Presepe natalizio: tutto quello che c’è da sapere

C’è chi attende il Natale per decorare l’albero, chi, invece, non vede l’ora di darsi allo shopping e agli abbellimenti già da fine novembre. Ognuno ha una sua ragione intima e personale per attendere il Natale, tuttavia non va dimenticato che, al di là della frenesia, dei preparativi e delle serate all’insegna del divertimento, il Natale è prima di tutto una ricorrenza religiosa, che vede nell’allestimento del presepe la più alta espressione del mistero della natività.

Per i credenti, di fatto, il presepe è il simbolo per eccellenza della fede cristiana e del Natale, quello da cui tutto ha avuto inizio. Per questa ragione e per il forte legame verso questa tradizione così antica, tante famiglie amano allestire il presepe nella propria casa e farlo soprattutto a regola d’arte.

Oggi esistono molte versioni della natività. Esiste quella tradizionale, fatta con tanti personaggi intorno alla classica grotta, esiste quella stilizzata con le statue presepe ricavate da rami d’albero o tappi di sughero, nei modi e negli stili più impensabili. Esistono poi altri tipi di materiali, come la ceramica delle classiche statue del presepe firmate Thun, che richiamano lo stile tirolese, o quelle in legno decorato, che spesso si tramandano da generazioni.

Ognuno ama declinare il presepe come preferisce, in base alla tradizione di famiglia, ma anche al gusto personale. Ma su presepe c’è da sapere molto di più.

Quando ha avuto origine il presepe?

Il presepe è stato realizzato per la prima volta da San Francesco d’Assisi, quando, nel 1223, di ritorno da Roma, si fermò alle grotte di Greccio.

Aveva appena avuto udienza dal Papa, che aveva confermato la regola francescana e passando per questo paesino in provincia di Rieti, fu colpito dal paesaggio che gli ricordava tanto la Terra Santa.

Il luogo fu di grande ispirazione per il poverello d’Assisi, che scelse alcune figure per rappresentare il suo primo presepe. Nessuna opera di artigianato, quindi, per realizzare le statue presepe, ma persone in carne e ossa, che hanno dato vita alla raffigurazione della natività, ricreando quel momento per farlo conoscere ai fedeli proprio durante la messa di Natale, celebrata da San Francesco. Da allora il presepe è entrato nel cuore dei Cattolici e nella tradizione della Chiesa.

Come si fa il vero presepe

Il presepe, come appena descritto, nasce dalla fede cristiana e cela un forte significato religioso. Col tempo, però, è stato spesso arricchito dalla tradizione folkloristica popolare. In questo senso, molte botteghe della Napoli vecchia hanno fatto scuola, arricchendo la scenografia tradizionale con tanti personaggi dell’attualità e della storia, quasi con un senso di satira popolare.

Al di là di ogni personalizzazione, il vero presepe non richiede un gran numero di personaggi. Solo la Sacra Famiglia, incarnata da Maria, San Giuseppe e Gesù a cui, poi, si aggiungono il bue e l’asinello. Il cerchio si potrebbe chiudere qui. Ma col tempo, per richiamare i dettagli di quella notte, sono stati aggiunti anche i pastori, le pecorelle e i Re Magi, senza dimenticare l’angelo Gabriele, protagonista dell’Annunciazione.

Oggi, il tutto può essere arricchito in tanti altri modi e con scenografie e statue presepe sempre diverse e nuove. Ciò che non bisogna dimenticare, però, è il fulcro di tutto, la grotta e tutti i protagonisti in trepidante attesa della nascita di Gesù bambino, che dovrà essere aggiunto alla rappresentazione solo la notte del 24 dicembre.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia