Tillandsia, la straordinaria pianta che non necessita di terriccio

Tutte le piante necessitano di terriccio su cui fissarsi tramite le proprie radici, giusto? Ebbene, no!

In pochi lo sanno, eppure esiste una pianta straordinaria che non necessità di terriccio e che, di conseguenza, non deve necessariamente essere collocata in vasi o aiuole: stiamo parlando della Tillandsia.

Le principali caratteristiche botaniche della Tillandsia

Tillandsia è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Bromeliacee che include oltre 600 specie, contraddistinte da differenti sfaccettature, ma analoghe nelle peculiarità principali.

La Tillandsia è una pianta che vanta delle capacità di adattamento a dir poco straordinarie: la sua grande resistenza, infatti, le ha consentito di evolversi nei contesti ambientali più difficili fino a riuscire perfino a rinunciare al terriccio in cui fare attecchire le proprie radici.

In molte specie odierne le radici sono totalmente assenti, in altre, invece, hanno prettamente una funzione di sostegno e di supporto con cui la pianta può fissarsi su alberi ed altre strutture rigide.

Molti designer d’interni hanno pensato di sfruttare questa caratteristica a dir poco insolita utilizzando la Tillandsia come suggestivo elemento decorativo naturale: sul sito web www.giuglaurbana.com, ad esempio, si possono visionare alcune creazioni che vedono protagonista questa pianta così speciale.

A livello visivo la Tillandsia può presentarsi in molti modi diversi in base al tipo di specie, tuttavia l’aspetto è quello tipico delle piante grasse, con foglie lanceolate più o meno grandi.

Sul piano prettamente botanico la principale caratteristica della Tillandsia è, unitamente alla sua capacità di fare a meno del terriccio, la massiccia presenza di tricomi sulle sue foglie.

Essi adempiono ad una funzione ben precisa: tramite i medesimi, infatti, la pianta riesce a trattenere, prelevandola dall’atmosfera, l’umidità di cui ha bisogno.

È interessante sottolineare, infine, che quelle appartenenti al genere Tillandsia sono delle piante perenni e sempreverdi, non è raro inoltre che sfoggino dei bei fiori che in genere, però, fioriscono soltanto una volta nell’arco della vita dell’esemplare.

Come coltivare correttamente la Tillandsia

Il fatto che la Tillandsia non necessiti di terriccio potrebbe far pensare che si tratti di una pianta particolarmente complessa da gestire, ma in realtà non è così, anzi le piante appartenenti a questo genere hanno davvero pochissime esigenze.

Anzitutto, la Tillandsia è una pianta che ama le temperature elevate, e questo la rende perfetta per essere tenuta in uno spazio indoor; le dimensioni contenute e l’estetica piacevole e decorativa, inoltre, contribuiscono a renderla una perfetta pianta d’appartamento.

È una buona regola collocare queste piante in un punto abbondantemente illuminato da luce solare, inoltre è bene accertarsi che gli ambienti siano sufficientemente umidi.

Non sono necessarie operazioni di potatura, al più si dovrà provvedere, di tanto in tanto, ad eliminare qualche foglia morta, l’utilizzo di appositi fertilizzanti può essere utile, ma non è indispensabile.

Abbiam detto in precedenza che la Tillandsia recupera l’umidità di cui ha bisogno direttamente dall’atmosfera, ma sebbene non dimori sul terriccio, questa pianta deve essere annaffiata? La risposta è si, se pur con una frequenza ben inferiore rispetto alla media delle piante tradizionali.

La Tillandsia va semplicemente immersa sott’acqua per alcuni minuti, dopodiché, una volta asciugata, va riposta sul suo supporto.

Sono queste, dunque, le principali curiosità relative a questa pianta così particolare, e tu, la conoscevi già?

Articolo scritto da Redazione PinkItalia