Economia: gli investimenti da fare

Come fare trading online nel 2022: consigli e suggerimenti

Fare trading online è una delle attività più interessanti che un investitore possa intraprendere, dal momento che questa attività permette di gestire un insieme di operazioni finanziarie in modo completamente autonomo. Inoltre, il trading online ha raggiunto, soprattutto negli ultimi tre anni, un livello altissimo di iscritti e utilizzatori perché permette di beneficiare di un livello elevato di sicurezza, purché ovviamente venga intrapreso con una delle principali piattaforme messe appunto dai migliori broker.

Nel 2022 il trading online può quindi essere definito più accessibile rispetto al passato. È infatti semplice individuare i migliori broker che permettono di operare in questo settore, tra quelli che dispongono di certificazioni e garanzie di sicurezza come ad esempio CySec, Consob o Fca. La scelta della piattaforma con cui iniziare a fare trading online dovrebbe però essere sempre soppesata attentamente, in modo tale da consentire ad un investitore di individuare una soluzione realmente adatta alle proprie circostanze.

Fattori utili per la scelta della piattaforma

Per scegliere la piattaforma per fare trading online è sicuramente utile affidarsi a portali specializzati che offrono guide dedicate. Ne costituisce un esempio Abc Finanze, sito di riferimento nel settore dell’economia e della finanza che mette a disposizione interessanti approfondimenti per aiutare i traders ad individuare il broker più adatto alle proprie esigenze. Alcuni fattori utili da prendere in considerazione sono:

  • Asset presenti nel catalogo.
  • Deposito minimo.
  • Strumenti per principianti.
  • Certificazioni di sicurezza.
  • Automatismi di gestione.
  • Funzioni di analisi tecnica.

La valutazione del catalogo dovrebbe sempre tenere conto di due importanti fattori: il numero totale di titoli presenti nel catalogo di un broker e quello relativo ad alcuni asset specifici. Solo per fare un esempio, un trader che desidera investire nel forex, ovvero nella compravendita di valute, per scegliere il broker dovrebbe valutare quante coppie di valute sono presenti in ognuno di questi, in modo da selezionarne uno ben “fornito”. Il deposito minimo è invece un parametro utile per chi desidera iniziare investendo cifre contenute, in modo da realizzare dei test progressivi.

Gli strumenti pensati per i principianti si dividono di solito in due diversi campi di applicazione: quelli teorici, fatti con dei veri e propri corsi di approfondimento tramite ebook o videolezioni, e quelli che hanno invece un approccio maggiormente pratico mediante l’utilizzo della modalità demo. La combinazione di questi due fattori è sicuramente la migliore per ottenere una preparazione e una conoscenza più vasta del mondo del trading online.

Consigli per investire responsabilmente

Una volta individuata la piattaforma da utilizzare è molto importante adottare un atteggiamento responsabile e oculato. Questo consiste nell’adottare una serie di comportamenti utili per ottimizzare gli investimenti e scegliere bene gli asset su cui investire. Il primo di questi riguarda il mantenere un buon grado di informazione riguardante gli ambiti scelti per l’investimento e le notizie di macroeconomia che hanno sempre delle ripercussioni, in positivo o in negativo, sui mercati finanziari.

E’ poi molto importante diversificare, ovvero ripartire il budget tra diversi titoli, in modo da abbassare il grado di rischio generale. La gestione delle posizioni aperte e la ripartizione del portafoglio è importantissima per ottenere dei risultati apprezzabili. La scelta degli asset da includere dipende sempre dall’orizzonte temporale che un investitore è disposto a concedersi, con le operazioni a breve termine che inevitabilmente hanno sempre un grado di rischio più alto, rispetto a quelle pensate per periodi di tempo più lunghi.

Nella composizione di un portafoglio equilibrato è sempre bene includere almeno un 40/50% di asset considerati solidi, come ad esempio i cosiddetti beni di rifugio o le azioni appartenenti a società particolarmente apprezzate nel panorama mondiale, le quali dispongono solitamente di un livello maggiore di stabilità. Un ulteriore 30/35% del portafoglio può essere destinato a titoli emergenti, ovvero di realtà stabili che si stanno facendo apprezzare per i risultati ottenuti.

Infine un 10/15% potrebbe essere utilizzato per includere posizioni più soggette alla volatilità elevata, con la consapevolezza che queste sono più soggette al rischio, come ad esempio le criptovalute. A prescindere da come viene composto un portafoglio è però sempre essenziale procedere con cautela, utilizzando anche degli strumenti di contenimento del rischio, come ad esempio uno stop loss.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia