reato di stalking, la vergogna della giustizia riparativa. Basta pagare per essere assolti
reato di stalking, la vergogna della giustizia riparativa. Basta pagare per essere assolti
Bastano 1.500 euro per evitare il processo per reato di stalking.
E’ accaduto al tribunale di Torino dove un uomo accusato di stalking ha offerto alla donna molestata 1.500 euro a titolo di risarcimento. Nonostante il rifiuto della vittima, il giudice ha deciso che la cifra era congrua e ha dichiarato il non luogo a procedere contro il molestatore.
Si tratta di fatto di uno dei primi esempi di applicazione del nuovo istituto sulla giustizia riparativa, introdotto dalla riforma Orlando, che permette di essere prosciolti da un’imputazione per “atti persecutori” pagando una semplice multa, anche senza il consenso della vittima.
Il reato di stalking è stato introdotto in Italia con una legge del 2009 e consiste nel molestare ripetutamente una persona, provocando nella vittima un continuo stato di ansia o di paura, costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita. Un incubo nel quale, almeno una volta nella vita, sono entrate più tre milioni di donne italiane. Una minaccia che può arrivare dal proprio ex partner, ma spesso anche da conoscenti occasionali o da perfetti sconosciuti.
Quella di Torino è una decisione che ha fatto e farà discutere, anche se il magistrato dice di aver semplicemente applicato la nuova legge entrata in vigore ad agosto che prevede appunto l’estinzione del reato per condotte riparatorie.
Alcuni parlamentari, anche di maggioranza, chiedono ora di correggere la norma per evitare che lo stalking rientri fra i reati cancellabili dalla giustizia riparativa. E insorgono anche l’associazione Telefono Rosa, la Cgil e il Codacons che attacca una sentenza «del tutto sballata che monetizza l’offesa e la sofferenza della vittima e rischia di incentivare episodi di stalking».
Ad intervenire sulla vicenda la presidente di Telefono Rosa, Gabriella Carnieri Moscatelli “Avevamo sollecitato in ogni modo il ministro della Giustizia Andrea Orlando, perché stralciasse il reato di stalking da quanto previsto dalla riforma di procedura penale, ossia che alcuni reati potessero estinguersi con il pagamento di danaro” afferma con forza. “Avevamo spiegato quanto sia inaccettabile, per una giustizia degna di questo nome, che la vittima non abbia voce in capitolo nella decisione del giudice di accogliere o meno la cifra proposta dallo stalker; e avevamo chiesto di ascoltarci, in modo che potessimo raccontare cosa vuol dire subire la tortura dello stalking e in modo che potessimo spiegare quanto devastante, per le vittime, sia sapere che può finire tutto con un pugno di soldi. Non siamo state ascoltate”.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia