DERMOPIGMENTAZIONE VS MICROBLADING

Tra le tendenze in campo estetico negli ultimi anni, una in particolare è molto gettonata, ossia la valorizzazione delle sopracciglia.

Dopo le “spinzettate” degli anni 90 dove la moda imponeva delle sopracciglia molto sottili, ci siamo ritrovate a fare i conti con delle forme che difficilmente torneranno belle piene. Ma non solo danni estetici, anche piccole imperfezioni naturali che interessano anche occhi e bocca.

La Dermopigmentazione e il Microblading rappresentano una valida alternativa al make up, che pur essendo molto valido per risolvere questi particolari estetici, spesso ci porta via molto tempo e richiede quel tocco di precisione che solo un professionista riesce ad avere.

Attenzione però’, anche in questo caso, la scelta della tecnica e del professionista potrebbero non migliorare la situazione e  addirittura peggiorarla con danni che potrebbero non risolversi in maniera facile.

Rosanna Scarbolo titolare del centro Idet di Roma ed esperta di Dermopigmentazione ci spiega la differenza e i vantaggi di una tecnica rispetto all’altra.

“La dermopigmentazione, meglio conosciuta come trucco permanente o microblading, altro non è che un tatuaggio. Infatti il termine “permanente”, sta ad indicare il permanere nel derma una volta impiantato il pigmento. La differenza tra la dermopigmentazione e il tatuaggio è data dal tipo di macchinario e dal tipo di pigmenti utilizzati.

I pigmenti del tatuaggio, una volta impiantati nel derma, permangono a vita in quanto sono rivestiti da resine acriliche, mentre i pigmenti utilizzati per il trucco permanente, hanno la caratteristica di essere riassorbiti per fagocitosi.

Il periodo di riassorbimento del pigmento varia da persona a persona in base alle caratteristiche della propria pelle e variabili personali. 

Considerando che la fisionomia del viso nell’arco degli anni è soggetta a cambiamenti, i pigmenti della dermopigmentazione, permettono nell’arco del tempo di riadattare la giusta forma e colore personalizzando così il progetto.

TECNICHE DI DERMOPIGMENTAZIONE

1. MECCANICA:

nella quale si usa il dermografo alimentato elettricamente, è una macchinetta simile a quella del tatuatore dove l’escursione dell’ago, avanti e indietro, pigmenta dei micropuntini molto ravvicinati creando visivamente una linea che simula il pelo.

2. MANUALE:

Comunemente conosciuta come “microblading“, (micro lama) altro non è che uno strumento alla cui estremità si inserisce una lama dove sono montati degli aghi e per trascinamento sulla pelle si crea una linea che simula ‘il pelo”.

Non tutte le pelli sono adatte a ricevere questo tipo di trattamento. A differenza di quella meccanica, nel 90%dei casi, si eseguono principalmente sopracciglia, mentre con la dermopigmentazione elettrica si seguono trattamenti alle sopracciglia, labbra, occhi, paramedicale tricopigmentazione e molto altro.

Con entrambi le tecniche si usano vari tipi di aghi che variano in base al tipo di lavoro da creare, un po’ come i pennelli per il truccatore.

Il segreto per ambedue le tecniche sta nella professionalità dell’operatore e nel talento di saper utilizzare le proprie mani nell’eseguire il lavoro.

Sara Leoni

Articolo scritto da Redazione PinkItalia