Come scegliere l’operatore per la tricopigmentazione?
Uno dei trattamenti estetici che si sta espandendo sempre di più sia in Italia che in tanti altri paesi europei è sicuramente quello relativo alla tricopigmentazione e che viene scelta da tutti i tanti uomini che hanno problemi di calvizie e di diradamento dei capelli e cercano un’alternativa valida al trapianto.
Il trapianto è un intervento più radicale, ma anche chiaramente più invasivo e anche un po’ più complesso. La tricopigmentazione è un intervento non chirurgico che serve quindi per simulare in un certo senso la crescita dei capelli in testa e della barba in viso. L’operatore che effettua questo intervento usa dei particolari microaghi dettagliati per depositare il pigmento nel cuoio capelluto!
Questo trattamento non ha particolari effetti collaterali ma chiaramente la qualità dei risultati dipende moltissimo dalle competenze e dalle abilità dell’operatore scelto! Ma come fare a scegliere l’operatore giusto e soprattutto come fare a comprendere se è affidabile? Questa è la domanda che comprensibilmente una persona si pone prima di decidere se sottoporsi al trattamento della tricopigmentazione.
Ci sono dei parametri da seguire. Innanzitutto bisognerà andare a considerare il tipo di tecnica e di strumentazione utilizzati e che possono variare da operatore ad operatore.
Infatti ognuno di essi utilizzerà un protocollo diverso in base anche al tipo di effetto che vorrà ottenere il paziente, ma al di là di questo la strumentazione dovrà essere valida soprattutto per garantire che il rischio dell’allargamento dei puntini sia nullo e a garantire inoltre che i pigmenti depositati nel cuoio capelluto rimangano stabili nel medio e lungo termine.
Altro strumento molto importante e anche molto diffuso per valutare e giudicare un professionista è sicuramente il repertorio video fotografico: questo significa che guardando le foto e i video dei casi già trattati ci si potrà fare un’idea precisa di quello che sarà l’effetto e il risultato finale.
Però teniamo presente che le immagini devono essere di grande qualità, altrimenti il risultato sarà ingannevole:se infatti le foto e i video dovessero risultare piccoli e sfocati si rischia di sopravvalutare l’operatore.
Una cosa è certa: in Italia Milena Lardi e il suo protocollo di tricopigmentazione sono una garanzia di successo del trattamento per chi si affida a lei. Questo è dovuto per alla sua competenza e per la sua esperienza! Infatti la sua azienda Beauty Medical, leader del settore estetico, è una delle prime realtà promotrici di questo metodo e trattamento.
Ora andiamo a vedere altri parametri importanti per la scelta dell’operatore della tricopigmentazione.
Sottoporsi al trattamento di tricopigmentazione: quali sono i parametri più importanti da considerare?
Nel precedente paragrafo abbiamo già visto alcuni parametri che un cliente dovrà tenere in considerazione quando dovrà compiere la scelta importante dell’operatore, per il trattamento di tricopigmentazione. Ma ce ne sono anche altri rilevanti.
Innanzitutto parliamo della qualifica e dell’esperienza: per poter operare la tricopigmentazione un professionista deve formarsi attraverso un breve corso, che in genere viene organizzato dalle varie Regioni. Ma è logico che un solo corso di formazione non è sufficiente per avere le competenze necessarie per essere considerati degli operatori di tricopigmentazione ma bisogna avere una qualifica specializzata, che prevede anche una parte pratica, e che viene rilasciata da una scuola di formazione abilitata.
Affidarsi a un operatore che non è specializzato significa avere risultati negativi e disastrosi: spesso infatti per risparmiare tante persone fanno l’errore di farsi trattare da un micropigmentista generico o ancora peggio da un tatuatore classico.
Altra cosa importante da fare e’ un’ altra dimostrazione utile per essere sicuri che ci si sta affidando a un professionista valido è quella di assistere a un caso dal vivo. Visionare in prima persona una tricopigmentazione vuol dire poter apprezzare fino in fondo le qualità dell’operatore e guardare anche l’effetto finale, oltre che poter parlare direttamente con la persona che si è affidata al professionista in questione.
Ricordiamo però una cosa importante: nel momento in cui si guarda un effetto dal vivo, quest’ultimo può differire e cambiare in base al tipo di capello, alla qualità della pelle e al tipo di calvizie del paziente, che si sta sottoponendo al trattamento di tricopigmentazione!
Infine consideriamo l’importanza del consulto preliminare con l’operatore: per dimostrare di essere competente dovrà fare un’anamnesi, analizzare con cura la situazione soggettiva del cliente e infine informare quest’ultimo su tutti gli aspetti legati al trattamento al quale si andrà a sottoporre.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia