Colon Irritabile: come guarire?
Guarire dalla sindrome del colon irritabile con l’ipnosi
Come il nome lascia intuire, la sindrome del colon irritabile coinvolge il colon, vale a dire la parte terminale dell’intestino. Esso viene definito irritabile dal momento che soffre per effetto di una infiammazione. L’intestino ha una conformazione che molti di noi hanno visto sui libri di medicina: il colon circonda la matassa intestinale e con la sua morfologia può ricordare la forma del cervello. Non deve essere un caso, allora, se l’intestino è chiamato secondo cervello, anche in considerazione del fatto che in questa parte del corpo sono presenti numerosi neuro mediatori.
Dove si trova la mente
Si può affermare che la mente non si trova unicamente nel cervello, ma – appunto – anche a livello dell’intestino. Quest’ultimo è soprannominato cervello viscerale per la sua capacità di manifestare le emozioni più profonde, vale a dire quelle di cui non si è ben consapevoli. Quando si parla di farsela addosso dalla paura non si usa solo un’iperbole molto immaginifica, ma si fa capire quali possano essere gli effetti, non di rado impossibili da tenere sotto controllo, nella sindrome del colon irritabile.
Sindrome del colon irritabile: quali sono i sintomi?
Le coliche addominali rappresentano la principale sintomatologia della sindrome del colon irritabile: si tratta di dolori che colpiscono proprio la zona del colon. Un altro sintomo tipico è l’alternarsi di periodi di diarrea e periodi di costipazione, cioè di stipsi. In effetti le persone che hanno problemi di colon irritabile nel corso della giornata devono fare i conti con numerosi attacchi; in tanti casi essi si verificano nelle ore iniziali del mattino, quando ci si accinge ad andare a scuola o al lavoro. Ma ciò da un punto di vista viscerale può significare avere il timore di affrontare ciò da cui si è attesi. Di conseguenza si avverte l’esigenza di arrestarsi e di eseguire numerosi rituali.
Le emozioni all’origine della sindrome del colon irritabile
La sindrome del colon irritabile dipende più che altro da un’emozione di cui non si è consapevoli, che il soggetto non affronta in maniera consapevole. A livello viscerale si vive il terrore di affrontare la vita quotidiana e di rapportarsi con l’ambiente circostante. Un’altra espressione di uso comune richiama la paura viscerale: fa riferimento a una paura primordiale, che in quanto tale non può essere tenuta sotto controllo, anche perché non se ne conoscono né se ne comprendono le ragioni.
La strada che porta alla guarigione
È normale domandarsi, allora, quale terapia si possa mettere in pratica nel caso di un soggetto che soffre della sindrome del colon irritabile e che decide in modo del tutto volontario di ricorrere alla psicoterapia, allo scopo di guarire da quella che è a tutti gli effetti una patologia psicosomatica. Il passo iniziale presuppone che il paziente avvii in maniera volontaria un percorso di psicoterapia, senza che sia obbligato a farlo dagli amici o dai parenti: bisogna ricordare, poi, che per garantire i risultati auspicati la psicoterapia presuppone una grande costanza e un bel po’ di tempo. Il soggetto deve essere convinto dei vantaggi che possono scaturire dalla terapia, tenendo presente che lo scopo non è quello di rimuovere i sintomi o gli effetti, ma di andare a ricercare e intervenire sulle cause che rappresentano le radici della sindrome.
Il ruolo della psicoterapia ipnotica
I pazienti che soffrono di sindrome del colon irritabile possono essere sottoposti a ipnosi: si tratta di innescare una sensazione di rilassamento grazie al quale le coliche addominali possono essere affrontate con più facilità (e lo stesso dicasi per la diarrea o per la costipazione, che quando è particolarmente ostinata rischia di risultare molto fastidiosa). I pazienti vengono messi nelle condizioni di apprendere delle tecniche di rilassamento sul sintomo, in modo particolare con l’auto ipnosi, che è una delle prime tecniche che vengono insegnate. Dopodiché si procede con un ciclo di sedute di psicoterapia abbinate all’ipnosi. L’obiettivo è quello di dare vita a un percorso attraverso il quale il paziente possa essere aiutato a comprendere quali sono le origini dei sintomi e in quali circostanze stressanti il problema viene provocato.
Dopo la definizione delle cause
Dopo che le cause sono state identificate con precisione, entrano in gioco degli atteggiamenti correttivi, in modo che le ragioni che sono alla base dello stress possano essere affrontate: è importante, ovviamente, intervenire prima che esse entrino in azione, con le conseguenze che si possono facilmente immaginare. È bene specificare che stiamo parlando di un percorso che necessita di un po’ di tempo, e d’altro canto non esiste una terapia “pronti e via” in grado di risolvere situazioni di questa complessità nel giro di poche sedute. Quindi, uno degli aspetti decisivi è la consapevolezza del paziente che effettua la psicoterapia.
Un problema da non sottovalutare
Non sono poche le persone che devono fare i conti con il problema del colon irritabile. Il fatto è che a volte gli effetti di questa sindrome sono così gravi che portano il soggetto a costringersi a un ritiro sociale. È evidente, allora, che occorre intervenire per fare in modo che tale circolo vizioso possa essere interrotto, e che i sintomi che non consentono di condurre una esistenza normale possano sparire.
Quante persone soffrono della sindrome?
Si stima che una persona su cinque sia interessata dalla sindrome del colon irritabile, almeno per quel che riguarda il nostro Paese, con una prevalenza tra le donne rispetto agli uomini. Per il momento non è stato ancora individuato un trattamento farmacologico specifico e accettato in maniera unanime che sia in grado di garantire una soluzione del disturbo alla radice. La spiegazione riguarda le tante concause che possono essere alla base di questa patologia, che per questo motivo presuppone un trattamento da praticare secondo una modalità multidisciplinare. Nei soggetti con problemi di sindrome del colon irritabile l’apparato intestinale è vittima di infiammazione, o per una condizione di stress molto intensa o per comportamenti alimentari disfunzionali. Il dolore e il gonfiore addominale sono due sintomi diffusi, insieme con il meteorismo e la dispepsia. Come si è già accennato, poi, i pazienti possono sperimentare episodi di diarrea alternati a periodi di stitichezza.
Che cosa si può fare per risolvere il problema
Per un trattamento efficace contro la sindrome del colon irritabile l’uso della psicoterapia può essere affiancato da altri accorgimenti, a cominciare da un regime alimentare equilibrato. È utile anche dedicarsi all’esercizio fisico, mentre con la supervisione del medico possono essere assunti medicinali antidiarroici, antidepressivi o lassativi a seconda dei casi. La psicoterapia ipnotica rimane la soluzione più adatta, nel novero delle possibili opzioni di psicoterapia, anche perché è stata indagata da vari studi scientifici che hanno messo in evidenza la sua efficacia. Il livello di successo che può essere garantito da questo trattamento, comunque, cambia in base alla suscettibilità ipnotica della singola persona, una caratteristica che a sua volta varia a seconda dell’età.
Quanto è efficace l’ipnosi contro la sindrome del colon irritabile
La misurazione dell’efficacia si basa sulla remissione del sintomo, e ha un livello di successo compreso tra il 68 e l’85%. Questo vuol dire che su 100 persone che soffrono di sindrome del colon irritabile fino a 85 hanno la possibilità di guarire per mezzo dell’ipnosi, che di conseguenza risulta uno dei trattamenti più consigliati per le vittime del disturbo.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia