

Ho avuto uno scompenso. Quante volte quando ci sentiamo male o ci gira la testa pronunciamo questa frase? Ebbene lo scompenso cardiaco vero è una patologia che si manifesta in un modo ben preciso: calo della pressione, aumento della frequenza cardiaca, affanno e gambe gonfie.

Così si manifesta lo scompenso cardiaco, una problematica che, anche a causa dell’invecchiamento della popolazione italiana, diventerà la patologia del futuro. Secondo Antonio Rebuzzi, professore di Cardiologia presso l’Università Cattolica di Roma e direttore della Terapia intensiva cardiologica del Policlinico Gemelli “sono circa 600.000 gli scompensati nel nostro Paese”.

Questa patologia è l’epilogo di molte malattie cardiache. Problemi valvolari, aritmie, infarto, ipertensione. Possiamo avere un’insufficienza lieve, moderata o grave.

Ma di che cosa si tratta?

Cos'è lo scompenso cardiaco

“Le pareti del muscolo cardiaco si irrigidiscono, la pompa riduce la sua potenza e il cuore non è più in grado di compensare le richieste di ossigeno” che arrivano dall’organismo, continua Rebuzzi.

Lo stress da campagna elettorale può influire sul problema?

“La tensione, la stanchezza, stravizi alimentari, una crisi ipertensiva possono influire sulla salute cardiovascolare di un cuore con altri disturbi”, evidenzia l’esperto.

La terapia dello scompenso cardiaco è di due tipi: quella farmacologica serve a smaltire i liquidi che si accumulano nei polmoni. Quando il paziente è pesantemente scompensato si può aiutare con un pacemaker speciale: si tratta di apparecchi detti resincronizzatori cardiaci che, grazie ad algoritmi particolari, intervengono come una sorta di direttore d’orchestra. Agiscono sugli impulsi sfalsati e risincronizzano la contrattilità del cuore.

fonte adnkronos

Articolo scritto da Redazione PinkItalia