Come combattere ansia e depressione?

Olio di CBD per la depressione e l’ansia: opinioni, effetti, benefici e fatti

Depressione, affanno e attacchi di panico sono i mali della nostra epoca: sempre più persone ne soffrono e si rivolgono per cercare di contrastarli al proprio dottore il quale, nella maggior parte dei casi, non si tira indietro nel prescrivere medicinali che potrebbero essere tranquillamente sostituiti con metodi meno ‘artificiali’.

Premettendo che esso non può in nessun modo essere considerato una metodica di guarigione vera e propria, l’olio di CBD si è dimostrato comunque un valente supporto per alleviare la sofferenza che queste patologie psicogenetiche portano con sé.

L’appannaggio maggiore è senza alcun dilemma quella di essere naturale e praticamente privo di controindicazioni.

Cos’è l’ansia 

L’ansia è una condizione di panico diffusa che non ci permette di portare a termine le comuni gesta  quotidiane, nemmeno le più insignificanti, e l’elemento scatenante è nella maggior parte dei casi lo stress.

Nel momento in cui la tensione si trova a livelli tenuti sotto vigilanza e sorveglianza, non fa per niente male ed è al contrario buona, poiché ci sprona a rendere il massimo quando si tratta di concludere i progetti che abbiamo in mente. Il problema si manifesta quando il nervosismo va oltre una determinata soglia, divenendo cattivo e indomabile. Percependoci oppressi dalle attività che dobbiamo compiere, non ci riteniamo capaci di affrontare le infinite sfide che ci troviamo di fronte e la nostra reazione è quella di scappare dai problemi, ignorandoli, negandoli od eliminarli perché considerati come gravosi. E’ in questo esatto istante che entra in gioco l’angoscia, condizione imperitura e quasi invisibile di preoccupazione, dai tratti non così chiari. Lo possiamo vedere come un sentore sgradevole e distruttivo, e tenteremmo in tutti i modi di ricacciarlo.

Opinioni sull’uso del CBD per l’ansia 

Si ritiene che l’assunzione di olio di CBD per l’ansia, secondo le opinioni, possa aiutarci ad opporsi a questi stati d’animo, ad allentare le tensioni, ad affrontare le nostre emozioni, e a riprendere in mano la nostra vita. Da un po’ gli scienziati stanno misurando i risvolti positivi che il cannabidiolo ha per rimediare ad angoscia e depressione, e ciò che ne risulta è promettente: l’olio di CBD, è davvero utile, se assunto nella dose raccomandata, per combattere patologie legate alla psiche.

L’impiego di olio di CBD in queste situazioni è risultato incredibilmente adeguato, e quasi mai nocivo. Facilita la distensione mentale e, a parere di alcuni, è efficace contro sindromi più severe, quali disturbo post traumatico da stress e disturbo ossessivo-compulsivo.

Come agisce l’olio di CBD contro l’ansia 

La modalità di funzionamento del CBD per l’ansia è davvero semplice: infatti, la sostanza è capace di suscitare collegamenti neurali dentro alla massa cerebrale, e riesce così ad allentare l’irrequietezza.  Fino a questo momento, le esplorazioni sono state eseguite soprattutto su animali, e per questo dobbiamo porre attenzione a non soppesare il CBD come un unguento miracoloso; tuttavia, lo studio appare incoraggiante e sembra evidenziare che il cannabidiolo sia un attore realmente efficiente nel combattere le infermità citate fino ad ora ed anche, per esempio, contro l’ansia da prestazione.

CBD: depressione e dosaggi 

La depressione è una infermità la cui causa risiede, in breve, in un abbassamento dei valori di serotonina: il CBD sembra capace di accrescere la quantità di questo ormone nel nostro sistema, fungendo in tutto e per tutto come le medicine SSRI impiegate normalmente per curare la malattia depressiva. La posologia indicata per l’olio di CBD in opposizione all’affanno non esiste, dal momento che dipende da vari fattori: si comincia normalmente con la misura minima raccomandata per alleggerire questi disturbi, e successivamente si accresce gradualmente, esaminando gli esiti di volta in volta.

Varie forme per assumere il CBD contro l’ansia 

Al di là delle gocce di CBD per rendere più leggere tensione e paura, un altro metodo di somministrazione è l’aspirazione. Molteplici analisi hanno esaminato la validità del cannabidiolo attraverso questa modalità e se ne sono estratti  risultati molto ottimistici: se si prende l’elemento in quantità elevate, ossia in una concentrazione superiore al 9%, e invece il THC in bassa presenza, vale a dire in una misura minima, è stato dimostrato un notevole abbassamento di sentimenti di nervosismo e di timore e, al contrario, un incremento  di benestare e tranquillità. Ciò serve anche a negare la credenza che vorrebbe attribuire gli effetti positivi al THC.

Infine, la ricerca sostiene che i farmaci antidepressivi possono essere impiegati efficacemente solo nel breve periodo, mentre al contrario l’erba avrebbe un funzionamento a lungo andare, anche dopo la sospensione del suo consumo. Ovvio, prima di usare il CBD è opportuno consultare un medico.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia