Storie di migranti: Schiavi di Paolo Ostorero

Storie di migranti: Schiavi di Paolo Ostorero
Storie di migranti: Schiavi di Paolo Ostorero

Di questi tempi, il tema degli sbarchi delle navi provenienti dal continente africano fa parte della nostra quotidianità: se ne parla sui giornali, alla televisione, nei dibatti sociali e politici. Quello di cui, purtroppo, si discute ancora troppo poco è la portanza psicologica che questi avvenimenti hanno sugli immigrati: sono pochi coloro che, piuttosto che concentrarsi sul considerarli un problema da debellare, li vedono come esseri umani che, non per loro volontà, sono stati privati di qualsiasi dignità.

Si preferisce additarli e condannarli con i pregiudizi piuttosto che conoscere, documentarsi, imparare e fare qualcosa di concreto per aiutarli. Paolo Ortorero è una voce fuori dal coro: con il suo romanzo Schiavi ha voluto presentare la situazione di queste persone in tutta la loro crudeltà, disumanità e sofferenza.

Le storie di Felix e Peter, i due giovani protagonisti le cui vicende si intrecciano pagina dopo pagina, diventano metafora complessiva della realtà che coloro che arrivano in Europa sui barconi devono sperimentare. In un continuo passaggio dal Camerun al Sud Sudan, il lettore rivive a fianco dei due ragazzi il percorso che li ha portati a realizzare il tanto agognato sogno, quello che avrebbe finalmente dato una svolta alle loro vite, fino a quel momento caratterizzate da dolore, sofferenza e mancanze: l’arrivo in Europa, una sorta di paradiso terrestre nel quale trovare un posto da poter finalmente chiamare “casa” e dove, forse, la vita riserverà loro qualcosa di bello.

È un viaggio nello spazio, certo, ma è anche un cammino di crescita, nel quale si assiste a un profondo cambiamento di entrambi i giovani, a una maturazione precoce che vede una mentalità adulta e disillusa incastonata in un corpo ancora esile, da bambino. Attraverso la strada dei due ragazzi, si conoscono realtà diverse, così lontane l’una dall’altra da sembrare quasi impossibile che possano appartenere allo stesso continente.

Incontriamo la sofferenza degli schiavi, in ogni sua forma: da quella delle donne, segregate in casa per volontà del marito; a quella di bambini e ragazzi, costretti a rinunciare all’istruzione perché obbligati a racimolare dei soldi necessari alla sopravvivenza della famiglia; a quella, infine, di uomini venduti come capi di bestiame, costretti a situazioni di terrore, rinchiusi in camion o stanze minuscole dove aspettare l’intervento di chi si proclamava salvatore, ma che si è rivelato essere soltanto un altro carnefice.

Storie di migranti: Schiavi di Paolo Ostorero
Paolo Ostorero

Il lettore viene posto davanti a un mondo di sofferenza e miseria che è difficilmente comprensibile: una realtà punteggiata da guerre interne, da una continua lotta per la sopravvivenza, da povertà profonda e fame insaziabile; un’esistenza lacerata dal terrore, dalla continua ricerca di certezze, dalla paura del prossimo. Per chi vive nei Paesi più sviluppati, è pressoché impossibile capire tutto ciò. È proprio per questo motivo che servirebbero più persone come Paolo Ostorero: persone che, come lui, sono intervenute attivamente per aiutare gli africani che, ogni giorno, approdano sulle nostre coste; persone che, con gesti concreti e non eclatanti, hanno influito positivamente nella vita dei migranti, come l’autore ha fatto con Felix e Peter.

Perché sì, quella che viene raccontata da Ostorero è una storia tragicamente vera. Dedicare il proprio lavoro a queste persone, dare voce a chi questa voce non ce l’ha, raccontare esperienze che segnano per sempre è un modo per risvegliare le coscienze, un grido di speranza che serve a destare anche chi questa realtà non l’accetta. Accompagnare, tra le righe, questi due ragazzi nel loro difficile percorso verso una vita migliore è decisamente una pugnalata al cuore, che fa vergognare, sentire infinitamente piccoli e umanamente poveri nel momento in cui, per un nonnulla, ci sentiamo castigati, colpiti da chissà quale sfortuna, quando in realtà assistiamo a queste vicende comodamente seduti sulla poltrona di casa nostra.

Quello di Paolo Ostorero è un romanzo da leggere con molta attenzione, assimilando come linfa vitale tutto ciò che narra, facendo tesoro delle informazioni che regala al lettore, perché, quando si ritroverà a sentir parlare di queste situazioni, si faccia un profondo esame di coscienza prima di giudicare senza pensare e di condannare prima di sapere.

Titolo: Schiavi

Autore: Paolo Ostorero

Genere: Narrativa contemporanea

Casa Editrice: Self-publishing

Pagine: 212

Prezzo: 15,00 €

Codice ISBN: 978-10-7050-356-1

Articolo scritto da Redazione PinkItalia