Cinque per mille: in che cosa consiste?

Sapevate che il 5 x 1000 può essere donato anche dai contribuenti che non fanno la dichiarazione dei redditi? Per procedere in tal senso è sufficiente fare riferimento alla scheda integrativa apposita che è presente nella Certificazione Unica. Questa scheda deve essere messa in busta chiusa con l’indicazione del nome, del cognome e del codice fiscale. Dopodiché si può consegnare la busta a una banca o in un ufficio postale, e in questo caso il servizio è gratuito. In alternativa si può fare riferimento a un Caf, a un commercialista o a un qualunque altro intermediario che sia abilitato alla trasmissione telematica, sapendo però che è sua facoltà decidere di non accettare la scheda o, in caso di accettazione, chiede un pagamento per il servizio che viene fornito. Infine, si può procedere direttamente tramite i servizi telematici – purché siano abilitati – dell’Agenzia delle Entrate.

In che cosa consiste il cinque per mille

È utile precisare che il cinque per mille è una quota dell’IRPEF che può essere donato a una organizzazione di utilità sociale. Si tratta di una parte delle tasse che comunque devono essere pagate. Infatti, anche se non si sceglie l’organizzazione a cui donare il 5 x 1000, esso finisce in automatico nelle casse dello Stato. Diverso è, invece, il 2 x 1000: in questo caso i contribuenti hanno l’opportunità di decidere di destinare una quota della propria imposta sul reddito delle persone fisiche a una forza politica. La scelta è libera, a condizione che la forza politica in questione sia registrata nella lista apposita e che abbia presentato la domanda per usufruire della ripartizione. Dal 2021, inoltre, il 2 x 1000 può essere destinato anche a una associazione culturale. Nel caso in cui non venga effettata una scelta, il 2 x 1000 finisce allo Stato, proprio come il 5 x 1000.

L’8 x 1000

Ma esiste anche l’8 x 1000, che a sua volta deve essere distinto sia dal 2 x 1000 che dal 5 x 1000. Di che cosa si tratta? L’8 x 1000 consiste in una quota parte dell’Irpef che si può decidere di devolvere a una confessione religiosa che abbia stipulato un accordo con lo Stato italiano: per esempio la chiesa cattolica, ma anche l’unione buddista, le comunità ebraiche o l’unione induista. In alternativa, si può scegliere di versare l’8 x 1000 allo Stato italiano. A differenza di quel che si è visto per il 2 x 1000 e per il 5 x 1000, però, quando per l’8 x 1000 non si prende una decisione specifica il denaro viene suddiviso in automatico tra le diverse confessioni religiose in maniera proporzionale alle decisioni degli altri contribuenti.

Il 2 x 1000 e l’8 x 1000 sono alternativi al 5 x 1000?

Riassumendo, il 5 x 1000 è finalizzato al supporto di associazioni ed enti no profit, ma anche a organizzazioni di ricerca scientifica. Il 2 x 1000, invece, serve a sostenere le associazioni culturali registrate in una lista apposita o i partiti politici che hanno chiesto di essere presi in considerazione per la ripartizione. Infine, l’8 x 1000 ha lo scopo di dare supporto a confessioni religiose di vario tipo. È importante conoscere le differenze tra 2 x 1000, 5 x 1000 e 8 x 1000 anche per non confonderli. E inoltre vale la pena di sapere che queste tre misure non si escludono tra di loro: i contribuenti possono devolverle tutte e tre, proprio perché come abbiamo visto esse hanno scopi differenti.

Come si dona il 5 x 1000

Donare il 5 x 1000 è davvero facile e non ha alcun costo, perché tutto quello che si deve fare è compilare la Certificazione Unica, il Modello Unico o il modulo 730, ricordando di specificare il codice fiscale dell’ente scelto e di mettere la propria firma. Per altro tutte le organizzazioni che ricevono il 5 x 1000 hanno l’obbligo di rendicontare le modalità di utilizzo dei soldi ricevuti, secondo i più alti standard di trasparenza. Fra gli enti che possono ricevere il 5 x 1000 ci sono quelli che lavorano per la valorizzazione e la promozione dei beni culturali e paesaggistici, ma anche gli enti no profit, le organizzazioni di ricerca sanitaria e universitaria e le associazioni sportive dilettantistiche.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia