Revenge porn, proposta di legge per punizioni più dure

Revenge porn, proposta di legge per punizioni più dureRevenge porn, proposta di legge per punizioni più dure

Il revenge porn è la diffusione online di immagini a evidente sfondo sessuale senza il consenso del protagonista. Un reato che getta le vittime in una situazione di estremo malessere da farle arrivare fino al suicidio.

Attualmente nel nostro ordinamento non è un reato previsto, anche perché si è diffuso sempre di più negli anni grazie alle nuove tecnologie che trasformano il proprio smartphone in videocamera e fotocamera.

Una proposta di legge che colma una lacuna legislativa attraverso l’introduzione di un reato autonomo, che punisca la condotta del revenge porn è stata depositata dalla senatrice Elvira Evangelista del M5S.

Una proposta di legge che prevede una stretta sul fenomeno del revenge porn, attraverso un aumento delle pene e attività di prevenzione nelle scuole.Revenge porn, proposta di legge per punizioni più dure

A battersi perché venga approvata al più presto la legge è anche la mamma di Tiziana Cantone, la ragazza napoletana che si suicidò dopo la diffusione di immagini che la riguardavano. «Finalmente vedo uno spiraglio di luce in questo labirinto. Non si può sposare l’idea che il web sia un luogo franco da regole. Quello che è reato nella vita reale deve esserlo anche in quella virtuale». Così Maria Teresa Giglio, mamma di Tiziana Cantone. «Mia figlia ha avuto la sfortuna di imbattersi in un uomo ignobile, che ha ritenuto divertente giocare con la dignità di una ragazza per bene. Per Tiziana non è stato un gioco, Tiziana per questo gioco è morta», ha detto, definendo il fenomeno del revenge porn «una vera e propria piaga sociale».

 

Articolo scritto da ginevratrucchi