Gonfiore addominale: cosa fare se ho la pancia gonfia?

Gonfiore addominale cosa fare se ho la pancia gonfiaE’ una disturbo che capita a tutti almeno una volta nella vita, ma per alcune persone è un problema quotidiano. Stiamo parlando del gonfiore addominale, un sintomo fastidioso e spesso invalidante, in quanto non permette di svolgere con serenità le normali attività quotidiane.

La sensazione di pancia gonfia può comparire dopo un pranzo abbondante, dopo aver assunto bevande gassate o irritanti per le vie digerenti (alcolici, caffè..), oppure possono essere legate a particolari periodi come i giorni che precedono le mestruazioni o i cambi di stagione.

Nella maggior parte dei casi si tratta di una condizione passeggera, che si risolve spontaneamente, con il digiuno o grazie all’assunzione di automedicamenti come tisane, farmaci anti-gas addominale o lassativi.

In alcuni casi invece, soprattutto se in presenza di segnali di allarme come vomito, sangue nelle feci o dimagrimento è necessario rivolgersi al medico curante per meglio indagarne la causa.

Cause di gonfiore alla pancia

Quali sono le principali cause di gonfiore all’addome? Le principali cause di pancia gonfia possono essere:

  • intolleranza al lattosio
  • riflusso acido (GERD o malattia del reflusso gastro esofageo)
  • costipazione (stitichezza)
  • dispepsia (difficoltà di digestione)
  • gastroenterite virale (influenza intestinale)
  • sindrome premestruale (PMS)
  • celiachia / intolleranza al glutine
  • ostruzione intestinale
  • ernia iatale
  • Infezione da H. pylori
  • diverticolite
  • sindrome dell’ intestino irritabile (IBS)
  • ciste ovarica
  • infezione urinaria
  • calcoli biliari
  • endometriosi
  • ernia addominale o inguinale
  • infezione del tratto urinario (IVU)
  • appendicite
  • colite
  • gravidanza ectopica
  • malattia di Crohn o altre IBD (malattie infiammatorie croniche intestinali)
  • peritonite
  • giardiasi
  • amebiosi
  • tumore allo stomaco (adenocarcinoma gastrico)
  • tumore ovarico
  • fibrosi cistica
  • linfoma non-Hodgkin
  • sindrome dell’ intestino tenue

Rimedi per la pancia gonfia

La prima cosa da fare in questi casi è senza dubbio accertare la causa sottostante al gonfiore addominale. In alcuni casi potrebbe essere evidente (ad esempio in seguito a grandi abbuffate o dopo assunzione di bevande gassate). In altri casi, sarà opportuno recarsi dal medico per una valutazione clinca e, se necessario, per approfondire con analisi del sangue o altri indagini diagnostiche.

In ogni caso, esistono dei rimedi che si adattano a quasi tutte le situazioni, e che possono alleviare questo sintomo fastidioso. Alcuni accorgimenti da prendere sono ad esempio:

  • Idratarsi: bere molta acqua o comunque una adeguata quantità di liquidi può favorire la digestione e ridurre la sensazione di gonfiore addominale.
  • Evitare, se possibile, farmaci antidolorifici come aspirina, ibuprofene e altri farmaci antinfiammatori non steroidei (i cosiddetti FANS) fino a quando non sarà accertato che il dolore ed il gonfiore non dipendono da situazioni come un’ulcera gastrica o una subocclusione intestinale.
  • Allo stesso modo, sarebbe prudente evitare l’assunzione di farmaci antispastici come la scopolamina (Buscopan), che possono si alleviare i sintomi ma in alcuni casi, come in rpesenza di problemi intestinali o stipsi, peggiorarli.
  • Evitare alimenti solidi nella giornata, preferendo cibi morbidi come il riso, pesce o carni bianche, mele o pere.
  • Assumere, se indicato, farmaci antigas come il simeticone o il carbone vegetale per aiutare ad alleviare il gonfiore.

 

Diagnosi differenziale

Per effettuare una diagnosi differenziale il vostro medico potrebbe richiedere alcuni tra i seguenti esami:

  • Analisi del sangue: con emocromo e formula leucocitaria, creatinina, urea, sodio e potassio, proteine totali, colesterolo e trigliceridi, indici di infiammazione come PCR e VES (approfondisci su esamievalori.com).
  • Esame urine: permette di verificare se vi siano batteri o globuli bianchi nelle urine, e nel caso pone indicazione ad approfondimento con urinocoltura. Permette inoltre di verificare la presenza di glucosio, proteine o emoglobina in eccesso nelle urine, in che potrebbe indicare un problema renale, vescicale o, negli uomini, a carico della prostata.
  • Test di gravidanza: nelle donne in età fertile, il test di gravidanza (analisi rapida urinaria della beta-HCG) permette di escludere sorprese come una gravidanza inaspettata
  • Analisi dello feci: questo test verifica la presenza di anomalie nello feci che potrebbero indicare un’ infezione, un problema a livello del sistema digerente (sangue occulto fecale positivo in caso di emorroidi, ragadi o neoplasie intestinali), la presenza di infiammazione intestinale o la presenza di antigeni fecali dell’Helicobacter pylori, un batterio che si annida nello stomaco ed è frequente causa di gonfiore addominale.
  • Test di imaging: il medico può utilizzare una o più tecnologie di diagnostica per immagini per verificare la presenza di anomalie strutturali negli organi addominali. Questi possono includere una semplice radiografia dell’addome, un’ecografia addominale o, in caso di dubbio, una TC addome con o senza mezzo di contrasto.

 

Articolo scritto da Redazione PinkItalia