Gianluca Comin: l’Italia è matura per una donna al potere

gianluca-comin_2
Gianluca Comin

Parlare di Gianluca Comin significa parlare di un professionista della comunicazione italiana. Attento, concreto, appassionato: non c’è modo migliore per definire un uomo che ha vissuto finora almeno tre vite. Giornalista prima, ufficio stampa/comunicatore dopo e imprenditore ora, la vita di Gianluca Comin è, ancora adesso, in continua evoluzione.

Ciò che muove le persone è la passione. Io ho vissuto il mio lavoro con passione” afferma  Comin.

E questa energia, questa voglia di fare e di divertirsi allo stesso tempo riesce a trasmetterla mentre parliamo con lui nel suo studio romano, cercando di scoprire un po’ di più sull’uomo che c’è dietro il professionista.

Nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione”. Questa citazione di Friedrich Hegel sembra scritta apposta per lui che di cose grandi ne ha davvero fatte.

Gianluca Comin si racconta a PinkItalia

Gianluca Comin si racconta a PinkItalia.

Gianluca Comin è senza dubbio una persona stimolante e brillante. A lui abbiamo rivolto alcune domande e scoperto che…

———————

 

Cosa è la bellezza?

La bellezza è la capacità di incuriosire le persone, di non annoiare.

La bellezza è interiore o esteriore?

Mi sembra una domanda molto marzulliana. La bellezza è entrambe.

Qual è l’accessorio che ti caratterizza?

Direi i gemelli al polsino della camicia e le bretelle;

La prima cosa che osservi in una persona?

Non c’è una cosa che noto in particolare. Forse il portamento ti direi;

Come è il tuo armadio?

Molto incasinato. Compro e non butto mai nulla;  

Dove ti senti a casa?

A Roma, nel mio studio e in tutto il centro storico;

Cosa fumi?

Il sigaro, non ho mai fumato una sigaretta;

Trovi il tempo per la famiglia?

Il tempo per la famiglia lo ritaglio. Sono sposato e ho 3 figli (due di 20 anni e una di 13 anni) e li ho sempre accompagnati a scuola la mattina;

Ti prendi cura di te?

Non è la mia priorità;

Ascolti musica?

Si, sono appassionato di musica classica e contemporanea. La ascolto da solo;

Il tuo piatto preferito?

Gli ossibuchi che cucina mia madre;

Come vedi una donna al potere?

La vedo molto bene. Quando una donna raggiunge il successo, lo raggiunge con più fatica rispetto ad un uomo. La donna possiede una capacità di analisi che l’uomo non ha. La più grande vittoria per una donna sarebbe diventare Primo Ministro e il nostro paese è maturo per questo, è pronto;

A giugno ci saranno le elezioni amministrative. Se a Roma vincesse una donna?

Magari a Roma ci fosse un candidato donna, una donna che allarga ad un consenso maggiore! Perché no?

 

Il tempo dell’intervista è volato e lasciamo lo studio con in testa un’ultima domanda a cui solo il tempo potrà risponderci: Cosa altro ci riserverà in futuro Gianluca Comin?

Gianluca Comin si racconta a PinkItalia

CHI E’ GIANLUCA COMIN

Nato a Udine e cresciuto a Venezia, si appassiona sin da giovanissimo al giornalismo, spinto in questa scelta anche dal padre che ne aveva intuito le potenzialità in questo settore. Una volta a Roma, inizia a collaborare con il quotidiano “Il Gazzettino”.

Assunto negli anni ottanta, diventa redattore economico e parlamentare. Dopo 10 anni nella sede di Roma, ecco cominciare  la sua seconda vita: si innamora del mondo della comunicazione  in cui si getta a capofitto sempre con quella passione che lo caratterizza da sempre.

Incredibile il suo curriculum: portavoce e capo ufficio stampa del ministro dei Lavori Pubblici Paolo Costa nel primo governo Prodi tra il 1997 e 1998, si è occupato in seguito di comunicazione in Montedison con Enrico Bondi e poi in Telecom Italia con Marco Tronchetti Provera. Entrato in Enel nel 2002, vi rimarrà per ben 12 anni lavorando come Direttore della Comunicazione e delle Relazioni Esterne prima con Paolo Scaroni e poi con Fulvio Conti.

Dal 2007 al 2011 diventa Presidente Ferpi (Federazione Italiana Relazioni Pubbliche) ricoprendo poi numerosi incarichi nell’ambito pubblico per il MIBAC, il MEF, il Comitato per l’Informazione del Giubileo del 2000 e la Biennale di Venezia di cui è consigliere d’amministrazione designato da Franceschin, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, fino al 2019. Nel 2014, con il cambio al vertice Enel, intuendo che non ci sarebbero state prospettive di crescita all’interno dell’azienda, Gianluca Comin si pone una domanda: “Cosa devo fare perché il mio lavoro sia oltreché passione, determinazione ed impegno costante anche divertimento?”. La risposta è pressoché immediata.

Inizia così la sua terza vita.

Apre una “boutique di consulenza”, la Comin & Partners, al cui interno opera un team costituito da professionisti con una lunga esperienza in Italia e all’estero nella comunicazione, nella consulenza strategica e nei public affairs: Elena Di Giovanni (Communication Strategist), Riccardo Acquaviva (Media Relations Manager), Gianluca Giansante (Digital Communication Strategist) e Francesco Russo (Public and Regulatory affairs).

Articolo scritto da soniarondini