Revenge porn e codice rosso: donne che tutelano le donne

Revenge porn e codice rosso: donne che tutelano le donnerevenge porn

 

Applausi alle  donne parlamentari che sono riuscite a unire la politica nonostante i laceranti contrasti e le divisioni dei rispettivi partiti. Per una volta il Parlamento da esempio di compattezza e il revenge porn si appresta a diventare legge.

Rapida e confusa come si era diffusa la sindrome del revenge porn, che aveva investito la Camera dei Deputati, si è, infatti, eclissata per lasciare il posto a dichiarazioni d’intenti univoche.

Dal Premier Conte e al leader dei 5 Stelle Di Maio, agli esponenti del Partito Democratico a Forza Italia che a Montecitorio di erano accapigliati su fronti opposti con i grillini, tutti  ora danno il via libera all’approvazione del revenge porn già martedì e auspicano un’ampia condivisione perché l’uso sul web per pura vendetta di immagini e video contro donne e adolescenti è una cosa gravissima e non tollerabile.

“E’ stato triste vedere ieri un’aula divisa, esponenti politici  più attenti a rincorrere la propria visibilità che al contenuto” – ha denunciato in una intervista  al Mattino Maria Teresa Giglio, la mamma di Tiziana Cantone, vittima di revenge porn un caso di vendetta sessuale culminata col suicidio della ragazza.

Ieri, infatti, alla Camera durante la discussione del disegno di legge sul Codice rosso. Lega e M5s hanno bocciato i due emendamenti delle opposizioni (Leu e Forza Italia) che inserivano il reato di Revenge porn, con la motivazione che sul tema si intende fare una legge ad hoc. Così, mentre si susseguivano gli interventi a raffica dei deputati di Forza Italia in segno di protesta, la deputata azzurra Stefania Prestigiacomo si è diretta verso i banchi della presidenza. Dietro a lei hanno iniziato a correre, tra le altre, le azzurre Giusi Bartolozzi, Benedetta Fiorini e Michaela Biancofiore. E a seguire le deputate dell’opposizione hanno deciso di occupare i banchi in segno di protesta. I lavori dell’Aula sono stati sospesi.

“Tutte le forze politiche – Forza Italia, Fratelli D’Italia, gruppo misto, LEU e Partito democratico – si sono espresse favorevolmente tranne Lega e 5 stelle”, ha scritto la deputata di Leu Laura Boldrini su Twitter. “Sono mancati solo 14 voti e abbiamo perso due grandi occasioni. Quella di dare ascolto alle 100mila persone che hanno firmato la petizione lanciata da Insieme In Rete, I Sentinelli e Bossy. Ma soprattutto abbiamo perso l’occasione di proteggere i nostri giovani da questo odioso fenomeno che colpisce soprattutto le donne. Peccato, su questo tema il Parlamento avrebbe dovuto dare un segnale di unità e responsabilità”.

Oggi il vicepremier Di Maio ha dichiarato: “A noi non importa avere la paternità di questo provvedimento, importa però, questo sì, regolamentare una materia seguendo gli opportuni criteri. Si puo’ anche approvare un emendamento, –  aggiunge Di Maio – anzi facciamolo nel frattempo  approviamo il prima possibile il disegno di Legge. Il Parlamento ha il dovere di prendere piena consapevolezza su questa materia, che è delicatissima e coinvolge, e ha coinvolto in passato, tantissime donne e non solo”. Il percorso è chiaro – conclude – ascolteremo in audizione esperti, parti coinvolte e associazioni. Miglioreremo così il testo e lo porteremo in approvazione in tempi rapidi”.

E la deputata dem Alessia Morani: “Grazie alla nostra battaglia parlamentare siamo riusciti a far cambiare idea alla maggioranza sull’introduzione del reato che punisce il revenge porn. Una vittoria delle opposizioni utile al Paese!”.

“Fortunatamente –  replica a distanza a Di Maio la vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, Mara Carfagna – grazie alla nostra protesta e a quella di tutte le opposizioni, la votazione è stata rinviata ed è stata scongiurata la bocciatura di questo emendamento fondamentale per la tutela dei diritti delle donne. Tanto che ora non solo i 5 Stelle ma anche  il premier Giuseppe Conte ha detto che è una battaglia di civiltà su cui bisogna essere tutti uniti.”

Articolo scritto da Redazione PinkItalia