Sesso: il piacere a portata di click

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Invenzioni recenti nel campo della sessualità stanno aprendo nuovi orizzonti al piacere sessuale.

Si tratta, in particolare, di un condom dotato di impulsi elettrici in grado di garantire il piacere oltre che la sicurezza di un rapporto sessuale protetto.

La spinta a dar vita a nuove idee rispetto alla contraccezione maschile dipende da un’abitudine abbastanza diffusa tra gli uomini a rifiutare l’uso del preservativo.

Ciò accade perché la presenza del condom crea, soprattutto negli uomini, una barriera al piacere ponendo, così, una distanza fisica ed emotiva con la partner.

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D’altronde, farne a meno, espone a rischi troppo altri di trasmissione di malattie sessualmente trasmesse mancando, quindi, di proteggere tanto lui quanto lei.

Si chiama “Electric Eel” ed è stato realizzato da un equipe del Georgia Tech’s Digital Media Program (Usa). Costituito da un materiale estremamente morbido, tale condom hi-tech possiede degli elettrodi collegati a dei sensori che permettono la stimolazione. Il microcontrollore al suo interno, detto Lilypad, invia impulsi di bassa intensità agli elettrodi. L’esigua quantità di energia elettrica applicata garantisce la totale assenza di rischi. Tale energia, inoltre, può essere anche regolabile in base alle esigenze personali.

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Ma le novità non riguardano solo l’universo maschile; anche per lei ci sono invenzioni di ultima generazione.

Stuart Meloy, chirurgo della Piedmont Anestesia and Pain Consultants nel Winston-Salem nel Nord Carolina, ha brevettato un dispositivo che consentirebbe alle donne di godere con “un click”.

Tale dispositivo, di dimensioni simili ad un pacchetto di sigarette, inserito chirurgicamente sotto la pelle del gluteo e collegato alla colonna spinale, permetterebbe alla donna di avere il controllo sui propri orgasmi.

Ciò vuol dire che potrà essere la donna stessa a decidere quando raggiungere l’orgasmo attraverso un telecomando che può avere a portata di mano durante il rapporto sessuale.

Sicuramente questa invenzione può dare una speranza a chi soffre da sempre di anorgasmia, ma si tratta in ogni caso di un intervento invasivo e, per questo motivo, rappresenta una soluzione estrema. Prima di essa, è auspicabile che le donne abbiano avuto modo di rivolgersi ad altri percorsi, sia individuali che di coppia.

Nessuna invenzione, infatti, per quanto utile e innovativa possa essere, riesce a risolvere dinamiche emotive profonde. Qualsiasi strumento, quindi, andrebbe pensato su di sé come complemento ad un percorso serio.

Un viaggio che parta da dentro per incontrare l’altro in una dimensione di riscoperta di sé e del proprio diritto al piacere.

Dott.ssa Antonella D’Oriano
Psicologa, psicoterapeuta

 

 

Articolo scritto da Antonella Doriano