Dipendenza da lavoro e vita di coppia
Lavorare con impegno e passione è certamente una grande risorsa nella nostra vita.
Ci migliora, ci fa crescere e ci insegna dei valori molto positivi. Sempre più spesso accade, però, che le persone inizino ad impegnarsi nel lavoro in maniera smisurata. Sono quelle persone che lavorano molte ore al giorno e che per lavorare trascurano le relazioni sociali, la famiglia e finanche la loro salute.
Le persone dipendenti dal lavoro sono coloro che, per il troppo impegno, dormono poche ore al giorno, mangiano in maniera frettolosa e con scarsa cura nella scelta degli alimenti; sono quelle che pensano al lavoro anche nelle ore libere dimostrando, così, di non saper staccare la spina.
Se messe di fronte a questa loro tendenza disfunzionale, esse negano. Il più delle volte, infatti, queste persone non si rendono conto del loro stile di vita , ma adducono spiegazioni- tutte assolutamente ragionevoli- che servono soprattutto a farle sviare dal problema. A tutti può accadere di non riuscire ad avere un equilibrio, ma ciò che diventa preoccupante è il non averne consapevolezza.
Questa tendenza, il più delle volte, nasconde una difficoltà a stare nelle relazioni intime, ad affrontare dei problemi all’interno della coppia o della propria famiglia, ad alimentare altri aspetti della propria vita (come, hobby e tempo libero) e a staccarsi dall’idea che solo il successo lavorativo può dare il giusto riconoscimento ad una persona.
La dipendenza dal lavoro infatti- rispetto alle altre dipendenze che suscitano generalmente disapprovazione negli altri- genera consensi. Chi è fortemente impegnato nella professione viene guardato con ammirazione e considerato come un modello. Questo, però, rende quella che è un’abitudine disfunzionale una qualità socialmente desiderabile. Il rischio, quindi, è che le persone che ne soffrono non siano aiutate da chi li circonda ad accorgersi di avere un problema.
Solitamente il partner se ne accorge.
Si sente trascurato, messo da parte e svalutato nel suo ruolo di compagno/a di vita. La vita sessuale è la prima a farne le spese. I momenti di intimità si riducono nella frequenza e nella qualità dell’incontro e il rapporto a poco a poco rischia di diventare sempre più superficiale.
Una comunicazione sincera, anche se scomoda, è forse il primo passo possibile per riportare un equilibrio in una coppia ormai sbilanciata. E’ necessario che chi si sente trascurato non si rassegni ad esserlo; ed è altrettanto necessario che chi si sente “accusato” di trascurare si fermi a fare una riflessione onesta.
Nei momenti più critici può essere utile confrontarsi anche con un consulente di coppia che aiuti i partner a parlarsi con franchezza recuperando anche l’amore e l’affetto che spesso il rancore eclissa.
Una vita piena è come un puzzle e ciascun tassello ha bisogno di essere nutrito e alimentato.
E soprattutto le persone importanti per noi meritano la nostra cura e la nostra attenzione.
Dott.ssa Antonella D’Oriano
Psicologa, psicoterapeuta
Articolo scritto da Antonella Doriano