Come rendere sicura la cucina da batteri e contaminazioni
La cucina è l’ambiente dove si preparano, conservano e consumano i cibi ed è essenziale, oltre a pulirla regolarmente, mantenerla igienizzata al massimo per renderla sicura in termini sanitari per evitare contaminazioni degli alimenti e di tutto ciò che entra in contatto con loro.
La cucina, come dimostra uno studio scientifico su canovacci e spugne per lavare i piatti condotto da Charles P. Gerba dell’Università dell’Arkansas, può diventare un vero e proprio covo di germi e batteri (anche enterici, eterotrofi e coliformi, compreso quello dell’Escherichia coli) se viene usata in modo non idoneo e senza prendere le dovute precauzioni igieniche.
Effettuare con regolarità la pulizia giornaliera, possibilmente in modo naturale con l’impiego di prodotti privi di sostanze chimiche, è imperativo, ma non basta ed è bene sapere quali sono gli accorgimenti da adottare per non correre rischi che potrebbero mettere a repentaglio la salute.
Regole igieniche da adottare in cucina per evitare contaminazioni e infezioni alimentari
Prima di manipolare i cibi e cucinare bisogna lavarsi le mani accuratamente o passarle nelle apposite salviettine disinfettanti e ripetete l’operazione dopo aver pulito verdure, frutta ed altri alimenti e, se venite da fuori, cambiate gli abiti prima di entrare nell’ambiente, specie quando ci sono influenze e malattie virali in giro.
Indossate anche una cuffia da cuoco per evitare di ritrovarvi capelli nei cibi, che, oltre ad essere disgustosi alla vista, sono spesso pieni di germi e di microrganismi patogeni.
Capelli, peli, briciole, avanzi alimentari e lordume di ogni genere attirano gli insetti, come formiche, mosconi e mosche, e costituiscono il cibo preferito degli scarafaggi: la cucina è l’habitat preferito dei Blattoidei, perché vi trovano nutrimento, umidità e calore.
Per questo motivo, specie in estate quando avvengono le maggiori infestazioni e gli insetti sono in piena attività, è bene riporre i cibi nel frigorifero o proteggerli con coperchi pesanti ( le retine di plastica bucherellate a cupola servono contro mosche e mosconi, ma le blatte sono in grado di rimuoverle ), non lasciare in giro resti alimentari anche nelle ciotole degli animali domestici e osservare sempre una scrupolosa pulizia della cucina.
Gli insetti sono portatori di malattie che possono essere anche gravi e, proprio per tale ragione, bisogna fare in modo che non entrino in contatto con i viveri ed è bene chiudere in barattoli, cassetti appositi per alimenti e in altri contenitori pane, pasta, cereali, legumi, farine, eccetera.
Per la stessa ragione e per fare in modo che i batteri non si diffondano esponenzialmente, non lasciate stoviglie, bicchieri, pentole ed utensili sporchi nel lavello, ma lavateli il prima possibile.
Se usate la lavastoviglie potete aspettare che sia piena per effettuare l’intero ciclo di lavaggio, ma sciacquate bene tutto ciò che vi mettete dentro, assicuratevi di chiudere bene il portello e non fate passare più di un giorno prima di metterla in azione.
Lo scarico del lavandino deve essere tenuto pulito al massimo per ovvi motivi igienici e per fare in modo che non s’intasi: disinfettatelo settimanalmente con sale, aceto e acqua bollente e proteggetelo con una griglia fermadetriti in modo che resti e sporcizia non entrino nel foro, ostruendolo e causando cattivi odori e per evitare che gli scarafaggi possano in casa attraverso lo stesso, cosa non rara specie in estate.
I canovacci usati devono essere cambiati ogni giorno con altri puliti e perfettamente asciutti e vanno sottoposti ad un ciclo di lavaggio ad alta temperatura, aggiungendo un disinfettante per bucato per assicurarsi che vengano igienizzati il più possibile.
Le spugnette che si adoperano per lavare i piatti necessitano di una particolare cura: usatene una per lavare stoviglie, pentole, utensili e tutto ciò che entra in contatto con gli alimenti e un’altra per pulire il tavolo e i ripiani di cucina.
Le spugne vanno cambiate spesso e lavate bene ogni volta dopo l’uso, ma questo non è sufficiente ad igienizzarle: il procedimento ideale per renderle sterili consiste nel metterle nel microonde, dopo averle lavate ripetutamente con acqua pulita, alla temperatura massima per circa 2 minuti.
Anche se meno efficace del trattamento di disinfezione nel microonde, è comunque utile, dopo averle sciacquate varie volte come indicato prima, immergerle per 15 minuti in una soluzione di acqua e Amuchina prima di sciacquarle per bene e farle asciugare del tutto all’aria aperta e lontano da radiatori ed altre fonti di calore prima di riutilizzarle nuovamente.
Infatti umidità e alte temperature stimolano la proliferazione di batteri di ogni tipo e di agenti fungini.
Non usate lo stesso tagliere per carni crude ed altri prodotti alimentari, ma, come consigliano gli esperti di igiene, destinatene uno alle carni crude, un secondo a quelle cotte, un terzo a ortaggi e frutta e un quarto a pane e prodotti da forno.
Il sacchetto dei rifiuti, da eliminare giornalmente in ogni caso, non va lasciato aperto in giro per la cucina, ma bisogna sistemarlo nel secchio della spazzatura, il quale deve essere tenuto sempre chiuso con il suo coperchio e mantenuto il più possibile igienizzato ogni 2-3 giorni mediante il lavaggio con acqua calda e candeggina.
Fare questo è molto importante, perché sudiciume e rifiuti, specie quelli organici, sono l’ottimale ricettacolo di agenti patogeni di ogni genere che si moltiplicano nell’immondizia.
Sciacquate ripetutamente frutta e verdure per eliminare terra, polvere ed eventuale sporcizia presente sulle stesse e fai far loro un ammollo in acqua fredda e Amuchina per circa 15 minuti prima di passarle ancora una volta sotto il getto d’acqua del rubinetto per mandare via del tutto i residui delle sostanze chimiche.
Passate sotto al rubinetto uova, pesci e carni (ma non quelle avicole, particolarmente ricche di batteri che, attraverso spruzzi, potrebbero contaminare utensili da cucina ed altri alimenti che si trovano nelle vicinanze).
Fai particolare attenzione alle stoviglie dei bambini che devono essere rese asettiche per mezzo di uno sterilizzatore o del forno a microonde.
La polvere è tana e veicolo di bacilli e, anche se non se ne nota la presenza a occhio nudo, è naturale che si formi: asportatela frequentemente con un panno pulito da pareti, mobili, elettrodomestici, oggetti, suppellettili, barattoli ed altre cose che si trovano nella stanza.
Scopate e Lavate il pavimento della cucina giornalmente con acqua e alcol (sempre che il materiale in cui è costruito consenta l’uso di tale sostanza) e lasciatelo asciugare del tutto prima di camminarvi sopra.
Effettuate la pulizia dei fornelli dopo ogni uso, lavandoli con detersivo per i piatti, sciacquandoli poi con una spugnetta bagnata con acqua pulita e strizzata e asciugandoli con carta assorbente ad uso casalingo che, se adoperata, va gettata immediatamente nella pattumiera e non deve essere mai riutilizzata una seconda volta.
Cambiate regolarmente tovaglie, tovaglioli e grembiuli.
Una volta alla settimana pulite l’interno del frigorifero con acqua e bicarbonato e, dopo averlo ben sciacquato e asciugato, disponete su un ripiano una ciotola contenente aceto bianco: l’aceto è una delle sostanze più efficaci per eliminare i cattivi odori del frigo e per disinfettare l’aria circolante nello stesso.
Fate una cernita dei cibi da riporre nuovamente dentro all’elettrodomestico, eliminate senza esitare alimenti vecchi e scaduti, confezioni eventualmente bagnate o sporcate e sistemate i prodotti di genere alimentare (tranne frutta e verdure che metterete negli appositi cassetti inferiori ) in contenitori chiusi prima di disporli ordinatamente sui ripiani facendo in modo che l’aria possa circolare.
Naturalmente non bisogna aspettare la pulizia settimanale se vi accorgete che nel frigorifero ci sono alimenti deteriorati, sudiciume o tracce di muffa: in questo caso agite tempestivamente, buttando via tutto quello che è andato a male e procedendo con una igienizzazione accurata del vano interno con aceto di vino bianco.
Anche il forno va pulito a fondo una volta alla settimana, ma, se c’è presenza di spruzzi, unto e resti alimentari, deve essere deterso bene, sempre con aceto o bicarbonato di sodio, dopo averlo usato e lasciato raffreddare, per evitare la proliferazione di batteri e incrostazioni poi difficili da mandare via.
La cappa può diventare un vero e proprio ricettacolo di agenti patogeni: tenetela sempre igienizzata e ricordatevi, se ne è provvista, di cambiare il filtro con una certa frequenza.
Il filtro della cappa in cucina, come del resto i materassi e cuscini in camera da letto, è l’habitat ideale per la proliferazione e moltiplicazione dei microbi.
Può sembrare strano, visto che si tratta di un elettrodomestico apposito per igienizzare, ma anche la lavastoviglie può diventare un covo di batteri e muffe grazie all’ambiente caldo ed umido che si forma al suo interno: 1 volta alla settimana, o ogni 15 giorni se la usate poco, versate un bicchiere di succo di limone nel cassettino del detersivo e fatele fare un ciclo completo a vuoto e alla temperatura massima.
Con una regolare e frequente pulizia e adottando abitualmente queste basilari regole igieniche facili da rispettare, farete in modo che la vostra cucina sia sempre pulita e priva di sporcizia, non diventi una vera e propria incubatrice di batteri e, facendo in questo modo, ridurrete al minimo la possibilità di contrarre malattie virali, infezioni ed intossicazioni che possono mettere a rischio la salute vostra e quella dei vostri cari.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia