Telefonia: consigli utili
SIM telefoniche in gdo, quanto convengono?
Al supermercato, oltre a comprare i prodotti alimentari, vengono sempre di più ampliate le offerte di prodotti disponibili all’acquisto alle casse. Anche l’offerta delle schede telefoniche (le SIM) si è diffuso nei supermercati negli ultimi anni: infatti il consumatore ora può acquistare una SIM telefonica direttamente alle casse del supermercato, in piena autonomia, e attivarla una volta giunto a casa, senza ricorrere ad un punto di vendita specializzato.
La gdo è un acronimo che sta ad indicare la “grande distribuzione organizzata”: essa è un sistema di vendita al dettaglio attraverso diversi punti vendita sparsi sul territorio – italiano, in questo caso, ma potremmo riferirci anche a livello internazionale – attraverso una serie di supermercati e diversi tipi di intermediari.
La gdo è al centro del discorso, e il supermercato offre sempre di più un’esperienza di valore ai propri clienti, perché sono gli stessi clienti a richiedere e a volere questo. Per aumentare l’offerta, la grande distribuzione dei supermercati ha optato per vendere le SIM telefoniche oltre che abbonamenti e prepagate alle varie piattaforme di streaming musicale e video, come abbonamenti alle varie Pay TV o, ancora, la possibilità del pagamento delle bollette.
Se parliamo di attivazione di una nuova scheda SIM, l’esempio classico è quello dei numeri di coop voce, attraverso cui è possibile contattare un operatore e chiedere informazioni sulla propria tariffa attivata, attraverso il numero gratuito 188, che è attivo tutti i giorni 24 ore su 24.
Anche la SIM finisce nel carrello della spesa
Quindi non solo le ricariche al supermercato, anche le SIM possono inserite nel carrello della spesa. A partire dal 2020, in un processo alimentato dall’esplosione del Covid-19, molti supermercati e insegne sia del food che dell’elettronica si sono uniti in questa offerta di SIM acquistabili direttamente alle casse.
In cassa è possibile quindi cambiare sia operatore telefonico o attivare una nuova SIM, scegliendo il provider che ci fornirà il servizio (TIM, Vodafone, Tre, Wind, Iliad o altri marchi). Una volta acquistata la SIM, basterà attivarla comodamente a casa, telefonando il servizio clienti dell’operatore o attraverso il suo sito web. L’offerta quindi viene ampliata e l’utente alla ricerca di una SIM avrà un’offerta maggiore di luoghi in cui acquistarla.
Tutto ciò è possibile attraverso un servizio di assistenza promosso dalla tecnologia epay, una divisione del gruppo Euronet, da più di dieci anni l’unico in Italia autorizzato nella distribuzione delle ricariche telefoniche, e grazie ai numerosi operatori che hanno aderito all’iniziativa.
La prima società della grande distribuzione ad avere aderito a questo sistema è Esselunga. Se invece consideriamo il primo operatore dobbiamo dire che è stato Kena Mobile ad avere velocizzato le procedure di acquisto delle sue SIM telefoniche. Da lì, altri brand si sono aggiunti, come TIM, seguito poi da Very Mobile.
A questa filosofia di distribuzione dell’epay, si sono associati poi anche Maiora, del gruppo Despar, e Pam Panorama, ma anche aziende di punta dell’elettronica come Unieuro e Trony, oppure altre del mercato dell’editoria, quali La Feltrinelli e Mondadori. Altri marchi sicuramente si uniranno a questo sistema: è solamente questione di tempo.
Ma è conveniente acquistare SIM al supermercato?
Sorge però spontaneamente una domanda: risulta conveniente acquistare una SIM al supermercato? In realtà, dal punto di vista del prezzo, non cambia assolutamente nulla se acquistiamo una SIM alla cassa del supermercato oppure direttamente in uno store dedicato, a seconda del marchio della SIM che scegliamo.
Il prezzo è lo stesso, ma a cambiare è il tempo di acquisto: non dovremo più fare code, come avviene invece all’interno di un punto vendita. È da considerare però che il trattamento riservato in un punto vendita dedicato è sicuramente maggiore rispetto a quello – quasi assente – del supermercato.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia