Sessualità: gli svizzeri, il popolo più soddisfatto al mondo

Incredibile, ma vero!
Uno studio realizzato da Alternet ha voluto indagare quale fosse il popolo che si riteneva più soddisfatto sessualmente. I risultati della ricerca hanno fatto emergere, non senza sorpresa, gli svizzeri come i più appagati sotto le lenzuola. Proprio loro, conosciuti per la precisione (oltre che per la cioccolata!) si sono aggiudicati anche questo primato.

Il 21 per cento degli svizzeri, infatti, rivela di avere una vita sessuale estremamente gratificante, ma non solo: il 32 per cento di essi confessa di aver avuto rapporti sessuali in un luogo pubblico.
Questo record si unisce ad un altro rappresentato dal basso tasso di natalità. Infatti, accanto ad una sessualità intensa si accompagna un livello di procreazione tra i più bassi al mondo.
Sembra, quindi, che questo popolo, preciso ed ordinato, viva la sessualità in un modo assolutamente svincolato dalla procreazione. E non è tutto.

A completare il quadro della sessualità all’interno della cultura elvetica si aggiungono altri aspetti estremamente significativi a livello sociale. Innanzitutto, la legalizzazione della prostituzione dove l’attività di meretricio è consentita in strutture autorizzate. Ciò consente di ridurre gli aspetti di clandestinità legati la sesso.

In secondo luogo, un programma completo di educazione sessuale istituito sin dai primi anni di formazione scolastica permette una maggiore apertura e sensibilizzazione dei più giovani riguardo alle tematiche della sessualità e dei rischi ad essa connessi.
Ma ritorniamo al nostro studio sulla gratificazione sessuale.

Gli italiani, a che posto sono?
Gli uomini nostrani si sono aggiudicati il terzo posto superati dagli spagnoli che si sono assicurati la seconda posizione. Nonostante questa classifica, c’è da dire che ancora oggi nell’immaginario comune gli italiani sono considerati gli amanti per eccellenza.
Tanti elementi intervengono perché le persone vivano una vita sessualmente intensa e lo stress, certamente, non aiuta. Le difficoltà economiche, ambientali e uno stato di precarietà generalizzato e protratto incidono sulla qualità della vita delle persone.

Può accadere, quindi, che i pesi che gravano sulle nostre spalle possano riversarsi su quelle aree che dovrebbero essere di esclusivo piacere. E’ un po’ come dire che devono esistere delle condizioni “giuste” affinchè si possa godere appieno dei piaceri della vita. Potrebbe essere questa una possibile spiegazione della perdita della supremazia del maschio latino?

Chissà… speriamo che negli anni non resti solo il mito!

Dott.ssa Antonella D’Oriano
Psicologa, psicoterapeuta

Articolo scritto da Antonella Doriano