Primo trimestre di gravidanza: tutti i cambiamenti del tuo corpo

Con l’espressione “primo trimestre di gravidanza” si fa convenzionalmente riferimento al periodo di tempo che intercorre dal primo giorno dell’ultima mestruazione fino alla tredicesima settimana e un giorno.

Com’è noto, si tratta di una fase particolarmente importante del periodo di gestazione, durante la quale nel corpo della donna iniziano a verificarsi vari cambiamenti che hanno lo scopo di accogliere il feto e supportarne la crescita. 

Questi cambiamenti, in gran parte legati alle variazioni ormonali che caratterizzano la gestazione, fanno parte di un processo di adattamento del corpo e sono associati a varie manifestazioni la cui intensità può variare tra una donna e l’altra, ma comunque più o meno riscontrabili in tutte. 

Tra i segni e i sintomi più comuni del primo trimestre di gravidanza si ricordano in particolare la nausea (talvolta accompagnata da vomito), una maggiore sensazione di stanchezza e l’inappetenza, spesso causata dalla nausea gravidica.

Un altro disturbo frequente è la stitichezza, dovuta all’aumento dei livelli di progesterone, che può essere alleviata con rimedi adeguati. Tra questi, un lassativo adatto alla gravidanza rappresenta una soluzione compatibile con questa fase delicata. È importante, però, che l’assunzione di qualsiasi tipo di parafarmaco, integratore o medicinale avvenga sempre sotto consiglio del medico curante o del ginecologo.

Di seguito alcuni approfondimenti sui principali cambiamenti del corpo della donna nel corso del primo trimestre.

Le variazioni ormonali e il loro impatto sul corpo della donna

Durante il primo trimestre di gravidanza, si assiste a un incremento dei livelli circolanti di alcuni ormoni che sono necessari per sostenere la gestazione. Si assiste per esempio a un aumento dei livelli di gonadotropina corionica umana (hCG, un ormone che la placenta produce per garantire un ambiente idoneo allo sviluppo dell’embrione) e dei valori di estrogeni, progesterone e relaxina. Gli estrogeni e l’hCG sono gli ormoni principalmente responsabili della comparsa di nausea e vomito. Il progesterone inoltre ha un effetto rilassante sulla muscolatura liscia, anche su quella gastrica, e una delle conseguenze è il rallentamento del transito intestinale. È un meccanismo che favorisce l’assorbimento di nutrienti, ma è anche quello principalmente responsabile della comparsa di stitichezza nelle gestanti (o del peggioramento di tale condizione nelle donne che ne soffrivano anche in precedenza).

Fra le conseguenze delle variazioni vi è anche la comparsa di macchie cutanee (cloasma gravidico); le zone più colpite sono il viso, il petto e le mani.

Verso la quarta settimana, l’aumentato livello di hCG è associato anche a un aumento della frequenza delle minzioni; la necessità di recarsi in bagno più spesso si attenua nel secondo trimestre, per poi aumentare di nuovo nel corso del terzo.

Alle variazioni ormonali e ai cambiamenti che esse comportano sono legate altre manifestazioni spesso riferite dalle donne in gravidanza nel primo trimestre come per esempio il mal di testa, il rilevante aumento della salivazione (scialorrea), l’ipersensibilità del seno, l’inscurimento dell’areola dei capezzoli, il lieve aumento della temperatura basale ecc.

Altre variazioni riguardano le modifiche del peso corporeo; se in alcune donne si registra un lieve aumento di peso, in altre si può avere al contrario un calo ponderale; generalmente il dimagrimento è legato all’inappetenza provocata dalla nausea gravidica.

Stitichezza nel primo trimestre di gravidanza: cause e rimedi

Come accennato, la stitichezza è una delle manifestazioni più comuni nel primo trimestre di gravidanza. Questa problematica è per lo più dovuta all’effetto rilassante che il progesterone ha sulla muscolatura liscia intestinale che rallenta il transito delle feci.

La condizione di stitichezza può essere aggravata anche dall’impiego di integratori di ferro (la stipsi è uno dei loro effetti collaterali); essi infatti sono spesso prescritti alle donne in stato interessante per contrastare l’anemia gravidica, un disturbo che interessa circa un quarto delle gestanti.

La stitichezza è una condizione piuttosto fastidiosa, ma deve essere gestita con attenzione considerando che l’impiego di alcuni prodotti può essere non indicato. Una possibilità è il ricorso ai lassativi a base di macrogol, un principio attivo che, come specificato sul portale dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) “può essere usato durante la gravidanza, se necessario”. Gli studi effettuati, infatti, non mostrano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrio-fetale, parto o sviluppo post-natale. Comunque sia, è sempre necessario consultare il proprio medico curante o lo specialista ginecologo prima di assumere una qualsiasi specialità medicinale.

Oltre all’eventuale uso di lassativi, è sicuramente utile idratarsi adeguatamente e consumare una corretta quantità di fibre alimentari (circa 30 g al giorno). Se non vi sono controindicazioni, può essere d’aiuto anche una moderata e regolare attività fisica. Tutti questi accorgimenti possono contribuire a migliorare la funzione intestinale.

I cambiamenti emotivi

Nel corso del primo trimestre di gravidanza non sono infrequenti anche cambiamenti dal punto di vista emotivo. È noto che le variazioni ormonali possono influenzare l’umore e non sono poi così infrequenti gli episodi di nervosismo, irritabilità e ansia. Si tratta di reazioni che rientrano nella normalità considerando la condizione che li determina, ma per alcune donne possono essere particolarmente accentuate e quindi notevole fonte di stress. Il consiglio che si può dare a questo proposito è quello di affrontare il problema con il proprio medico curante, che potrà sicuramente aiutare a gestire questo particolare aspetto.

Un suggerimento finale

Il primo trimestre di gravidanza è un periodo di cambiamenti più o meno importanti per il corpo della donna, caratterizzato dalla presenza di vari sintomi e segni, comunque fisiologici e transitori. Alcuni di essi, come per esempio l’anemia gravidica, la nausea o la stitichezza, possono richiedere interventi ad hoc per migliorare la qualità della vita della gestante. Per esempio, l’uso di rimedi sicuri, come per esempio gli integratori di zenzero per la nausea, i lassativi a base di macrogol per la stitichezza e gli integratori di ferro per l’anemia gravidica sideropenica, può risultare efficace per gestire per queste problematiche non pericolose, ma sicuramente fastidiose.

Ovviamente, l’assunzione di un qualsiasi rimedio deve essere avallata dal proprio medico di base.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia