Presbiopia: uno scenario inesorabile. Ecco come prendersene cura

Dopo i 40 anni sono numerose le persone che lamentano un particolare tipo di disturbo della vista, la presbiopia, condizione causata dal progressivo irrigidimento del nostro cristallino, la lente interna all’occhio che ci permette di visualizzare le immagini in modo nitido. Le conseguenze sono di per sé piuttosto fastidiose: per alcuni soggetti la lettura diventa un tormento, si fatica a leggere chiaramente le lettere di un libro, i caratteri scritti in piccolo in un giornale, si possono vivere emicranie e mal di testa anche piuttosto forti (per non parlare della nausea) rimanendo troppo a lungo a fissare lo schermo di uno smartphone per scrivere o leggere un banale messaggio.

Purtroppo, si tratta di un difetto della vista difficilmente evitabile: tutti, prima o poi, ci dovremo avere a che fare, proprio in considerazione del fatto che si tratta di un naturale processo di invecchiamento dell’occhio. Questo non significa, evidentemente, che non ci siano soluzioni a riguardo. Tutt’altro! Vediamo dunque quali possono essere le vie d’uscita che ci permetteranno di godere del piacere della lettura anche quando saremo più avanti con l’età.

Come funzionano gli occhiali da lettura

Prima di proporre alcune soluzioni, è necessario capire meglio come funzionano gli occhiali da lettura e quali sono i loro indubbi benefici.

Gli occhiali da lettura, comunemente conosciuti come occhiali da vista da vicino, vantano lenti con una potenza ottica positiva, che aiuta a compensare la perdita di potere di accomodazione del cristallino. Indossandoli, dunque, l’utente può ripristinare la chiara visione dei dettagli a distanza ravvicinata.

Essi presentano dunque diversi vantaggi: prima di tutto, offrono una visione nitida da vicino consentendo alle persone di leggere testi e vedere dettagli senza sforzo; in secondo luogo sono molto comodi, perché indossandoli sparisce la necessità di tenere gli oggetti lontani per poterli vedere chiaramente, riducendo così l’affaticamento visivo; inoltre, sono un oggetto molto versatile e alla moda, essendo infatti disponibili in diverse montature e stili che permettono alle persone di trovare l’opzione che si adatta al loro gusto personale e al loro stile di vita. In aggiunta, ci aiutano a ridurre l’affaticamento visivo: tanto più continuiamo a leggere senza riuscire a distinguere bene le lettere, tanto più saremo colpiti da mal di testa, cefalee, nausee e fastidi vari. Non dimentichiamo inoltre che si tratta di una soluzione molto economica: rispetto ad altre opzioni di correzione della vista gli occhiali da lettura sono generalmente più economici e dunque utilizzabili anche da chi ha un budget limitato. Infine, ci garantiscono una miglior qualità della vita, consentendoci di continuare a svolgere le nostre attività quotidiane e passatempi preferiti senza interruzioni significative dovute alla presbiopia.

Gli occhiali da lettura: i migliori modelli in circolazione

Sono numerosi, sia nei negozi fisici sia online, i modelli di occhiali da lettura premontati che ci possono aiutare a leggere senza stress nel caso di presbiopia. Basti pensare per esempio ai prodotti di Gian Marco Venturi, eleganti e con montatura in leggerissimo materiale organico iniettato, oppure ancora ai modelli di El Charro, caratterizzati rispetto alla concorrenza da un’ampia varietà cromatica adatta anche ai gusti di chi vuole osare un po’ di più con il proprio look.

Qualunque sia la scelta finale, è importante ricordare che bisognerà capire prima di tutto se si vorrà acquistare un prodotto premontato, dove le lenti sono monofocali e possiedono un solo potere diottrico, o se invece si preferisce chiedere consiglio al proprio oculista di fiducia per sviluppare due lenti distinte in base alle diottrie degli occhi, richiedendo così all’ottico degli occhiali su misura. Non dimentichiamo, inoltre, dell’esistenza di un terzo tipo di occhiali da lettura, un po’ più particolare, rappresentato dagli occhiali office, pensati in maniera specifica per tutti i pazienti che si trovano costretti per motivi di lavoro a rimanere a lungo davanti allo schermo di un computer.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia