Come riesce la melatonina a favorire il sonno?

Molto spesso nel corso della storia l’immagine del corpo umano è stata associata a quella di una macchina. Il suo funzionamento è preciso, ordinato e ciclico ed è garantito dal lavoro di organi, tessuti, cellule e molecole in perfetta relazione tra di loro. Il paragone è ancora più convincente se si pensa che macchina e corpo richiedono entrambi energia per essere attivi. L’essere umano ricava parte di questa energia dal sonno. 

Ci sono diversi studi che dimostrano quanto il riposo garantisca un corretto andamento di molte funzioni del corpo, tra cui quella immunitaria. Inoltre, ritmi di sonno regolari, lunghi e indisturbati favoriscono il processo di riparazione e rigenerazione delle cellule. Fa parte della natura umana dormire. La vita degli esseri umani è regolata da ritmi circadiani che innescano le fasi del sonno e della veglia. Questa alternanza è anche favorita dal quotidiano passaggio dalla luce al buio e viceversa. 

Possono verificarsi delle condizioni che causano un’alterazione di questi ritmi naturali e provocano disturbi del sonno. Lo stress, l’abuso di alcol, l’esposizione prolungata alla luce degli schermi può provocare uno stato di allerta perenne che sollecita gli ormoni della veglia e inibisce quelli utili al sonno. Alla luce di quanto scritto prima, non è difficile immaginare le conseguenze che un sonno irregolare e di pessima qualità possa avere sull’equilibrio psico-fisico della persona. 

La melatonina come risposta alla mancanza di sonno

Per cercare di contrastare la perdita del sonno dovuta allo stress o all’età, la melatonina può aiutare. Questa molecola, prodotta naturalmente dalla ghiandola Pineale, agisce nel corso del sonno per predisporre il fisico al riposo. Essa è particolarmente presente in un momento preciso del ciclo del sonno, che prende il nome di “picco notturno”. A queste ore corrisponde la fase di addormentamento più profonda in cui avviene il vero recupero fisico. 

La secrezione di melatonina durante il picco notturno diminuisce con il passare degli anni. Se è massima durante l’infanzia e l’adolescenza, superati i cinquant’anni diventa sempre meno intensa. In questo caso, si potrebbe ricorrere all’assunzione esogena di melatonina tramite apposite compresse. 

I prodotti Pierpaoli – di cui si può trovare una descrizione dettagliata sul sito pierpaoli.ch – sono stati studiati per compensare le carenze dell’organismo e migliorare così la salute delle persone.

Perché la melatonina aiuta il sonno

La melatonina suggerisce al corpo di abbandonarsi al riposo. Se viene assunta dall’esterno, aiuta l’organismo a prendere sonno anche lì dove il soggetto non vi riesca a causa del forte stress a cui è sottoposto o di stili di vita non del tutto sani. Grazie alla melatonina, la ciclicità fisiologica dei ritmi biologici può essere mantenuta regolare senza che essi siano ulteriormente compromessi. 

Gli studi del dottor Pierpaoli hanno dimostrato che l’assunzione di melatonina ha effetti benefici sulla ghiandola Pineale che si mantiene “giovane” nel tempo e continua a svolgere la sua azione benefica sull’organismo più a lungo

È utile, quindi, non trascurare la qualità del proprio ciclo di sonno. Equivarrebbe a trascurare il benessere del proprio organismo. 

Articolo scritto da Redazione PinkItalia