Le false credenze riguardo al sesso

 

Don’t put that in there è un libro pubblicato negli USA dove vengono riprese moltissime false credenze riguardo al sesso. Il titolo infatti, tradotto in italiano “Non infilarlo lì”, evoca efficacemente il tema trattato.

In questo libro gli autori, Aaron Carroll e Rachel Vreeman, basandosi su centinaia di studi scientifici accreditati hanno smentito numerosi falsi miti sul sesso che rappresentavano “certezze” per la gente comune.
E’ interessante riprenderne alcuni riferiti sia agli uomini che alle donne per capire se anche noi siamo stati in qualche modo influenzati da quelle che sono false credenze.

 

Ecco alcuni esempi riferiti a Lui:

l’uso del profilattico non serve per ritardare l’eiaculazione. Quest’ultima ha come fattore determinante l’età per cui più si è giovani e maggiore è la resistenza. Mano a mano che un uomo cresce, dunque, si riduce la capacità di ritardare l’eiaculazione nonostante l’uso del preservativo.
la lunghezza del pene non è correlabile a nessuna altra parte del corpo maschile. E’ impossibile, quindi, per le donne intuire i “centimetri” considerando la lunghezza di altre parti del corpo.
Gli uomini non preferiscono le bionde. Questo falso mito dipendeva, a sua volta, dalla credenza per cui le bionde avevano un maggior appetito sessuale (falsa anche quella!); di conseguenza l’uomo era portato a scegliere una partner capace di assicurargli incontri eccitanti. Le ricerche hanno fatto emergere l’invalidità di tale convinzione.

 

Esempi riferiti a Lei:

– molte donne credono che l’attività sessuale possa essere in qualche modo equiparata all’esercizio fisico. Non è così. Un rapporto sessuale continuativo di mezz’ora aiuta a bruciare circa 100 calorie, ma non tutti i rapporti sessuali hanno queste caratteristiche.
Le donne sono più fedeli degli uomini. Questa credenza è vera solo se ci si riferisce all’atto della penetrazione; se, invece, si considerano altre condotte sessuali allora non emerge alcuna differenza tra gli uomini e le donne.
– Si crede, infine, che solo gli uomini abbiano orgasmi notturni durante il sonno. Alcuni studi, invece, sembrerebbero confermare che ciò accade anche alle donne e anche abbastanza frequentemente: nel 40% dei casi!

Questo breve quadro può farci riflettere tutti su quanto troppo spesso diamo per scontato un’opinione che non ha alcuna validità scientifica e su come, poi, questa diventa capace di condizionare i nostri comportamenti.
Potremmo imparare a fidarci meno delle credenze comuni e di più della nostra personale esperienza per essere più liberi dai pregiudizi.

Dott.ssa Antonella D’Oriano
Psicologa, psicoterapeuta

Articolo scritto da Antonella Doriano