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Una malattia mascherata da virtù: l’Ortoressia Nervosa spiegata dalla Dottoressa Valeria Galfano

L’Ortoressia Nervosa viene riconosciuta per la prima volta nel 1997 dal medico statunitense Steven Bratman. Dal punto di vista etimologico, ortoressia deriva dalle parole greche: orthos, che significa corretto, e orexia, che indica l’appetito. Sebbene il termine ortoressia significhi letteralmente “corretto appetito”, per ortoressia nervosa si intende una vera e propria patologia.

I principali sintomi del disturbo alimentare sono legati a un’ossessione patologica verso la scelta del cibo sano. Le persone affette da ortoressia nervosa desiderano seguire un’alimentazione mirata a migliorare il loro stato di salute. Tuttavia, le restrizioni alimentari e le rigide regole autoimposte sortiscono spesso l’effetto contrario.

Quando il pensiero del cibo diviene pervasivo e il momento del pasto occupa la maggior parte dei pensieri nel corso della giornata, ci troviamo di fronte a un vero e proprio disturbo del comportamento alimentare. Contrariamente a quanto potremmo aspettarci, la scienza dice che, per seguire correttamente un programma alimentare, ogni tanto è bene inserire qualche trasgressione. Come sostiene la nutrizionista Valeria Galfano: “Per seguire veramente bene una dieta, ogni tanto la devi seguire male!”

In che modo l’ortoressia nervosa peggiora la vita delle persone? Perché il disturbo alimentare è spesso associato al disturbo dell’immagine corporea? Per conoscere le risposte a questi interessanti quesiti, bisogna leggere le parole della Dottoressa Galfano.

Prima di addentrarci nell’argomento, presentiamo una breve descrizione dell’ospite. Successivamente, con la Dottoressa approfondiremo tutte le caratteristiche dell’ortoressia nervosa. Buona lettura!

Valeria Galfano: una professionista completa

Valeria Galfano si distingue dagli altri specialisti in alimentazione per la sua personalità eclettica. Oggi indossa la veste di dietologo ma Valeria non è solo questo!

Il suo entusiasmo verso le materie scientifiche, mostrato già in tenera età, la conducono a conseguire la laurea in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti. Il suo percorso accademico prosegue con la specializzazione in Scienza dell’Alimentazione.

Il tirocinio svolto presso il reparto di endocrinologia del Policlinico Umberto I di Roma le dà modo di approfondire le tematiche relative alle malattie metaboliche. Ma i suoi ambiti di interesse si estendono anche all’alimentazione sportiva e ai disturbi alimentari.

La Dottoressa Valeria svolge anche attività differenti, quali l’insegnamento, la divulgazione medico-scientifica e lo sport. Nel 2015, Valeria consegue il titolo di campionessa italiana, gareggiando nella categoria bikini del bodybuilding.

Valeria oggi è una professionista completa e affermata. La sua missione è quella di trasmettere, a quante più persone possibili, i principi del corretto stile di vita. Attraverso il suo approccio empatico riesce a guidare i pazienti verso il benessere psicofisico.

Valeria Galfano affronta spesso i temi legati ai disturbi alimentari. In quest’intervista spiega le caratteristiche dell’ortoressia nervosa.

Benvenuta Dottoressa Valeria Galfano. Cos’è l’ortoressia nervosa?

Un caro saluto a tutti i lettori e un ringraziamento per lo spazio che mi avete dedicato. Con il termine ortoressia nervosa si intende un nuovo disturbo alimentare. La caratteristica principale di questa malattia è l’ossessione per il consumo di cibo ritenuto sano.

Il paziente con ortoressia nervosa si auto-impone delle regole dietetiche molto rigide, con l’obiettivo di migliorare il proprio stato di salute. Purtroppo, tali regole, che prevedono spesso l’eliminazione di intere categorie alimentari, causano malnutrizione e isolamento sociale. Volendo effettuare un bilancio complessivo, l’ortoressia nervosa provoca conseguenze dannose per la salute fisica e psicologica dell’individuo che ne è affetto.

Quali sono gli effetti dell’ortoressia nervosa?

Oltre all’aumentato rischio di malnutrizione, i pazienti affetti da ortoressia nervosa manifestano pensieri pervasivi nei confronti di tutto ciò che è legato all’alimentazione. I pensieri sulla scelta degli alimenti, sulla preparazione del pasto, sul momento della spesa, occupano la maggior parte della giornata. In tal modo, si riduce il rendimento scolastico o lavorativo e si compromette la vita sociale e le relazioni interpersonali.

Ci sono categorie maggiormente a rischio di ortoressia nervosa?

Si, alcune persone mostrano un rischio aumentato di sviluppare un disturbo alimentare. Ad esempio, gli atleti rappresentano una categoria particolarmente a rischio. Se consideriamo il fatto che l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per la performance sportiva, possiamo comprendere il motivo per cui gli atleti esercitano un forte controllo sulla loro dieta. Purtroppo, molto spesso, non consultano un nutrizionista sportivo.

Un’altra categoria a rischio è composta dai professionisti della nutrizione umana, come i medici specialisti in Scienza dell’Alimentazione, i biologi nutrizionisti e i dietisti.

Che rapporto esiste tra ortoressia nervosa e immagine corporea?

Contrariamente a quanto accade per gli altri disturbi alimentari, chi soffre di ortoressia nervosa non ambisce alla perdita di peso. Tuttavia, l’attuale letteratura scientifica riporta la presenza di insoddisfazione riguardo l’aspetto del proprio corpo. Le ricerche più recenti dimostrano che l’ortoressia nervosa coinvolge sia i comportamenti legati ai disturbi alimentari, sia le preoccupazioni cognitive sulla forma e sul peso corporeo.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia