Aumento del volume del seno stato dell’arte: mastoplastica additiva e lipofilling 2016
Aumento del volume del seno stato dell’arte: mastoplastica additiva e lipofilling 2016
L’intervento chirurgico di mastoplastica additiva è, come noto, la chirurgia del seno che serve per correggere un seno troppo piccolo fin dalla pubertà, oppure quando il seno è molto diminuito dopo un dimagrimento eccessivo, oppure dopo una gravidanza-allattamento, oppure infine quando esiste una asimmetria dei due seni, cioè un seno ha un volume molto diverso rispetto all’altro, come per esempio nel caso della mammella cosiddetta tuberosa.
L’intervento chirurgico consiste nel posizionamento di una protesi mammaria attraverso una piccola incisione eseguite nella regione mammaria o nella regione ascellare al fine di ottenere un risultato estremamente naturale.
La mastoplastica additiva e oggi giorno l’unico intervento chirurgico, insieme al lipofilling, che permette di raggiungere un risultato naturale, duraturo e sicuro e permanente nel tempo.
Mentre il lipofilling, che consiste nel prelievo di grasso dal proprio corpo e riposizionamento dello stesso mediante piccole cannule nella regione mammaria, permette di ottenere un contenuto aumento di volume mammario contenuto, al massimo una taglia abbondante, le protesi mammarie permettono invece di ottenere un risultato più modulabile e vario.
Le protesi mammarie sono posizionate normalmente al di sotto del muscolo pettorale (piano sottomuscolare detto anche “dual plane”) mediante una piccola incisione che viene effettuata o nel solco sottomammario o nella regione intorno all’areola o nella regione ascellare. Raramente nella chirurgia plastica moderna durante l’intervento di mastoplastica la protesi viene posizionata al di sotto della ghiandola mammaria, questo perché in questa posizione la protesi determina un effetto estetico meno naturale.
La scelta della protesi dipende dalla morfologia della paziente, dal volume del seno iniziale, dal volume definitivo che si desidera ottenere ed è determinante quello che desidera la paziente.
La tecnologia di costruzione delle protesi mammarie si è molto evoluta nel tempo e le protesi moderne non hanno niente a che vedere con le protesi di anche solo qualche anno fa. Le protesi mammarie sono costituite da gel di silicone altamente coesivo estremamente sicuro e certificato. Le protesi sono costituite da un involucro esterno, detto anche contenente, e da un contenuto interno, anch’esso tutto in silicone. Il silicone è una sostanza estremamente inerte, è una delle più studiate nella medicina moderna, ed è praticamente priva di effetti collaterali.
Il gel coesivo ha rimpiazzato il gel liquido delle protesi antiche, questo per garantire una estrema sicurezza alla paziente qualora accidentalmente si dovesse verificare una rottura delle protesi. Il gel infatti rimane completamente compatto e non si sposta mai dalla regione mammaria.
Le nuove protesi mammarie moderne migliori al mondo che sono le protesi Mentor, Allergan, Motiva, Silimed, Polytec e garantiscono una garanzia a vita, quindi non è necessaria una loro sostituzione nel tempo.
Le protesi esistono in due forme principali: la protesi a goccia, detta anche anatomica, e la protesi rotonda, quella più vecchia come concezione. La valutazione della forma e del volume delle protesi viene eseguita con estrema attenzione durante la visita preoperatoria dal Prof. Mario Dini, già primario e professore del reparto di chirurgia plastica dell’università di Firenze e ora libero professionista a Firenze e Milano, e la paziente.
Alla fine dell’intervento chirurgico, che viene eseguito quasi sempre in anestesia generale e della durata di circa un’ora, vengono apposti dei piccoli punti di sutura riassorbibili che non devono essere rimossi.
Il postoperatorio è molto agevole, con poco fastidio controllabile con i normali antidolorifici, e dopo un paio di giorni di riposo la paziente ricomincia gradualmente a guidare la macchina fino a che a una settimana dall’intervento chirurgico riprende tutte le attività tranne quella sportiva più impegnativa che sarà possibile praticare a 3-4 settimane dall’intervento chirurgico.
Questo tipo di intervento non interferisce assolutamente con i controlli senologici che normalmente la donna deve seguire dai 40 anni in poi e non vi è nessuna interferenza con la gravidanza allattamento.
Una volta avvenuta la guarigione definitiva la paziente potrà eseguire e riprendere tutte le attività senza nessuna restrizione in quanto le protesi si integrano completamente nel corpo femminile. Quindi tutte le attività sportive e ricreative, anche le più impegnative come alpinismo immersione viaggi estremi, possono essere effettuati senza nessuna limitazione.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia