Umberto Eco contro Internet: “I social media fanno parlare pure gli imbecilli”

Dalla fine degli anni ’50, Eco inizia a interessarsi all’influenza dei mass media nella cultura di massa, su cui pubblica articoli in diversi giornali e riviste. Particolarmente noto tra il grande pubblico il breve articolo del 1961 Fenomenologia di Mike Bongiorno  ed Apocalittici e integrati, un libro di analisi delle comunicazioni di massa.
Il suo primo romanzo, Il nome della rosa, riscontrò inoltre un grande successo sia presso la critica che presso il pubblico, tanto da divenire un best-seller internazionale.
 Le dichiarazioni bomba sono state rilasciate nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale a Torino, dove aveva ricevuto dal rettore Gianmaria Ajani la laurea honoris causa in ‘Comunicazione e Cultura dei media’.

Articolo scritto da luciapioppi