#SocialCafè, l’amore al tempo delle chat…

«Ei sono Fragola86 e sono di Pompei. Tu, tu chi 6? We sono Banana33 ma 33 l’età non è capisci a me», sono le prime due strofe dell’esilarante canzone di Checco Zalone a proposito dell’approccio (o meglio, rimorchio 2.0).

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L’amore al tempo delle chat……Ogni giorno sono milioni gli italiani che tentano di trovare l’anima gemella, o una fugace avventura sul web. Ma spesso la fregatura è dietro l’angolo… Lo sfortunato Checco, convinto di chattare con una disponibile bellona, in realtà, al momento dello scambio della foto, rimane di sasso di fronte all’immagine di una donna per nulla attraente.

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La stessa sorte è capitata a Nev Shulman, conduttore di Catfish, la serie televisiva-reality americana in onda su MTV, che racconta verità e bugie delle relazioni online. Nev scoprì in prima persona che la donna con cui aveva una relazione online, e di cui era innamorato, non era stata onesta nel descriversi.

Da questo tragicomico epilogo, l’idea di farne un film. A seguito del discreto successo della pellicola, Nev iniziò a ricevere una quantità industriale di email da parte di persone che si trovavano nella sua identica situazione; da qui la geniale intuizione di farne uno programma televisivo, diventato di grande successo tra i giovani e non… Capita anche che gli impostori 2.0 portino fama e dollari! 😉

Purtroppo il rischio di un sogno infranto è dietro l’angolo, ma l’adrenalina che scorre nelle vene durante l’approccio con uno ‘sconosciuto’ è troppo forte e spesso si paga pegno e si resta delusi.

Oppure può essere esilarante, come scrive questa quarantenne blogger nel suo articolo intitolato Amore 2.0, ne cito una parte: «“Hai voglia di 4 chiacchiere senza impegno?” “Buonasera da turbodisel” “Solo una fra di Voi” recita, ancora, la descrizione sul profilo di “paolopaolo”: e se dovessi essere io la fortunata?

Vai con il “conoscersi e dirsi addio” di cordata!

Aiutoooooo, ma che ci faccio io qui? Una milf involontaria con pretese sentimentali. L’avatar stressato della bella addormentata, causa fumi tossici da Tinder, Adotta un ragazzo, Meetic e tutte le app a giro per chi smanetta e dispera? Ai poster(i) l’ardua sentenza!».

Questo sberleffo nei confronti del genere maschile non passa indifferente, e nel giro di poche ore arriva una risposta: Uomini 2.0.

Vi suggerisco di andare a leggere questa corrispondenza senza esclusione di post tra ‘2.0’ eleganti blogger

«Skip. Skip. Skip. Presente quella pubblicità orrenda che si deve sorbire chi, come me, non ha nessuna voglia di pagare il canone mensile di Spotify e ne usa la versione “free”? Ecco: skip, skip, skip. Salta, passa oltre, vai avanti prima che il pezzo sia finito. Le prime tre note, i primi accordi. Poi via: altro pezzo.

Senza stare a sentire che giro verrà dopo, senza neanche domandarti se ti perderai il riff della vita che non sta nei primi quindici secondi, se le parole dell’ultima strofa sono poesia. Non ci pensi su e via, altro pezzo. Skip. Il metro della nostra solitudine è il ritmo dello skip: un’altra foto su Facebook a cui mettere mi piace, un altro selfie sorridente, altre gambe stese in acque azzurre da desiderare, avere, collezionare e dimenticare.

Skippare. 

Cambia sorriso, annusa un’altra pelle prima di averne scoperti tutti i nei, prima di ricordarti le piccole rughe che le disegnano gli occhi quando sorride».

JOAQUIN PHOENIX as Theodore in the romantic drama "HER," directed by Spike Jonze, a Warner Bros. Pictures release.
Joaquin Phoenix in una scena del film “HER”

Questa è parte della risposta di Fabio, entrambi sembrano prigionieri di un incantesimo negativo, nel quale al corteggiamento si è sostituita la brutalità del selfie… Non ci sono più gli approcci di una volta!

Oggi c’è il poke oppure la sbandata. Per non parlare di foto e nikname.

Tornando ad Amore 2.0, la nostra divertita (e stupita blogger) riassume i Romeo 2.0 così: «“La cavalleria non é morta… È solo gravemente ferita ;-)” (chiosa un meeticaro). Da “ce_provo” a “er_filosofo”, gli uomini sono diventati un “ciaoooo” che sembra una scia chimica e un “semplicemente innamorato della vita”» […] «“Mi sento femminile” “Ho la cura per i tuoi mali” “Sei calda e passionale?”

#SocialCafè, l'amore al tempo delle chat...

E via con una serie interminabile di scatti artistici: teste mozze se con calvizie, calici di vino alla Ridge di Beautiful, occhiali da sole a specchio, linguacce, pettorali, bicipiti abbronzati e tatuati; cani, gatti, barche, squadre di calcio, spiagge tropicali, piste da sci e bocche a culo di gallina».

Ve la immaginate una firma a chiusura di una lettera, scritta a mano, o meglio di un biglietto d’amore, con un “Cobra_77”?

Adesso vi saluto è l’ora del Tinder delle 5! 😉

Cose da web, miti social e altre storie…

Articolo scritto da Roberto Federico Manzoni